Ieri è stata presentata in Parlamento la Prima relazione del Garante
italiano per l’infanzia e l’adolescenza, il quale ahimè non ha una sede fisica
(salvo qualche stanza presso il Ministero del Turismo) e come riferito dal titolare Spadafora sta
provvedendo «con mezzi personali alle esigenze organizzative e lavorative
di vario genere».
La motivazione è la mancata approvazione del regolamento
operativo da parte del Presidente del Consiglio, «senza il regolamento
esistiamo ma non viviamo”, ha sottolineato. Il presidente dell’Authority
aggiunge che il rischio è quello di essere considerati «un’Autorità minore per
diritti minori».
Tra le iniziative urgenti a livello legislativo ha segnalato
la riforma del sistema di giustizia concernente i minori, i minori stranieri
non accompagnati, la cittadinanza per i nati in Italia ancora giuridicamente
stranieri (questione « non più rinviabile»), la ratifica delle Convenzione di
Lanzarote sul sexting e il grooming, un’alleanza culturale per far sì che
l’impatto delle decisioni economiche sui minori divenga un criterio importante
di valutazione.
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LEONARDO CAVALIERE