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La Commissione Europea ha pubblicato una raccomandazione per lo sviluppo e il rafforzamento dei sistemi integrati di protezione dell'infanzia, che include un elenco di "misure specifiche per proteggere i bambini migranti". 
In particolare, il testo esorta gli Stati membri a garantire "la centralità della protezione dell'infanzia" nell'attuazione del Migration Pact, comprese "procedure chiare e immediate" nell'interesse del minore. 
La raccomandazione esorta inoltre gli Stati membri a "garantire un sostegno efficace per il passaggio all'età adulta di tutti i minori non accompagnati".

Misure specifiche per proteggere i bambini migranti. La raccomandazione della Commissione Europea.

  La Commissione Europea ha pubblicato una raccomandazione per lo sviluppo e il rafforzamento dei sistemi integrati di protezione dell'...

 Una sentenza cruciale quella emessa il 30 Gennaio dalla Corte di giustizia Ue ha ribadito il diritto al ricongiungimento familiare per i rifugiati minori non accompagnati, anche se nel corso della procedura diventano maggiorenni. La decisione offre un chiaro quadro normativo contro ogni tentativo di sottoporre tale diritto a condizioni non necessarie, garantendo protezione specifica a coloro che fuggono da situazioni di particolare vulnerabilità.

Con la pubblicazione della sentenza nella causa C-560/20, la Corte di giustizia Ue ha gettato luce su una questione fondamentale riguardante i diritti dei rifugiati, in particolare dei minori non accompagnati. La decisione è stata resa nel caso di un cittadino siriano, precedentemente rifugiato in Austria, il cui diritto al ricongiungimento familiare con i genitori e una sorella maggiore è stato negato dalle autorità austriache. La ragione? Il giovane siriano era diventato maggiorenne nel corso della procedura di ricongiungimento familiare.

La Corte ha sottolineato che il diritto al ricongiungimento familiare non può essere subordinato alla celerità del processo, una mossa significativa che sottolinea l'importanza di non porre ostacoli burocratici che minerebbero il diritto stesso. Il principio è ancorato nella Direttiva 2003/86/CE, che garantisce una protezione specifica ai rifugiati, riconoscendo la loro vulnerabilità, specialmente nel caso dei minori non accompagnati.

In primo luogo, la Corte ha affermato chiaramente che un rifugiato minore non accompagnato, che diventa maggiorenne durante il processo di ricongiungimento familiare, mantiene il diritto al ricongiungimento. Questa decisione sottolinea la continuità dei diritti nonostante il cambio di status.

In secondo luogo, la Corte ha evidenziato un punto critico riguardante la malattia della sorella maggiore del rifugiato. Nel caso di necessità di assistenza permanente a causa di una grave malattia, il ricongiungimento familiare deve estendersi anche alla sorella maggiore, altrimenti il diritto del rifugiato verrebbe compromesso.

In terzo luogo, la Corte ha respinto la possibilità di imporre condizioni quali disponibilità di alloggio, assicurazione sanitaria e risorse finanziarie ai rifugiati minori non accompagnati e ai loro genitori. Riconoscendo la difficoltà pratica di soddisfare tali requisiti, la Corte ha sottolineato che il diritto al ricongiungimento non può essere condizionato a fattori al di fuori del controllo dei richiedenti asilo.

Il caso è emerso quando le autorità austriache respinsero le richieste di permesso di soggiorno presentate dai genitori e dalla sorella maggiore del rifugiato siriano, poiché il giovane era diventato maggiorenne. Questa decisione è stata successivamente contestata davanti al Tribunale amministrativo di Vienna, il quale ha chiesto alla Corte di giustizia di interpretare la direttiva 2003/86/CE.

L'importanza di questa sentenza va oltre il caso specifico, creando un precedente vincolante per gli Stati membri. Il rinvio pregiudiziale, che consente ai giudici nazionali di consultare la Corte Ue su questioni di interpretazione del diritto dell'Unione, sottolinea l'importanza di garantire i diritti fondamentali dei rifugiati, senza discriminazioni basate sull'età o su condizioni di vita esterne al loro controllo.

La Corte di giustizia Ue ha chiaramente affermato che i rifugiati minori non accompagnati hanno il diritto al ricongiungimento familiare, senza essere sottoposti a vincoli ingiustificati. La decisione offre una guida chiara per gli Stati membri, sottolineando l'importanza di garantire la tutela dei diritti umani fondamentali, anche nei casi in cui la fragilità e la vulnerabilità dei richiedenti asilo sono particolarmente evidenti.

La Corte Ue afferma il ricongiungimento familiare per i msna che intanto diventano maggiorenni.

  Una sentenza cruciale quella emessa il 30 Gennaio dalla Corte di giustizia Ue ha ribadito il diritto al ricongiungimento familiare per i ...

Foto Repubblica.it

 La serie di condanne inflitte all'Italia dalla Corte Europea per i Diritti Umani e le Libertà Fondamentali (CEDU) si amplia ulteriormente con la recente decisione cautelare del 19 dicembre 2023. Il Giudice di Strasburgo ha ordinato al Governo italiano di procedere con il trasferimento immediato di un minore di 15 anni trattenuto dallo scorso ottobre nel centro di Restinco, provincia di Brindisi, verso una struttura adeguata per minori non accompagnati.

La Corte Europea ha specificato che il nuovo centro designato dovrà garantire al minore tutti i diritti sino ad oggi negati, compresi l'accesso a tutta l'assistenza necessaria, il rilascio di documenti di identificazione validi, il collocamento in condizioni conformi all'articolo 3 della Convenzione europea, l'accesso alle procedure legali e amministrative pertinenti, nonché la nomina di un tutore. Inoltre, la Corte ha deciso di dare priorità all'esame del ricorso di merito.

Nel centro di Restinco, decine di altri minori sono attualmente trattenuti nelle stesse condizioni inumane, alcuni addirittura dal mese di agosto scorso. È importante evidenziare che l'Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione (ASGI) aveva richiesto l'accesso al centro il 4 dicembre 2023, ma non ha ancora ricevuto alcuna risposta. Solo grazie all'intervento dell'avvocata Marina Angiuli, della dott.ssa Erminia Rizzi e dell'avvocato Dario Belluccio, insieme all'On.le Fratoianni, è stato possibile effettuare una visita al centro.

Questo episodio conferma ulteriormente l'inaccessibilità di tali centri e l'insostenibilità dell'intero sistema di accoglienza, o meglio, di detenzione, riservato ai minori stranieri soli in Italia. La situazione di Restinco, simile a quelle già sanzionate dalla CEDU in passato, evidenzia una violazione sistemica dei diritti dei minori.

L'ASGI, considerando la natura sistemica delle violazioni, ha già inviato una comunicazione al Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa il 6 novembre scorso, elencando le molteplici situazioni di mancata tutela e illegittimo trattenimento dei minori stranieri non accompagnati in Italia. Tale situazione rischia di aggravarsi con l'entrata in vigore delle misure previste dal decreto immigrazione e sicurezza 133/2023, convertito in legge 173/2023 il 1 dicembre 2023, e con il rischio aggiuntivo di identificare come maggiorenni coloro che sono, invece, minori di età.

In questo contesto, diventa fondamentale che le competenti istituzioni di garanzia, inclusi le Procure della Repubblica, i Tribunali per i Minorenni e le relative Procure istituite presso di essi, intervengano per fare chiarezza su un sistema di detenzione che appare privo di base legale e sottratto al controllo giudiziario, violando apertamente l'articolo 13 della Costituzione.

L'Italia condannata per violazioni dei diritti dei Minori Stranieri non Accompagnati.

Foto Repubblica.it  La serie di condanne inflitte all'Italia dalla Corte Europea per i Diritti Umani e le Libertà Fondamentali (CEDU) s...

Fonte (Straieriinitalia.it)
 

Il numero di migranti che sono giunti in Italia dall'inizio dell'anno ha superato la soglia dei 105.000, evidenziando un flusso costante di arrivi, in particolare di minori non accompagnati.

Nel corso dell'ultimo fine settimana sono approdati 1.902 minori stranieri non accompagnati. Quest'ultimo dato porta il totale degli arrivi di msna dall'inizio dell'anno a 12.188, un incremento significativo rispetto al 2021.

L'aumento degli arrivi di minori non accompagnati rappresenta una sfida cruciale per l'Italia. 

"A metà agosto il numero dei ragazzi soli arrivati per via mare era lo stesso che in tutto il 2021" afferma la garante per l'infanzia e l'adolescenza Carla Garlatti.

 Questa pressione migratoria, sebbene intensa, non può far dimenticare che si tratta di minori con storie difficili e viaggi traumatici alle spalle. Il diritto di questi minori a essere accolti è fondamentale, e i comuni devono essere in grado di garantire il meglio possibile in termini di assistenza.

L'assistenza ai minori migranti non accompagnati è disciplinata da normative specifiche. Secondo il Decreto Zampa, i minori possono rimanere per un massimo di 30 giorni in strutture governative di prima accoglienza, gestite dal Viminale in collaborazione con gli enti locali. Successivamente, vengono trasferiti in strutture del Sistema di accoglienza e integrazione (SAI), sempre gestite da enti locali. Tuttavia, i circa 6.000 posti disponibili tramite il SAI risultano notevolmente insufficienti per far fronte al crescente afflusso di minori. Situazione ampiamente prevedibile, sarebbe bastato monitorare i dati sulla presenza dei Minori Stranieri Non Accompagnati in Italia del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (qui il link, nella speranza che qualcuno dal Viminale abbia voglia di leggere i dati), ascoltare gli enti locali e le tante organizzazioni che si occupano di msna.


Questa carenza di posti ha spinto i comuni a dover affrontare l'accoglienza dei minori non accompagnati con risorse limitate. Ciò ha sollevato controversie e polemiche tra il governo centrale e gli amministratori locali. 

Alcuni sindaci, come Giorgi Gori di Bergamo, hanno segnalato che le strutture comunali e i servizi sociali sono sovraccarichi, rendendo difficile garantire alloggi e percorsi di integrazione adeguati.

La situazione è particolarmente critica in alcune aree come Villa Sikania nell'Agrigentino, dove il centro minori è sovraffollato e l'amministrazione locale ha chiesto di redistribuire i minori in altre comunità per rimanere entro limiti sostenibili. Anche in città come Modena, Parma e Genova, si sta cercando di trovare soluzioni emergenziali per affrontare l'afflusso di minori non accompagnati. I sindaci sostengono di non riuscire più a garantire la disponibilità di alloggi né l’avvio di percorsi di integrazione adeguati, perché sia le strutture ordinarie che i centri aperti in via emergenziale sono ormai pieni.

In conclusione, l'aumento degli arrivi di migranti, in particolare di minori non accompagnati, ampiamente prevedibile, sta mettendo sotto pressione le risorse e le capacità di accoglienza dell'Italia. Gli amministratori locali stanno cercando di far fronte a questa situazione, ma la carenza di posti nelle strutture esistenti sta rendendo l'accoglienza sempre più difficile. È necessaria una risposta coordinata e sostenibile a livello nazionale ed europeo per affrontare questa sfida umanitaria e sociale. 

Leonardo Cavaliere

Aumento degli arrivi di MSNA in Italia: Sfide e Dilemmi Legati all'Accoglienza.

Fonte (Straieriinitalia.it)   Il numero di migranti che sono giunti in Italia dall'inizio dell'anno ha superato la soglia dei 105.00...

 

UNICEF/UN057913/Gilbertson VII Photo

Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, aggiornato al 31 maggio 2023, i minori non accompagnati accolti dal sistema di accoglienza nazionale sono 20.510.

 I maschi sono 17.686 pari all’86,2% di tutti msna, le femmine sono 2.824 pari al 13,8%.

 L’età dei minori vede una netta prevalenza di msna di 17 anni (9.114) pari al 44,4%, seguiti dai sedicenni, 5.084 (24,8%), fascia d’età 7-14 ANNI (3.400) pari a 16,6%, 15 ANNI 2.431 (11,9%) e msna fino a 6 ANNI 481 pari al 2,3%.

A differenza dei maschi, la maggior parte delle femmine hanno tra i 7-14 ANNI 1.333 pari al 47,2% con una nettissima prevalenza di bambine e ragazze provenienti dall’Ucraina 2.352 (83,3%).

Sono 5.145, pari al 25,1%, i minori non accompagnati provenienti dall’Egitto censiti al 31 maggio nel sistema informativo Minori (SIM) della Direzione Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (SIM), istituito dalla Legge 47/2017 per monitorare e censire la presenza dei minori non accompagnati (MNA) sull'intero territorio nazionale. 

2.352, pari all'83,3%, le minorenni provenienti dall'Ucraina, nettamente la nazionalità più rappresentata tra le minori non accompagnate. A seguire, 109 (3,9%) Costa d'Avorio, 65 (2,3%) Guinea.

I msna prevalentemente sono accolti in Sicilia, Lombardia e Calabria che rappresentano quasi la metà di tutti i minori non accompagnati accolti, il 43,1%.

 A seguito dell’istituzione del SIM è possibile elaborare anche i dati relativi all’ingresso (o all’eventuale allontanamento) dei MSNA su base mensile.

I minori non accompagnati, entrati nel sistema di accoglienza su base mensile sono 1.163, di cui 647 (55,5%), a seguito di eventi di approdo, i restanti 517, pari al 44,5% sono entrati nel sistema di accoglienza a seguito di ritrovamenti sul territorio.

I msna usciti di competenza sono 1.620 di cui 1.048 per il compimento della maggiore età, 508 per allontanamento e 64 per altre motivazioni (rintraccio dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili, accertamento della maggiore età, affido, relocation, rimpatrio volontario assistito e rientro in patria).

Il 29,1% dei nuovi ingressi è rappresentato da minorenni provenienti dall' Egitto (338), a seguire Tunisia 122 (10,5%), Pakistan 92 (7,9%).

  Scarica il  report mensile sui minori stranieri non accompagnati

Leonardo Cavaliere

20.510 i minori non accompagnati accolti dal sistema di accoglienza nazionale al 31 maggio 2023

  UNICEF/UN057913/Gilbertson VII Photo Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lav...

Unaccompanied and separated children in Sicily © UNICEF/Gilbertson, 2016


Fino ad ora sono state 48.837 le persone migranti approdate sulle coste dall'inizio dell'anno. Nello stesso periodo dello scorso anno furono 19.392, mentre nel 2021 furono 14.412. Questo dato è stato fornito dal ministero degli Interni, considerando gli sbarchi registrati entro le 8 di questa mattina.

Nei giorni scorsi, sono state registrate 1.087 persone (6 venerdì, 95 sabato, 473 domenica, 455 ieri e 58 oggi) che sono arrivate sulle nostre coste, portando il totale delle persone arrivate via mare in Italia dall'inizio del mese a 6.636. Nello stesso periodo dell'anno scorso, nel mese di maggio, furono 8.720, mentre nel 2021 furono 5.679.

Degli oltre 48.800 migranti arrivati via mare in Italia nel 2023, 7.380 sono di nazionalità ivoriana (15%), secondo quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono dalla Guinea (5.996, 12%), dall'Egitto (5.409, 11%), dal Bangladesh (4.626, 10%), dal Pakistan (4.503, 9%), dalla Tunisia (3.361, 7%), dalla Siria (2.743, 6%), dal Burkina Faso (2.015, 4%), dal Camerun (1.959, 4%), dal Mali (1.466, 3%) e si aggiungono 9.379 persone (19%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.

Fino ad oggi sono stati 5.504 i minori stranieri non accompagnati che hanno raggiunto il nostro Paese via mare. Questo dato è aggiornato al 29 maggio. Nel corso dell'intero anno 2022, i minori stranieri non accompagnati approdati sulle coste italiane sono stati 14.044, nel 2021 sono stati 10.053, nel 2020 sono stati 4.687, nel 2019 sono stati 1.680, nel 2018 sono stati 3.536 e nel 2017 sono stati 15.779.

Leonardo Cavaliere

5.504 i minori stranieri non accompagnati che hanno raggiunto il nostro Paese via mare. Dati aggiornati al 29 maggio 2023.

Unaccompanied and separated children in Sicily © UNICEF/Gilbertson, 2016 Fino ad ora sono state 48.837 le persone migranti approdate sulle...

PH: Antonio Sempere
PH: Antonio Sempere

Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, aggiornato al 30 Aprile 2023, i minori non accompagnati accolti dal sistema di accoglienza nazionale sono 20.681.

 I maschi sono 17.821 pari all’86,2% di tutti msna, le femmine sono 2.860 pari al 13,8%.

 L’età dei minori vede una netta prevalenza di msna di 17 anni (9.202) pari al 44,5%, seguiti dai sedicenni, 5.090 (24,6%), fascia d’età 7-14 ANNI (3.433) pari a 16,6%, 15 ANNI 2.464 (11,9%) e msna fino a 6 ANNI 492 pari al 2,4%.

 A differenza dei maschi, la maggior parte delle femmine hanno tra i 7-14 ANNI 1.354 pari al 47,3% con una nettissima prevalenza di bambine e ragazze provenienti dall’Ucraina 2.402 (84,0%).

Sono 5.094, pari al 24,6%, i minori non accompagnati provenienti dall’Egitto censiti al 30 aprile nel sistema informativo Minori (SIM) della Direzione Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (SIM), istituito dalla Legge 47/2017 per monitorare e censire la presenza dei minori non accompagnati (MNA) sull'intero territorio nazionale. 

2.402, pari all'84,0%, le minorenni provenienti dall'Ucraina, nettamente la nazionalità più rappresentata tra le minori non accompagnate. A seguire, 114 (4,0%) Costa d'Avorio, 64 (2,2) Guinea.

I msna prevalentemente sono accolti in Sicilia, Lombardia e Emilia Romagna che rappresentano quasi la metà di tutti i minori non accompagnati accolti, il 43,8%.

 A seguito dell’istituzione del SIM è possibile elaborare anche i dati relativi all’ingresso (o all’eventuale allontanamento) dei MSNA su base mensile.

I minori non accompagnati, entrati nel sistema di accoglienza su base mensile sono 2.046, di cui 1.539 (75,2%), a seguito di eventi di approdo, i restanti 507, pari al 24,8% sono entrati nel sistema di accoglienza a seguito di ritrovamenti sul territorio.

I msna usciti di competenza sono 1.353 di cui 867 per il compimento della maggiore età, 459 per allontanamento e 27 per altre motivazioni (rintraccio dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili, accertamento della maggiore età, affido, relocation, rimpatrio volontario assistito e rientro in patria).

Il 32,3% dei nuovi ingressi è rappresentato da minorenni provenienti dall' Egitto (660), a seguire Tunisia 248 (12,1%), Guinea 224 (10,9).

 Scarica il  report mensile sui minori stranieri non accompagnati

Leonardo Cavaliere

 

20.681 i minori non accompagnati accolti dal sistema di accoglienza nazionale. La maggior parte proviene dall'Egitto, seguito da Ucraina e Tunisia

PH: Antonio Sempere Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche...

Lo scorso 11 maggio, il Capo della Protezione Civile ha emesso un'ordinanza contenente una serie di nuove misure per far fronte all'emergenza causata dall'aumento dei flussi migratori.

In particolare, sono state introdotte specifiche misure volte a rafforzare il sistema di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati (MSNA). Tra queste, si prevede un'espansione delle capacità di accoglienza nei centri destinati ai MSNA e la possibilità, per le comunità autorizzate o accreditate ad accogliere minori, di derogare ai limiti di capienza stabiliti dalle normative regionali o locali,nella misura massima del 25% dei posti fissati dalle medesime disposizioni.

Ordinanza https://www.protezionecivile.gov.it/it/normativa/ocdpc-n-994-dell11-maggio-2023/

Nuove misure adottate dalla Protezione Civile per affrontare l'incremento dei flussi migratori.

Lo scorso 11 maggio, il Capo della Protezione Civile ha emesso un'ordinanza contenente una serie di nuove misure per far fronte all'...

Migranti salvati in mare dalla nave Ocean Viking - Ansa/Twitter

3.142 i minori stranieri non accompagnati ad aver raggiunto l'Italia via mare da inizio anno. Il dato è aggiornato all’11 aprile. Nel 2022 sono stati 14.044, 10.053 nel 2021, 4.687 nel 2020, 1.680 nel 2019, 3.536 nel 2018 e 15.779 nel 2017.

Il totale dei migranti approdati in Italia da inizio anno sono 32.321, mentre, nello stesso periodo, l'anno scorso furono 8.432, nel 2021 sono stati 8.505. 

Il dato è stato diffuso dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati alle 8 di questa mattina.

I 32.321 migranti arrivati in Italia da inizio 2023, sulla base di quanto dichiarato all'arrivo sono:

  • Costa d'Avorio (5.283,16%);
  • Guinea (4.017, 13%);
  • Pakistan (3.336, 10%);
  • Tunisia (2.512, 8%);
  • Egitto (2.389, 7%);
  • Bangladesh (2.338, 7%);
  • Camerun (1.540, 5%);
  • Siria (1.266, 4%);
  • Mali (1.000, 3%);
  • Burkina Faso (889, 3%);
 a cui si aggiungono 7.751 persone (24%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.

Leonardo Cavaliere

32.321 persone approdate da inizio anno. Quasi il 10% sono minori non accompagnati.

Migranti salvati in mare dalla nave Ocean Viking - Ansa/Twitter 3.142 i minori stranieri non accompagnati ad aver raggiunto l'Italia ...



Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, aggiornato al 28 Febbraio 2023, i minori non accompagnati accolti dal sistema di accoglienza nazionale sono 19.422.

 I maschi sono 16.542 pari all’85,2% di tutti msna, le femmine sono 2.880 pari al 14,8%.

 L’età dei minori vede una netta prevalenza di msna di 17 anni (8.851) pari al 45,6%, seguiti dai sedicenni, 4.593 (23,6%), fascia d’età 7-14 ANNI (3.351) pari a 17,3%, 15 ANNI 2.112 (10,9%) e msna fino a 6 ANNI 515 pari al 2,7%.

 A differenza dei maschi, la maggior parte delle femmine hanno tra i 7-14 ANNI 1.375 pari al 47,7% con una nettissima prevalenza di bambine e ragazze provenienti dall’Ucraina (85,1%).

 Sono 4.819, pari al 24,8%, i minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina censiti al 28 Febbraio nel sistema informativo Minori (SIM) della Direzione Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (SIM), istituito dalla Legge 47/2017 per monitorare e censire la presenza dei minori non accompagnati (MNA) sull'intero territorio nazionale. Più della metà, 2.450 sono bambine e ragazze.

 I msna prevalentemente sono accolti in Sicilia, Lombardia e Emilia Romagna che rappresentano quasi la metà di tutti i minori non accompagnati accolti, il 43,8%.

 A seguito dell’istituzione del SIM è possibile elaborare anche i dati relativi all’ingresso (o all’eventuale allontanamento) dei MSNA su base mensile.

 I minori non accompagnati, entrati nel sistema di accoglienza a seguito di ritrovamento sono 446, pari al 34,5% del totale, i restanti 847, pari al 65,5% sono entrati nel sistema di accoglienza a seguito di approdi.

 I msna usciti di competenza sono 1.279 di cui 850 per il compimento della maggiore età, 371 per allontanamento e 58 per altre motivazioni (rintraccio dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili, accertamento della maggiore età, affido, relocation, rimpatrio volontario assistito e rientro in patria).

 Il 42,3% dei nuovi ingressi è rappresentato da minorenni provenienti Guinea, Costa D’Avorio, Egitto

 Scarica il  report mensile sui minori stranieri non accompagnati

Leonardo Cavaliere



19.422 msna accolti in Italia, al 28 Febbraio 2023. Ucraina, Egitto e Tunisia le nazionalità più rappresentate.

Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Socia...

Foto di Alessio Romenzi

 Oltre centomila minori stranieri non accompagnati sono arrivati sulle coste italiane negli ultimi anni. Questo è il dato allarmante che emerge da una recente inchiesta condotta da Save the Children. Secondo l'organizzazione, questa è una crisi umanitaria senza precedenti e richiede una risposta urgente da parte delle autorità italiane e dell'Unione Europea.

La maggior parte di questi minori proviene da paesi in guerra, come la Siria, l'Afghanistan e l'Eritrea, oppure da paesi in cui la povertà estrema e la mancanza di opportunità li spingono a cercare fortuna altrove, come in Africa subsahariana. Sono ragazzi e ragazze tra i 14 e i 17 anni che hanno dovuto affrontare viaggi lunghi e pericolosi attraverso deserti, mari e montagne, e che spesso hanno subito abusi e violenze lungo il percorso.

Una volta arrivati in Italia, questi minori si trovano in una situazione di grande vulnerabilità. Non hanno famiglia o amici a cui rivolgersi, non conoscono la lingua e non hanno esperienza della vita in un paese straniero. Spesso si trovano in strutture di accoglienza sovraffollate e poco attrezzate, dove la qualità dell'assistenza medica e psicologica è spesso carente. Molti di loro sono costretti a dormire per strada o a cercare rifugio in luoghi pericolosi, come le stazioni ferroviarie o le spiagge.

Save the Children sostiene che questa situazione richiede una risposta urgente da parte delle autorità italiane e dell'Unione Europea. In primo luogo, è necessario garantire un'accoglienza dignitosa a questi ragazzi, fornendo loro alloggi sicuri e adeguati, assistenza medica e psicologica, e servizi di sostegno per l'istruzione e l'inserimento lavorativo. Inoltre, è importante rafforzare i programmi di ricongiungimento familiare, in modo che questi ragazzi possano essere ricongiunti con i loro genitori o altri parenti nel paese d'origine.

Ma la soluzione a lungo termine di questa crisi umanitaria va oltre la sola Italia. L'Unione Europea deve assumersi la sua responsabilità nell'accogliere questi minori e sostenere i paesi di cui sono originari, promuovendo la pace e lo sviluppo economico e sociale. Inoltre, è necessario rivedere il sistema di asilo europeo, in modo che sia più equo e solidale, e che preveda procedure rapide ed efficaci per il riconoscimento dello status di rifugiato.

Inoltre, è importante sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di proteggere i diritti dei minori stranieri non accompagnati e di garantire loro un'accoglienza dignitosa. Molte organizzazioni non governative, come Save the Children, stanno lavorando attivamente su questo tema e promuovono iniziative per sensibilizzare l'opinione pubblica e raccogliere fondi per sostenere i minori in difficoltà.

È importante anche sottolineare l'importanza della cooperazione tra gli Stati e le organizzazioni internazionali. Solo attraverso una collaborazione efficace sarà possibile affrontare questa emergenza umanitaria in modo adeguato e garantire il benessere dei minori stranieri non accompagnati che arrivano sulle coste italiane.

In conclusione, la situazione dei minori stranieri non accompagnati che arrivano sulle coste italiane rappresenta una sfida umanitaria senza precedenti. È importante che le autorità italiane e dell'Unione Europea assumano la loro responsabilità nell'accoglienza e nella protezione di questi ragazzi, garantendo loro un'accoglienza dignitosa e servizi di sostegno adeguati. Allo stesso tempo, è necessario promuovere la pace e lo sviluppo nei paesi d'origine dei minori e rivedere il sistema di asilo europeo per renderlo più equo e solidale. Solo attraverso una collaborazione efficace tra gli Stati e le organizzazioni internazionali sarà possibile porre fine a questa emergenza umanitaria e garantire un futuro migliore per questi ragazzi.

Scarica il rapporto Nascosti in piena vista frontiera Sud

Leonardo Cavaliere


Nascosti in piena vista - Frontiera Sud. Minori migranti in viaggio (attra)verso l'Europa.

Foto di Alessio Romenzi  Oltre centomila minori stranieri non accompagnati sono arrivati sulle coste italiane negli ultimi anni. Questo è il...

Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, aggiornato al 31 Gennaio 2023, i minori non accompagnati accolti dal sistema di accoglienza nazionale sono 19.333.

I maschi sono 16.424 pari all’85% di tutti msna, le femmine sono 2.909 pari al 15%.

L’età dei minori vede una netta prevalenza di msna di 17 anni (8.729) pari al 45,2%, seguiti dai sedicenni, 4.636 (24%), fascia d’età 7-14 ANNI (3.349) pari a 13,3%, 15 ANNI 2.093 (10,8%) e msna fino a 6 ANNI 526 pari al 2,7%.

A differenza dei maschi, la maggior parte delle femmine hanno tra i 7-14 ANNI 1.389 pari al 47,7% con una nettissima prevalenza di bambine e ragazze provenienti dall’Ucraina.

Sono 4.897, pari al 25,3%, i minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina censiti al 31 Gennaio nel sistema informativo Minori (SIM) della Direzione Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (SIM), istituito dalla Legge 47/2017 per monitorare e censire la presenza dei minori non accompagnati (MNA) sull'intero territorio nazionale. Più della metà, 2.498 sono bambine e ragazze.

I msna prevalentemente sono accolti in Sicilia, Lombardia e Emilia Romagna che rappresentano quasi la metà di tutti i minori non accompagnati accolti, il 42,9%.

A seguito dell’istituzione del SIM è possibile elaborare anche i dati relativi all’ingresso (o all’eventuale allontanamento) dei MSNA su base mensile.

I minori non accompagnati, entrati nel sistema di accoglienza a seguito di ritrovamento sono 744, pari al 62,6% del totale, i restanti 444 sono entrati nel sistema di accoglienza a seguito di approdi.

I msna usciti di competenza sono 2.105 di cui 1.609 per il compimento della maggiore età, 454 per allontanamento e 42 per altre motivazioni (rintraccio dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili, accertamento della maggiore età, affido, relocation, rimpatrio volontario assistito e rientro in patria).

Il 45,6% dei nuovi ingressi è rappresentato da minorenni provenienti da Egitto, Afghanistan e Guinea.

Scarica il  report mensile sui minori stranieri non accompagnati

Leonardo Cavaliere

19.333 msna accolti in Italia, al 31 Gennaio 2023. Ucraina, Egitto e Tunisia le nazionalità più rappresentate.

Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, aggiorna...
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