TRAGEDIA IN MARE A LAMPEDUSA, DECINE DI BAMBINI COINVOLTI


Terre des Hommes: ora basta con la politica di emergenza! E’ necessaria una risposta permanente che coinvolga, nell’accoglienza, tutte le organizzazioni umanitarie presenti sull’isola





Terre des Hommes esprime profonda preoccupazione per il susseguirsi delle morti in mare dei migranti diretti alle nostre coste e il continuo stato d’emergenza dei centri preposti al loro soccorso, primo tra tutti quello di Lampedusa. “E’ fondamentale rafforzare le misure di accoglienza e dare alle organizzazioni umanitarie la possibilità di entrare in contatto immediato con i nuovi profughi, e soprattutto con i bambini”, dichiara Raffaele K. Salinari, Presidente di Terre des Hommes. “Questi sbarchi dimostrano che esiste un’emergenza costante a cui il sistema Italia deve dare una risposta permanente fondata sulle parole d’ordine di accoglienza, attenzione, sicurezza e sul coinvolgimento pieno della società civile. Il diritto umanitario ci impone di assicurare loro una rapida assistenza psicologica, oltre che sanitaria, e aiutarli a rimarginare le ferite profondissime che traumi di questo tipo necessariamente producono”.

Terre des Hommes è presente a Lampedusa dal 13 giugno 2013 con il progetto Faro III di assistenza psicologica e psicosociale in favore dei minori stranieri non accompagnati e delle famiglie con bambini, finanziato dalla Fondazione Prosolidar. Il nuovo intervento, che segna la terza fase del progetto Faro iniziato due anni fa durante l’Emergenza Nord Africa, rientra nella Campagna ‘Destination Unknown’ della Federazione Internazionale Terre des Hommes per la protezione dei bambini migranti (children on the move) nel mondo in fuga da guerre, povertà e violenze, che secondo i dati più recenti sono quasi 21 milioni (fonte UNHCR).

Nel 2011 Terre des Hommes aveva avviato un progetto di assistenza giuridica e legale ai minori migranti in Lampedusa (Faro I), che è proseguito nel 2012 con un ciclo di incontri di formazione legale e sociale degli operatori di comunità (Faro II) in sette città italiane. Faro III è finanziato privatamente da Fondazione Prosolidar (http://www.prosolidar.eu/), realtà che da tempo segue e sostiene l’azione di Terre des Hommes in questo delicato ambito. L’intervento, autorizzato dal Ministero dell’Interno, durerà sino a dicembre 2013.


Terre des Hommes

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Appello per l’apertura di un canale umanitario per il diritto d’asilo europeo

Ai Ministri della Repubblica, ai presidenti delle Camere, alle istituzioni europee, alle organizzazioni internazionali


A cadenza ormai quotidiana la cronaca racconta la tragedia che continua a consumarsi nel mezzo del confine blu: il Mar Mediterraneo.
Proprio in queste ore arriva la notizia di quasi un centinaio di cadaveri raccolti in mare, ragazzi, donne e bambini rovesciati in acqua dopo l’incendio scoppiato a bordo di un barcone diretto verso l’Europa.
Si tratta di richiedenti asilo, donne e uomini in fuga da guerra e persecuzioni, così come gli altri inghiottiti da mare nel corso di questi decenni: oltre 20.000.
Appello per l’apertura di un canale umanitario per il diritto d’asilo europeo Ai Ministri della Repubblica, ai presidenti delle Camere,...
Ragazzini soli, minorenni di cui si è persa ogni traccia. È in aumento il numero dei bambini di strada. E l’allarme non viene lanciato dai paesi in via di sviluppo, ma dal cuore dell’Europa.
A spiegare la situazione è Nick Fouché, dell’associazione AGreenment, responsabile di Children rough sleepers, progetto finanziato dal programma comunitario Daphne.
Dottor Fouché, chi sono i children rough sleepers?
«Sono bambini che dormono per strada, che non hanno fissa dimora e che non sono accompagnati dai genitori: un giorno sono in stazione e il giorno dopo trovano un rifugio temporaneo da un adulto che magari li sfrutta in cambio di un posto caldo. Non sappiamo dove sono, dormono nei parchi, nei vagoni della stazione, in case abbandonate. Rientrano in questo gruppo minori stranieri non accompagnati, ragazzini che si allontanano da casa o che scappano dalle strutture».

Cento minori svaniti nel nulla sulle strade della Lombardia

Ragazzini soli,  minorenni di cui si è persa ogni traccia . È in aumento il numero dei  bambini di strada . E l’allarme non viene lanciato ...
L’accoglienza dei minori non accompagnati in Italia, tra leggi, prassi, accertamenti d’età, rischi di sfruttamento, un sistema d’asilo carente fin dall’inizio e storie “invisibili”. L’analisi dell’Asgi in occasione della visita in Italia della relatrice speciale Onu sulla tratta di esseri umani e il “Dossier tratta 2013″ di Save the Children.
Foto: Commissione Europea.
Il pericoloso viaggio via terra, che può durare anni. La traversata del Mediterraneo. Lo sbarco. La primissima accoglienza. E poi? Che cosa accade ai minori non accompagnati che, sempre più numerosi, arrivano in Italia? L’interrogativo è emerso nei giorni scorsi, quando la relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla tratta di esseri umani Joy Ngozi Ezeilo ha visitato Roma, Venezia, Torino, Palermo, Napoli, Caserta e Castel Volturno per valutare l’impatto dei provvedimenti anti-tratta adottati in Italia. All’incontro di Torino, l’Asgi ha presentato un documento sulla legislazione italiana e sulla tutela delle vittime di tratta, che comprende una sintetica sezione sui minori stranieri non accompagnati (Msna).

Non accompagnati: … e dopo lo sbarco?

L’accoglienza dei minori non accompagnati in Italia, tra leggi, prassi, accertamenti d’età, rischi di sfruttamento, un sistema d’asilo care...



Perché sempre più minori non accompagnati negli sbarchi? Nel mare delle ipotesi sta ancorata una certezza: qui in Italia, qui in Europa, abbiamo prodotto e continuiamo a produrre leggi, direttive e regolamenti che nei Paesi d’origine spingono migliaia di famiglie a rischiare nelle traversate migratorie la vita di ragazzini piuttosto che di giovani adulti.




Il disegno di un bambino siriano a Lampedusa (foto: Terre des Hommes 2013).

PERCHE' COSì TANTI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI?

Perché sempre più minori non accompagnati negli sbarchi? Nel mare delle ipotesi sta ancorata una certezza: qui in Italia, qui in Europa, ab...
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