Dall’inizio del 2015 oltre 60.000 richiedenti asilo hanno varcato i confini dell’Ungheria, oltre il numero totale (42.777) degli arrivi di tutto il 2014.
Tra i rifugiati abbiamo un numero decisamente consistente di Minori Stranieri Non Accompagnati.
Anche la tratta balcanica conferma l’innalzarsi del numero di minorenni che migrano da soli.
Anche a seguito degli annunci e proclami dei giorni scorsi, da parte del Governo Ungherese, le condizioni di accoglienza di tutti i migranti sono nettamente peggiorate. Le migliaia di persone che hanno attraversato il confine tra Serbia e Ungheria ora vivono in condizioni spaventose.
Terre des Hommes ha invitato il Governo Ungherese a rispettare i suoi obblighi internazionali, come la Convenzione dei diritti del fanciullo.
La situazione è estremamente preoccupante per i bambini e le famiglie, fuggite da persecuzioni e violenze per cercare protezione in Europa, il cui progetto migratorio si è arrestato in Ungheria.
I report di varie ONG sul campo indicano che i bambini e le famiglie sono stati in attesa per ore senza cibo, acqua, accesso ai servizi sanitari di base o servizi igienico-sanitari, nonostante la fornitura di tende per rispondere a questa situazione di emergenza.
Ci sono casi di bambini e famiglie costrette a dormire per strada.
Le immagini dei bambini detenuti nella stazione di polizia di Szeged sono circolate tra le principali ONG e gruppi di attivisti in Ungheria.
Mentre un certo numero di organizzazioni locali si sono mobilitati e hanno fornito cibo, acqua, e altre forme di assistenza per i bambini, rimangono e rimaniamo estremamente preoccupati dalla risposta del governo ungherese, che comprende la costruzione di un muro alto 4 metri e lungo175 al confine con la Serbia.
Inoltre, il governo Magiaro sta rivedendo le sue norme in materia di asilo e si teme che i nuovi regolamenti possano prevedere procedure per il riconoscimento dell’asilo abusive e lunghe, nonché la detenzione prolungata dei bambini.
Come MSNA e come Campagna End Immigration Detention ofChildren Italia, siamo molto preoccupati per la detenzione dei bambini immigrati e chiediamo al Governo Ungherese l’immediata liberazione e, l’applicazione delle norme contenute nella Convenzione dei diritti del fanciullo.
La situazione in Ungheria è sintomatica dell’assenza di solidarietà tra gli stati membri dell’Unione Europea.
Chiediamo infine alla UE di lavorare senza indugi per trovare una soluzione sostenibile affinchè venga fornita una adeguata protezione a tutti i bambini immigrati che arrivano in Europa.
LEONARDO CAVALIERE
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