300mila minori non accompagnati in fuga tra 2015 e 2016

L’Unicef dichiara in un nuovo rapporto del Fondo delle Nazioni Unite che oltre 300mila minori migranti non accompagnati in fuga sono stati registrati, in 80 paesi, tra 2015 e 2016, il numero è aumentato di cinque volte dal 2010, quando ne furono registrati 66mila. “C’è un numero impressionante di minori che si mette in viaggio autonomamente e noi adulti non riusciamo a garantire loro protezione”, ha detto il vice direttore esecutivo di Unicef, Justin Forsyth. “Trafficanti senza scrupoli sfruttano la loro fragilità per ottenere guadagni personali. Aiutano i minori ad attraversare i confini solo per ridurli in schiavitù o costringerli a prostituirsi”. Più della metà, 170.000, ha chiesto protezione in Europa. 
Il 92% di chi è arrivato via mare in Italia era solo o è stato separato dai genitori mentre il 75% tra i 14 e i 17 anni ha riferito di essere stato detenuto o costretto a lavorare.
Il rapporto evidenzia che un numero in aumento di bambini sta percorrendo rotte sempre più pericolose, spesso in balia dei responsabili di traffico e di tratta, per raggiungere le loro destinazioni. A livello globale circa il 28% delle vittime di tratta sono bambini, mentre in Africa Sub Sahariana e in America Centrale e nei Caraibi sono stati riscontrati i tassi più alti di bambini fra le vittime di tratta accertate, rispettivamente il 64 % e il 62%.
Il report racconta della Storia di Mary, minorenne non accompagnata di 17 anni vittima di tratta. Mary di origine nigeriana ha subito in prima persona violenze e soprusi durante il terribile viaggio che l’hanno portata prima in Libia e poi in Italia. Mary è stata abusata per oltre tre mesi in Libia e racconta che il suo trafficante “Ha sempre detto che ci avrebbe trattato bene e che saremmo stati al sicuro. Non era vero. Era una bugia.” Poi aggiunge, “Mi ha detto che se non avessi dormito con lui non mi avrebbe portata in Europa. Mi ha violentata.”
L'aumento dei migranti a livello globale ha fatto aumentare il numero di contrabbandieri. I minori sono intrappolati nelle reti del contrabbando tanto che a volte sono essi stessi costretti a reclutare altre vittime per ridurre il debito contratto. Il report ha messo in evidenza ancora una volta i terribili abusi a cui sono costretti i bambini, sottolineando l'aumento dello sfruttamento per fini sessuali.
Molti dei risultati del rapporto Unicef fanno eco al Report dell'Università di Harvard  “Emergency within emergency: the growing epidemic of sexual exploitation and abuse of migrant children in Greece" che ha avvertito che “i bambini gravitano in attività pericolose e illegali per pagare i trafficanti, compreso i furti, lo spaccio di droga e lo sfruttamento sessuale".Prima del G7 che si svolgerà in Italia, l’Unicef chiede ai Governi di adottare un’agenda di sei punti per “proteggere i bambini rifugiati e migranti da sfruttamento e violenza”, “porre fine alla detenzione dei bambini richiedenti lo status di rifugiato o migranti”, tenere unite le famiglie”, “consentire ai bambini rifugiati e migranti di studiare e dare loro accesso a servizi sanitari e di altro tipo, di qualità”, “intraprendere azioni sulle cause che spingono a movimenti di massa di migranti e rifugiati”, “promuovere misure che combattano xenofobia, discriminazioni e marginalizzazione nei Paesi di transito e di destinazione”.



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