La
commissione libertà civili approvando un emendamento alle modifiche del regolamento Eurodac, il database istituito nel 2013 con le impronte dei richiedenti asilo, ha deciso che sarà possibile prendere le
impronte digitali anche ai richiedenti asilo dai sei anni in su, per
facilitare i ricongiungimenti familiari dei minori stranieri che arrivano da soli in Europa.
L’emendamento stabilisce che le impronte «devono essere prese in modo adeguato da parte di personale che ha ricevuto una formazione sensibile vero i minori» i quali dovranno «essere accompagnati da un adulto responsabile».
I dati dei minori di cui si perdono le tracce dopo che sono passati dalle strutture di accoglienza, dovrebbero inoltre essere inseriti nel
Sistema operativo di Schengen (Sis) e i minori segnati come persone scomparse. Dovrebbe invece restare in vigore il
divieto di detenzione dei piccoli rifugiati, oggi non rispettato soltanto dall’Ungheria.
Gli eurodeputati, con 35 voti favorevoli, 10 contrari e otto astensioni, hanno approvato il libero accesso ad Europol al database Eurodac per prevenire attacchi terroristici e crimini comuni. Oltre alle impronte digitali attualmente schedate, sottolineano gli eurodeputati, il sistema dovrebbe rendere possibile anche la ricerca e la comparazione di immagini facciali e altri dati personali, come il nome e il numero del documento di identità, ove disponibile.
La commissione libertà civili approvando un emendamento alle modifiche del regolamento Eurodac, il database istituito nel 2013 con le imp...