Ragazzini soli, minorenni di cui si è persa ogni traccia. È in aumento il numero dei bambini di strada. E l’allarme non viene lanciato dai paesi in via di sviluppo, ma dal cuore dell’Europa.
A spiegare la situazione è Nick Fouché, dell’associazione AGreenment, responsabile di Children rough sleepers, progetto finanziato dal programma comunitario Daphne.
A spiegare la situazione è Nick Fouché, dell’associazione AGreenment, responsabile di Children rough sleepers, progetto finanziato dal programma comunitario Daphne.
Dottor Fouché, chi sono i children rough sleepers?
«Sono bambini che dormono per strada, che non hanno fissa dimora e che non sono accompagnati dai genitori: un giorno sono in stazione e il giorno dopo trovano un rifugio temporaneo da un adulto che magari li sfrutta in cambio di un posto caldo. Non sappiamo dove sono, dormono nei parchi, nei vagoni della stazione, in case abbandonate. Rientrano in questo gruppo minori stranieri non accompagnati, ragazzini che si allontanano da casa o che scappano dalle strutture».
«Sono bambini che dormono per strada, che non hanno fissa dimora e che non sono accompagnati dai genitori: un giorno sono in stazione e il giorno dopo trovano un rifugio temporaneo da un adulto che magari li sfrutta in cambio di un posto caldo. Non sappiamo dove sono, dormono nei parchi, nei vagoni della stazione, in case abbandonate. Rientrano in questo gruppo minori stranieri non accompagnati, ragazzini che si allontanano da casa o che scappano dalle strutture».
Cento minori svaniti nel nulla sulle strade della Lombardia
Ragazzini soli, minorenni di cui si è persa ogni traccia . È in aumento il numero dei bambini di strada . E l’allarme non viene lanciato ...