Minori non accompagnati: Serve redistribuzione equa sul territorio.

Quale percorso di integrazione aspetta i minori non accompagnati? Vi è un reale sistema in grado di assicurare un inserimento socio lavorativo? A queste e ad altre domande si è cercato di rispondere durante il convegno organizzato il 19 Gennaio dalla Federazione italiana delle comunità terapeutiche (Fict) a Roma.
Tra gli interventi, di particolare interesse è stato quello della Dott.ssa Congia, responsabile della Politiche di integrazione sociale e lavorativa dei migranti e della tutela dei minori stranieri, presso il ministero del Lavoro e della Politiche sociali, la quale ha detto che  “Se il tema è il lavoro come si può progettare inserimento solo al Sud dove questo manca per tutti?”. Nella sua relazione specifica che dei 18mila msna presenti nelle strutture di accoglienza in Italia,  il “40 per cento al Sud, serve redistribuzione equa sul territorio”, “serve una redistribuzione equa dei minori stranieri non accompagnati su tutto il territorio nazionale. Se questo non si mette a sistema difficilmente il sistema Sprar minori potrà funzionare bene”. 

La dirigente del Ministero del Lavoro, sottolinea, "Mi auguro che dopo la tornata elettorale si arrivi davvero a una redistribuzione equa a livello nazionale”. Inoltre, aggiunge Congia: “siamo tutti pronti a parlare dello sbarco, di dove collocare le persone domani, ma non su cosa faranno dopodomani. In questo periodo sono state portate avanti due riforme, quella sulla Povertà e quella del Terzo settore, tenendole però distinte – afferma -. Le fragilità vanno, invece, affrontate insieme. A livello pubblico c’è un deficit in questo periodo, nel caso dell’accoglienza i centri Caritas hanno dato spesso risposte anche più grandi rispetto alle istituzioni”.

Leonardo Cavaliere

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