Chi sono le minori
non accompagnate vittime di tratta ai fini della prostituzione?
Sono giovani donne che si trovano fuori dal sistema di
accoglienza/protezione. Provengono prevalentemente dai paesi dell’Africa Sub Sahariana
e dall’Est dell’Europa.
I paesi da cui
prevalentemente arrivano questi giovani donne sono paesi come la Nigeria, il
Camerun, la Romania, la Moldavia e l’Albania.
Le ragazze provenienti dalla Nigeria e più in generale dall’Africa
Sub Sahariana, sono persone che che provengono da situazioni di forte miseria.
Nella maggior parte dei casi la minorenne o la famiglia di
origine famiglia vengono avvicinate da una persona conosciuta che propone un
lavoro facile, sicuro e ben retribuito in Italia o altro paese Europeo.
La modalità
attraverso cui, più spesso, le minori arrivano in Italia è l’aereo,
viaggiando con documenti falsi e in gruppo, sempre accompagnate dalle c.d.
Madame o collaboratori.
Le cifre che pagano per questi viaggi sono elevatissime e
dovranno pagarlo con il lavoro del loro corpo.
Le ragazze provenienti dalla Romania o dal resto dell’Est
Europa, vengono reclutate da ragazzi con la promessa di un lavoro in Italia come babysitter o
cameriera. Le famiglie d’origine danno il loro consenso, anche se spesso sanno
di che tipo di lavoro faranno. In particolare , le minorenni Rumene, essendo
cittadine europee, attraversano la frontiera semplicemente con la carta d’identità
e l’autorizzazione dei genitori; in genere sono documenti originali, in alcuni
casi falsificati per far risultare la ragazza maggiorenne.
Per le ragazze albanesi le modalità di reclutamento sono le
stesse delle ragazze rumene; spesso vengono utilizzate minacce o violenza per
farle partire.
Negli ultimi anni stanno emergendo sempre più casi di
ragazze marocchine, fuori dal sistema di protezione e vittime di tratta.
Come per i coetani
maschi, alcune minori non accompagnate sono arrivate in Italia con l’idea di
essere accolte da qualche familiare, ma per qualche ragione ciò non è avvenuto.
Altri casi, sono le ragazze cresciute in Italia che si
sono allontanate dai genitori per varie problematiche o sono ragazze rimaste in
Italia quando la famiglia è partita per il paese di origine.
Tutte sono accomunate da una estrema fragilità e
vulnerabilità, come coloro che arrivano in Italia per essere affidate ad un
parente che per qualche ragione Le rifiuta o ne diventa aguzzino.
In linea generale provengono da famiglie molto povere o
disfunzionali - con problemi di violenza, alcool - oppure da orfanotrofi. L’assoggettamento
allo sfruttatore - esercitato in modo più o meno diretto (a volte quest’ultimo
delega il controllo a una donna più giovane che sta con le ragazze) - è
governato dal ferreo ricatto economico: le somme che le giovani debbono “restituire”
a fronte del trasferimento dai paesi di origine e del lavoro giornaliero, sono
imponenti: fino a 50 mila euro.
LEONARDO CAVALIERE
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