La Giornata mondiale del migrante e del rifugiato di domenica 15 gennaio 2017 è stata dedicata da Papa Francesco ai
«migranti minorenni, vulnerabili e senza voce». In Italia sono giunti via mare 25.846 minori non accompagnati nel
2016. Nel messaggio per la 103esima giornata
mondiale del migrante e del rifugiato, Papa Francesco scrive "Rivolgo a
tutti un accorato appello affinché si cerchino e si adottino soluzioni
durature" per affrontare la questione dei migranti minorenni "alla
radice”. Questo concetto è stato ribadito con forza anche nella conferenza di
presentazione, da Mons. Galantino.
Mons. Galantino ha
sottolineato la necessità di una legge che tuteli i minori non accompagnati,
non destinandoli a nuovi orfanatrofi, ma a case famiglia e a famiglie
affidatarie. Il grande problema è l’integrazione, basta poco, anche un invito a
cena per un minore non accompagnato che lo faccia sentire inserito nel tessuto
sociale. C’è molta buona volontà da parte di tante generose famiglie italiane,
ma non si sa a chi rivolgersi e non si hanno interlocutori. In ogni caso ci si
può rivolgere ai Servizi sociali del proprio comune di residenza dove ci siano
Centri per minori. Si può dare la propria disponibilità per diventare tutori di
un minore o per una semplice accoglienza nella quotidianità che non comporta né
affido, né adozione. È il “sì” ad un’accoglienza diffusa.
Il messaggio del Papa che parla di "Migranti minorenni, vulnerabili e senza
voce", parla dei più piccoli che sono tre volte indifesi "perché
minori, perché stranieri e perché inermi, quando, per varie ragioni, sono
forzati a vivere lontani dalla loro terra d'origine e separati dagli affetti
familiari".
"Tra i migranti - spiega - i fanciulli costituiscono il
gruppo più vulnerabile perché, mentre si affacciano alla vita, sono invisibili
e senza voce: la precarietà li priva di documenti, nascondendoli agli occhi del
mondo; l'assenza di adulti che li accompagnano impedisce che la loro voce si
alzi e si faccia sentire. In tal modo, i minori migranti finiscono facilmente
nei livelli più bassi del degrado umano, dove illegalità e violenza bruciano in
una fiammata il futuro di troppi innocenti, mentre la rete dell'abuso dei
minori è dura da spezzare".
"È assolutamente necessario - afferma ancora il Papa -
affrontare nei Paesi d'origine le cause che provocano le migrazioni. Questo
esige, come primo passo, l'impegno dell'intera Comunità internazionale ad
estinguere i conflitti e le violenze che costringono le persone alla
fuga".
Monsignor Guerino Di Tora, intervenendo alla presentazione
della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato ha detto che i minori
migranti “saranno il futuro della società”, chiamati insieme agli altri “a
costruire un mondo di umanità e di pace, che oggi non sperimentano e dal quale
quindi debbono fuggire”.
Il messaggio in questa giornata è
non rimanere impassibili e non voltare le spalle a questa terribile tragedia. Non è
più il momento di avere sensi di colpa, né di provare terrore o tristezza. Le
migrazioni sono un fenomeno strutturale
ed estremamente complesso e come tale dovrà essere affrontato. Nonostante la
rappresentazione spesso distorta, il
fenomeno migratorio non va percepito come una caotica invasione. Non si tratta di
un male che contaminerà la nostra cultura, anzi un’opportunità.
Leonardo Cavaliere
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