La tratta, come scritto più volte, è una delle forme di schiavitù moderna più diffusa del ventunesimo secolo, un reato odioso perché umilia donne, uomini e bambini riducendoli alla stregua di vere e proprie merci, “qualcosa” da cui trarre profitto con metodi sempre più crudeli.
“La tratta è un crimine transnazionale che sconvolge la vita di migliaia di persone ed è causa di inaudite sofferenze”, spiega Federico Soda, direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).
La Giornata europea contro la tratta di esseri umani rappresenta anche una possibilità di approfondimento su un tema mai troppo discusso.
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CHE COS'È IL TRAFFICO DI ESSERI UMANI
Il traffico di esseri umani è un mercato criminale, gestito da organizzazioni criminali che agiscono in diversi paesi del mondo ed hanno una diversa dimensione. Si distinguono, in particolare, due fattispecie.
Con il termine smuggling si intende, di fatto, "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina". In questa situazione, i potenziali migranti si rivolgono direttamente alle organizzazioni criminali per poter migrare, scegliendo volontariamente di essere oggetto del traffico.
Con trafficking, invece, si allude al fenomeno vero e proprio della tratta di esseri umani. Le vittime vengono reclutate direttamente dai trafficanti mediante l'esercizio della violenza o dell’inganno e, una volta private dei documenti e ridotte in schiavitù, vengono sfruttate soprattutto nei mercati della prostituzione, del lavoro nero e dell'accattonaggio.
Alla luce di questa preoccupante situazione, minoristranierinonaccompagnati.blogspot.it si unisce all’Oim per alcuni suggerimenti volti ad affrontare con rinnovata efficienza questo fenomeno in Italia:
1) Prevedere un rafforzamento della capacità di accoglienza delle vittime di tratta: in particolare di coloro che vengono individuate come tali già al momento dello sbarco. “Questo passo – afferma l’Oim - consentirebbe di assicurare loro un’immediata protezione alle vittime e di poterle allontanare dagli sfruttatori, spesso a bordo degli stessi barconi. In tal senso sarebbe utile prevedere la creazione di luoghi protetti, delle “case di fuga”, dedicate esclusivamente a questi casi”.
2) Approvare urgentemente il Piano Nazionale anti-tratta, “che renderebbe operativa una protezione efficace delle vittime, che comprenda anche l’assistenza legale, psicologica e sanitaria. E’ particolarmente importante che aumenti anche il numero delle comunità disposte ad accogliere le migranti minorenni”.
3) Uniformare l’applicazione del percorso sociale oltre che di quello giudiziario. "La legislazione italiana è senz’altro una delle più avanzate in Europa in termini di tutela delle vittime di tratta, prevedendo la possibilità di offrire un periodo di riflessione. Alcune donne infatti non vogliono denunciare immediatamente i loro sfruttatori per paura di ritorsioni contro i loro familiari. Eppure, le ragazze che non denunciano immediatamente i loro sfruttatori hanno più difficoltà ad essere protette. Si tratterebbe quindi di rendere generalizzata l’applicazione di una norma già esistente nella vigente legge, pensata appunto per offrire protezione a tutte le vittime a prescindere dalla denuncia dei responsabili del crimine".
Giornata europea contro la tratta di esseri umani 2015
Domenica 18 ottobre si celebra la Giornata Europea contro la Tratta di esseri umani . L’ Organizzazione Internazionale per le Migrazio...