Con la ripresa, più intensa, degli sbarchi dei migranti in
fuga dai propri Paesi di Origine e l’abuso del termine “emergenza” , credo sia
importante fare il punto sulla situazione di accoglienza dei minori non
accompagnati così da non ripetere gli errori di sempre.
Quindi minoristranierinonaccompagnati
vuole proporre alle Autorità Italiane
alcune raccomandazioni/promemoria sui minori stranieri non accompagnati.
Dal momento dello sbarco/soccorso bisogna ricordarsi di
accogliere dei minori, che di per sé sono fragili. La minore età del minore
straniero non accompagnato deve essere sempre presunta nelle more della determinazione dell'età e
dell'identificazione, al fine dell'accesso immediato all'assistenza, al
sostegno e alla protezione (art. 4 d. lgs. n. 24/2014) dando sempre
applicazione al principio del superiore interesse del minore (previsto
dall’art. 28, comma 3 d.lgs. n. 286/1998 e dalla convenzione internazionale sui
diritti del fanciullo).
Poi, negli anni, abbiamo denunciato più volte su questo blog
che i minori stranieri, successivamente al loro sbarco venivano collocati nelle strutture per adulti, con
successiva identificazione e ricollocamento in strutture per minori e/o in comunità, con tempi indefiniti e
senza un coordinamento tra le varie autorità preposte alla tutela dei minori o
addirittura con collocamento in situazioni tassativamente proibite dalla norma.
Infatti, si è da sempre evidenziato, con
preoccupazione, l'esistenza di un esteso fenomeno di minori stranieri non
accompagnati che, pur essendo fuggiti dai loro paesi di origine per ragioni
chiaramente riconducibili alla protezione internazionale, rimangono invisibili per
tutto il periodo della loro minore età non accedendo alla procedura di
riconoscimento di detta protezione per mancanza di informazioni e adeguati
supporti, ovvero che abbandonano le strutture di accoglienza per recarsi in
altri paesi.
Inoltre, andrebbero
finanziati ulteriori progetti di
accoglienza presentati dagli enti locali nell'ambito dello SPRAR, compresi i
progetti di accoglienza rivolti ai minori non accompagnati richiedenti asilo, portando la capacità dello SPRAR ad un numero complessivo di posti non inferiore
alla media annua delle domande di asilo presentate in Italia negli ultimi tre anni,
compreso un ulteriore numero di posti specializzati per l’accoglienza di minori
non accompagnati, che devono essere integrati con un ulteriore numero di posti
che consenta ai titolari di protezione internazionale o umanitaria di godere di
un periodo di accoglienza successivo al riconoscimento giuridico della
protezione, evitando così il gravissimo e diffuso fenomeno dell’abbandono dei
titolari di protezione subito dopo il riconoscimento.
Last but not least, per noi di minoristranierinonaccompagnati.blogspot.it un concreto modo per garantire l'accoglienza dei numerosi minori non accompagnati è lo strumento dell'affido familiare.
Last but not least, per noi di minoristranierinonaccompagnati.blogspot.it un concreto modo per garantire l'accoglienza dei numerosi minori non accompagnati è lo strumento dell'affido familiare.
LEONARDO CAVALIERE