Il tragico incidente del 10 dicembre, nel Mar Egeo, quando un padre siriano ha perso i suoi 7 figli e la moglie nel tentativo di raggiungere l'Europa, è solo un esempio dei pericoli che i bambini c.d. On The Move sono costretti a sopportare. Finora questo anno, più di 300 bambini hanno perso la vita nel Mediterraneo orientale secondo OIM.
La percentuale di bambini che hanno attraversato il confine tra la Grecia e l'ex Repubblica Jugoslava di Macedonia è aumentata dal 9 per cento nel mese di giugno al 35% nelle prime due settimane di dicembre.
Nelle ultime due settimane, una media di 1.076 bambini ha attraversato, ogni giorno, la c.d. rotta dei Balcani occidentali. A partire dalla fine di novembre 2015, 32.180 minori non accompagnati hanno fatto domanda di asilo nella sola Svezia, questo numero rappresenta il 40% in più rispetto al numero totale dei minori stranieri non accompagnati che hanno richiesto asilo in tutta l'UE nel 2014.
Il processo di relocation dalla Grecia e l'Italia verso altri Stati membri dell'UE è fermo a soli 212 ricollocati (38 dei quali bambini), mentre il piano prevede 40.000 ricollocazioni, evidenza di un progetto fallimentare e inadeguato più volte denunciato sulle pagine di questo blog.
Il complesso clima politico europeo, la mancanza di informazioni, la mancanza di efficaci sistemi di accoglienza per migranti, così come le nuove barriere fisiche alzate ai confini Ungheresi e alle frontiere tra Slovenia e Croazia, Grecia e Macedonia lasciano i minori rifugiati e le loro famiglie in una grande incertezza circa il loro futuro. A questo si aggiunga la folle distinzione, senza alcuna base giuridica, anzi in aperta violazione della Convenzione di Ginevra, tra migranti rifugiati in base alla nazionalità e migranti economici.
E-BOOK GRATIS SCARICA GRATUITAMENTE LA GUIDA PRATICA I Minori Stranieri non Accompagnati |
0 comments:
Posta un commento