Ci risiamo!! Nelle ultime settimane assistiamo, nella totale immobilità delle istituzioni capitoline, ad un aumento dei minori non accompagnati in transito da Roma. Minori esclusi dal sistema di accoglienza ed esposti a rischio di abuso e sfruttamento. La denuncia, alla quale ci uniamo, viene da Intersos che con il team mobile sanitario, in partnership con Unicef, è al lavoro per individuare ed assistere i minori soli nei luoghi di aggregazione e ritrovo, in particolare nei pressi delle principali stazioni ferroviarie della Capitale. “Ancora una volta siamo costretti a denunciare come l’assenza di strutture di accoglienza protetta dedicate esponga i minori in transito a Roma a condizioni inaccettabili e pericoli – sottolinea Valentina Murino, responsabile dei progetti di protezione dell’infanzia di Intersos in Italia – Da anni osserviamo il protrarsi di una gestione emergenziale di un fenomeno che emergenza non è: una gestione che rende visibile il disagio delle condizioni di vita degradanti e degli sgomberi in nome del decoro, come quello avvenuto ancora una volta il 14 luglio nel piazzale Giovanni Spadolini, sul retro della Stazione Tiburtina. Ciò che rimane nascosto è la vulnerabilità di minori che portano quasi sempre con sé profondi traumi e ferite sia fisiche che psicologiche. A fronte di 41 sgomberi realizzati con dispiego di forze in questi anni alla Stazione Tiburtina, zero soluzioni per garantire accoglienza protetta, in una situazione resa ancora più difficile dalle restrizioni dovute al rispetto delle misure di contenimento dei contagi da Covid-19”. La maggior parte dei minori non accompagnati in transito provengono dal Sudan e dalla Regione del Tigray. Minori che avrebbero bisogno di “sistemazioni adeguate e supporto psicologico”. |