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In controtendenza rispetto all'Europa (dove sono calate del 50 per cento) in Italia nel 2017 le richieste d'asilo da parte dei minori migranti arrivati da soli sono state quasi 10.000 con un aumento del 65 per cento. Sempre più minorenni sbarcano in Italia da soli, il 15 per cento di quanti riescono ad arrivare dall'altra sponda dell'Africa. Sono stati 2.171 nei primi cinque mesi dell'anno, in aumento rispetto all'anno scorso. E in tutta Italia, ospitati nel circuito dell'accoglienza loro riservata, l'ultimo censimento ne conta 18.300, la metà dei quali in Sicilia.

L'ultima edizione dell'Atlante dei minori stranieri non accompagnati redatta da Save the children fotografa una realtà in movimento con molte criticità. Basti pensare che sono 1200 i bambini sotto i 14 anni arrivati da soli e solo il 3 per cento è stato dato in affido dai tribunali dei minori, gli altri sono in comunità. In situazioni spesso non adatte ad occuparsi di ragazzini con un vissuto di violenze e torture e di grande solitudine.


"Da tempo - dice Valerio Neri, direttore generale di Save the children - denunciamo le condizioni di vulnerabilità di questi bambini e adolescenti raccogliendo nei porti di sbarco le loro terribili testimonianze sulle violenze compiute dai trafficanti lungo tutto il percorso e la permanenza in Libia. I bambini non possono essere ostaggio delle dispute politiche e il soccorso umanitario deve essere una priorità, insieme all'apertura di canali legali verso l'Europa e agli interventi di sviluppo nei paesi d'origine e di transito dei migranti".

L'83 per cento dei minori migranti ha tra i 16 e i 17 anni ma cresce la percentuale dei più piccoli: il 6, 8 per cento ha meno di 14 e ce ne sono persino 116 che hanno meno di sei anni. Un focus particolare viene riservato alle ragazze minorenni ospitate nel circuito dell'accoglienza, sono 1247, quasi tutte provenienti da Nigeria ed Eritrea, e per lo più vittime di tratta, comprese le 191 under 14. Ci sono poi le migliaia di "irreperibili", quelli che arrivano e scappano dai centri o vengono recuperati dai terminali italiani delle organizzazioni di trafficanti per essere sfruttati nei campi o nei cantieri o avviati alla prostituzione. Al 31 dicembre 2017 gli irreperibili erano 5.828, moltissimi se si considera in percentuale il netto calo degli arrivi via mare.

Ed ecco la mappa della distribuzione in Italia dei minori migranti: 8.000, pari al 43,6 per cento del totale, è ospitato in Sicilia, seguono la Calabria con 1443 e, via via, Lombardia, Lazio, Emilia Romagna. Nove su dieci stanno in comunità, solo uno affidato in famiglia. Gambia, Egitto, Guinea, Albania ed Eritrea i paesi di provenienza più rappresentati.

Un flop la procedura di relocation in Europa prevista dagli accordi internazionali. L'Italia ne è riuscita a ricollocare solo 222, una goccia nel mare degli oltre 40.000 minori soli giunti negli ultimi due anni in Italia. Incoraggianti i numeri sul cammino dell'integrazione. Secondo l'ultimo rapporto Sprar la stragrande maggioranza ha frequentato corsi di italiano mentre più difficile è l'accesso al sistema dell'istruzione pubblica. Quando compiono 18 anni, questi ragazzi perdono la particolare tutela prevista dalla legislazione italiana e spesso si vedono costretti ad interrompere il loro percorso di integrazione.

Atlante 2018 di Save the children

In controtendenza rispetto all'Europa (dove sono calate del 50 per cento) in Italia nel 2017 le richieste d'asilo da parte dei mi...
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