Depuis la création de ces lieux fermés, au début des années 1980, les journalistes n'y avaient pas accès.

Valls favorable à l'ouverture des centres de rétention à la presse

Depuis la création de ces lieux fermés, au début des années 1980, les journalistes n'y avaient pas accès. La presse pourrait, dans qu...
Laovoro minorile in Vietnam
Mentre l’UE sta studiando le misure per combattere la disoccupazione giovanile, oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale contro il lavoro minorile (foto by InfoPhoto). Secondo l’ultimo rapporto dell’Ilo, ”Accelerating action against child labour”, nel mondo sono circa 215 milioni i minori minori sfruttati di età compresa tra 5-17 anni di cui il 60% è impiegato nel settore agricolo. Tra il 2004 e il 2008 il numero dei bambini lavoratori è sceso del 3% circa ma molto resta ancora da fare nel campo diritto alla educazione con una particolare urgenza nei confronti delle peggiori forme di sfruttamento, che la comunità internazionale auspica di eliminare entro il 2016.

Giornata mondiale lavoro minorile: i 215 milioni dalla schiavitù ai bambini soldato

Mentre l’UE sta studiando le misure per combattere la   disoccupazione giovanile , oggi si celebra in tutto il mondo la   Giornata mondial...
Che impatto ha la legislazione europea vigente nell’ambito dell’asilo politico su chi ne fa richiesta? Molto frequentemente si sente parlare del Regolamento di Dublino II, ma non ci si sofferma abbastanza a pensare alle implicazioni pratiche di un procedimento lacunoso e non sempre efficiente. Il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati ha provato a rispondere a questo interrogativo, dando voce a 257 richiedenti asilo e rifugiati di 9 Paesi europei. Il risultato di questo lavoro di ricerca è stato pubblicato nel rapporto “Protection interrupted. The Dublin Regulation’s Impact on Asylum Seekers’ Protection”. Questo contatto diretto con chi si trova ogni giorno a dover fare i conti con il Regolamento di Dublino ci porta a comprendere più da vicino tutte le mancanze di un sistema che ostacola la protezione invece di favorirla. Lo studio, finanziato dal Fondo Europeo per i Rifugiati, è composto di una parte introduttiva generale in cui si tratta il tema del Regolamento, dei suoi pro e dei suoi contro anche attraverso la citazione diretta di estratti delle interviste svolte. In seguito, si sofferma su nove Paesi dell’Unione Europea, analizzandone la rete di protezione, i progetti di assistenza, i rimpatri e le detenzioni.

Dublino II: la parola ai rifugiati

Che impatto ha la legislazione europea vigente nell’ambito dell’asilo politico su chi ne fa richiesta? Molto frequentemente si sente parlar...
El Relator Especial de la Organización de Naciones Unidas sobre las formas contemporáneas de racismo, discriminación racial, xenofobia y formas conexas de intolerancia, Mutuma Ruteere , ha resumido en un informe de 21 páginas las conclusiones que extrajo de su visita a España (pasó por Almería, Barcelona, Madrid y las dos ciudades autónomas) durante la última semana de enero. En sus conclusiones, el keniano “lamenta” que España aplique una gestión de las solicitudes de asilo “distinta” en Ceuta y Melilla y la península y “recomienda” que se “mejoren” las condiciones de alojamiento en los Centros de Estancia Temporal de Inmigrantes (CETI) ubicados en las localidades españolas ubicadas en el Norte de África. 
“La situación de los inmigrantes indocumentados en Ceuta y Melilla debe abordarse con especial atención, incluyendo sus condiciones de vida en los CETI, donde se alojan a su llegada a las ciudades autónomas”, advierte Ruteere en su dictamen para el 23° periodo de sesiones del Consejo de Derechos Humanos de la ONU, que se celebra desde el 27 de mayo y hasta el próximo viernes en Ginebra.
“Estas dos ciudades”, explica el Relator Especial, “reciben a los inmigrantes, sobre todo hombres, de Argelia, Marruecos y varios países subsaharianos, entre ellos Camerún, la República Democrática del Congo, Guinea, Malí, Mauritania, Nigeria, Senegal y Somalia”.

La ONU denuncia la gestión del asilo en las ciudades autónomas

El Relator Especial de la Organización de Naciones Unidas sobre las formas contemporáneas de racismo, discriminación racial, xenofobia y for...
Quando costano i Respingimenti, le espulsioni e i rimpatri? Questa è la domanda a cui ha cercato di dare una risposta il dossier "costi disumani" (.pdf) presentato il 30 maggio dall’associazione Lunariae realizzato con il sostegno di Open Society Foundations. I Costi per i respingimenti, le espulsioni e i rimpatri ammontano ad almeno 1 miliardo e 668 milioni di euro le risorse nazionali e comunitarie spese tra il 2005 e il 2012 per il programma di contrasto dell’immigrazione “irregolare” in Italia, oltre ai costi incalcolabili derivanti dalla violazione costante dei diritti umani. Nel periodo che viviamo, in cui si parla spesso di contenimento dei costi è utile approfondire l’analisi delle politiche connesse ai respingimenti, le espulsioni e i rimpatri, c.d. “politiche del rifiuto”.

I costi di Respingimenti, espulsioni e rimpatri

Quando costano i Respingimenti, le espulsioni e i rimpatri? Questa è la domanda a cui ha cercato di dare una risposta il dossier "...
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