Il clamoroso gesto contro il protrarsi della permanenza nella struttura di Ponte Galeria. I magrebini sono stati soccorsi dagli agenti e da un medico. Uno di loro avrebbe dovuto lasciare il centro lunedì prossimo
Uno dei quatto magrebini, che ha inscenato la protesta avrebbe dovuto lasciare la struttura lunedì prossimo per essere rimpatriato nel suo paese. Dei quattro africani, due hanno circa vent'anni e sono ospiti del centro da poco, gli altri due hanno oltre trent'anni.
"Non è la prima volta che avvengono proteste di questo genere", spiega l'avvocato Salvatore Fachile, che difende alcuni migranti trattenuti nel Cie. Anche a Torino è già accaduto: nel novembre 2010 lo fecero in cinque. "Il problema - spiega Fachile - è il fatto di essere privati della libertà senza aver commesso alcun reato. Stanno lì in attesa e ogni momento è buono per essere messi su un aereo". E' una situazione, sottolinea, che porta le persone all'esasperazione.
Circa le condizioni generali del trattenimento, prosegue, "ho raccolto testimonianze molto pesanti ma è chiaro che, anche di fronte ad abusi, i migranti non denunciano perché anche quando escono dal Cie sono senza permesso di soggiorno e vedono ogni rapporto con lo Stato come un pericolo. E' lo stesso motivo per il quale non ci sono denunce da parte dei migranti che subiscono condizioni impossibili sul lavoro o da parte delle tante donne straniere che subiscono violenze o molestie sessuali: hanno paura a rivolgersi alle forze dell'ordine, perché per prima cosa verrà loro chiesto il permesso che non hanno".
Anche