Questa è la dura realtà.
Dentro i CIE, in base al rapporto
elaborato dal Comitato per la protezione dei diritti umani sono trattenuti
anche i minori stranieri soli e soprattutto i CIE risultano “inadatti a
garantire una permanenza dignitosa agli immigrati”, e “palesemente inadeguati a
tutelare la dignità e i diritti fondamentali dei migranti trattenuti”.
Come denunciato da questo blog,
dalla campagna END IMMIGRATION
DETENTION OF CHILDREN e da varie
associazioni, diversi sono i minori detenuti nei Centri di permanenza per migranti.
Infatti, i minori solo una volta
accertata la loro minore età vengono rilasciati ed inviati in Comunità di
accoglienza specifiche, ma comunque hanno vissuto la dura esperienza dei CIE, e ciò nei migliori dei casi!!! altrimenti possono rischiare di essere espulsi, per l'errato riconoscimento dell'età o trattenuti fino a 18mesi.
I CIE appunto, un posto dove
vengono costantemente riscontrati e non denunciati
pestaggi per paura, somministrazione di psicofarmaci, sedativi e quant’altro
necessario a sedare il sogno di libertà che i "Viaggiatori Sognanti" portano con
se.
Questa è la realtà che migliaia di migranti sono costretti a vivere nei CIE, i quali da teorici centri di
identificazione e di espulsione, funzionano sempre più come carceri/lager per migranti
privi di documenti, detenuti soltanto per un “illecito amministrativo”.
Ritornando al rapporto
le condizoni igieniche riscontrate sono state considerate aberranti e inadatte
a garantire i minimi standard di “umanità” per i migranti. I locali in cui
vengono trattenuti sono sporchi e fatiscenti. Quindi, non adatti a garantire i
minimi per la sopravvivenza, ancor più se pensiamo che il prolungamento dei tempi
massimi di trattenimento è di 18 mesi.
La situazione così com’è
favorisce rivolte ed
esasperazione senza contare le turbe
psichiche
che possono accompagnare i migranti nel resto della propria esistenza.
Secondo quanto scrive
Raffaella Maria Cosentino, che ha
visitato i CIE di Roma, Lamezia Terme e Trapani, “l’Italia ha speso negli
ultimi cinque anni oltre cento milioni di euro per rimpatriare poche migliaia
di cittadini stranieri. E ancora di più si prevede di spenderne nei prossimi
tre anni. Non ci sono solo i costi sostenuti, anche con fondi europei, per
organizzare i voli di espulsione forzata [...]. Per ogni cittadino
straniero rimpatriato, lo stato italiano paga cinque biglietti aerei: quello
dello straniero e quelli di andata e ritorno per i due agenti che lo scortano.
Il dato è contenuto nel rapporto della Commissione diritti umani del senato sucarceri e centri di trattenimento per migranti senza permesso di soggiorno”
Affermazioni aderenti a
quanto contenuto nel rapporto della commissione
Diritti Umani del Senato, secondo cui “le condizioni nelle quali sono detenuti
molti migranti irregolari nei CIE sono molto spesso peggiori di quelle delle
carceri”.
Nel rapporto si rilevano casi di suicidio, tentativi di fuga e interventi repressivi
delle forze armate. Pertanto, l’ONU sottolinea l’urgenza di “sottrarre i CIE alla condizione di extraterritorialità sanitaria e di ricondurre la titolarità
e l’organizzazione dell’assistenza sanitaria nei centri al Servizio sanitario
nazionale attraverso le Asl di riferimento in modo da tutelare adeguatamente il
diritto alla salute dei trattenuti”.
LEONARDO CAVALIERE