Una nuova ricerca dello Scalabrini Centre of Cape Town (SCCT) racconta la situazione di una popolazione per la quali non esistono dati né statistiche: i minori stranieri non accompagnati in Sudafrica.
I msna in Sudafrica
Non c’è dubbio che numeri, dati e statistiche, se ben elaborati e compresi, possano condurre a una migliore gestione delle questioni legate alla mobilità umana, contribuendo alla corretta informazione degli attori sociali e a un processo decisionale politico più efficace.
Ad oggi il numero dei minori stranieri non accompagnati (msna) in Sudafrica è sconosciuto. E a farne le conseguenze sono soprattutto loro, i bambini, che in mancanza di strategie di protezione possono cadere più facilmente preda di sfruttamento e abusi.
Una denuncia di gravi mancanze
A questa mancanza cerca di porre rimedio la nuova ricerca dello Scalabrini Centre of Cape Town (SCCT), dal titolo Unaccompanied and Separated Foreign Children in the Western Cape, South Africa: Exploring (the lack of) durable solutions for children in informal relations of care.
Il report, curato da Marilize Ackermann, Advocacy Officer presso lo SCCT, raccoglie e analizza le statistiche prodotte da più di cento indagini condotte tra i minori migranti e denuncia la mancanza (grave) di opzioni di documentazione disponibili nei loro confronti.
Né scuola né assistenza sanitaria
Basti pensare al fatto che oltre la metà di loro è priva di certificato di nascita e non può pertanto accedere all’assistenza sanitaria né ai servizi sociali né tantomeno a un percorso scolastico. Benché il ricongiungimento familiare sia la migliore tra le soluzioni durature, il report rileva che esso non è stati praticamente mai perseguito.
I msna in Sudafrica
Non c’è dubbio che numeri, dati e statistiche, se ben elaborati e compresi, possano condurre a una migliore gestione delle questioni legate alla mobilità umana, contribuendo alla corretta informazione degli attori sociali e a un processo decisionale politico più efficace.
Ad oggi il numero dei minori stranieri non accompagnati (msna) in Sudafrica è sconosciuto. E a farne le conseguenze sono soprattutto loro, i bambini, che in mancanza di strategie di protezione possono cadere più facilmente preda di sfruttamento e abusi.
Una denuncia di gravi mancanze
A questa mancanza cerca di porre rimedio la nuova ricerca dello Scalabrini Centre of Cape Town (SCCT), dal titolo Unaccompanied and Separated Foreign Children in the Western Cape, South Africa: Exploring (the lack of) durable solutions for children in informal relations of care.
Il report, curato da Marilize Ackermann, Advocacy Officer presso lo SCCT, raccoglie e analizza le statistiche prodotte da più di cento indagini condotte tra i minori migranti e denuncia la mancanza (grave) di opzioni di documentazione disponibili nei loro confronti.
Né scuola né assistenza sanitaria
Basti pensare al fatto che oltre la metà di loro è priva di certificato di nascita e non può pertanto accedere all’assistenza sanitaria né ai servizi sociali né tantomeno a un percorso scolastico. Benché il ricongiungimento familiare sia la migliore tra le soluzioni durature, il report rileva che esso non è stati praticamente mai perseguito.
Minori migranti in Sudafrica: report SCCT
Una nuova ricerca dello Scalabrini Centre of Cape Town (SCCT) racconta la situazione di una popolazione per la quali non esistono dati né...