Nei giorni scorsi sono sbarcati sulla Costa Jonica Calabrese, e
precisamente a Riace, circa 44 immigrati, di cui 13 minori stranieri non
accompagnati.
I maggiorenni, circa 31, nella giornata di ieri sono stati trasferiti
nel centro di accoglienza di Lamezia Terme per accertare la loro provenienza.
Violazione dei Diritti Umani !!! Ha tuonato il primo cittadino di Riace,
comune Calabrese famoso per i Bronzi, ma che da qualche anno ha avviato una
concreta e seria politica di accoglienza, fatta di progetti di accoglienza e di
integrazione degli immigrati in Italia, almeno per coloro che giungono nel comune della Locride. Infatti, a riprova di ciò,
moltissimi degli stranieri giunti sulle coste riacesi vivono da anni nel comune della Locride e si
sono perfettamente integrati.
I 31 immigrati, maggiorenni, erano stati accolti in una struttura di
accoglienza apposita, invece che il solito disumano CIE, ma l’assurda legge
Bossi/Fini impone, ahimè, una prassi xenofobicamente diversa.
I 13 minorenni stranieri non accompagnati, in accordo con i diritti dei
bambini e del fanciullo, sono stati accolti in una struttura.
Il combattivo sindaco Lucano ha polemizzato sulla scelta di trasferire
nei CIE gli immigrati dicendo:''si è
concretizzata una violazione dei diritti umani perché è stata impedita la
richiesta di asilo politico. Gli immigrati sono stati portati via da Riace
senza un preciso motivo nonostante sono tutti nelle condizioni di poter
chiedere l'asilo politico''. ''Alla fine - conclude Lucano - si è trattato di
una sorta di respingimento di massa. Ci troviamo davanti ad una situazione
analoga a quella che accadeva a Lampedusa con Maroni per la quale l'Europa ci
ha condannato''
Riace resta un punto fermo per i diritti degli immigrati in Italia.
LEONARDO CAVALIERE