No a tesseramento minore non accompagnato, Figc condannata.

La prima sezione del Tribunale di Palermo, nella persona del giudice Ruvolo, ha condannato la FIGC - Federazione italiana giuoco calcio perché la decisione di non tesserare il giovane Maliano (A.T.), la cui tutela è affidata all’Assessore, Agnese Ciulla, alla Cittadinanza sociale del capoluogo siciliano, è una pratica discriminatoria.

Il minore Maliano, che vive nella città di Palermo con due genitori affidatari, aveva chiesto il tesseramento a una società dilettantistica di calcio del capoluogo siciliano, ma la FIGC ha negato la possibilità, rifacendosi ad un regolamento FIFA.

Il giudice Ruvolo ha interpretato il regolamento FIFA in modo diverso: alcune limitazioni all’iscrizione di calciatori minorenni stranieri non accompagnati sarebbero legate alla volontà di tutelare gli stessi ragazzi da manovre speculative e, in buona sostanza, sarebbero finalizzate alla loro tutela, non certo alla loro esclusione dai campionati.

Nel caso del giovano minore non accompagnato la situazione personale e familiare del ragazzo, tutelato dal Comune di Palermo e inserito in un contesto familiare affidatario, così come la stessa volontà della società sportiva di farlo partecipare al campionato ufficiale, dimostrano pienamente l’assenza di rischio di comportamenti speculativi. Pertanto il mancato tesseramento ha determinato un danno materiale ad A.T., ordinando alla Figc l’immediata iscrizione e il provvisorio tesseramento per il campionato “Giovanissimi regionali e sperimentali” 2015/2016. 

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