Vita da rifugiato, storie di violenza nella simulazione targata Unhcr

Roma - (Adnkronos) - All'Auditorium presentata la campagna di raccolta fondi dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. E per sensibilizzare sul dramma di chi è senza diritti in sala pistole (finte), urla e scene di ordinaria violenza

(Adnkronos) - Inizia con una irruzione di militari armati la presentazione, all'Auditorium di Roma, della campagna dell'Unhcr 'Routine si fantastic'. Ma è solo una finzione, alcuni degli attori sono stati essi stessi rifugiati e la simulazione diventa molto coinvolgente, realistica.

"Abbiamo voluto dimostrare praticamente come è la vita di un rifugiato cosa avviene nella sua quotidianità", spiega Laura Boldrini, portavoce dell'Unhcr, presentando l'iniziativa che, grazie a una raccolta fondi, mira a sostenere la scolarizzazione di 175mila bambini in 12 paesi, tra cui la Siria.

"Abbiamo voluto riproporre quei momenti - commenta - per dare ai giornalisti presenti la possibilità di capire, di mettersi nei panni di un rifugiato. Ci sono nel mondo attivisti, minoranze, circa 40 milioni di persone che non hanno il privilegio di vivere in libertà, che devono lasciare le proprie case obbligati a farlo. Perché la condizione di rifugiato non si sceglie".

"In pochi minuti - afferma Laurens Jolles, rappresentante regionale dell'Unhcr per il Sud Europa - abbiamo cercato di mettere insieme le situazioni a cui ogni rifugiato viene esposto".

Presenti anche Ricky Tognazzi e Dario Vergassola testimonial della raccolta fondi. "E' stato un momento molto forte che mi ha colpito profondamente, dice Tognazzi commentando la simulazione dell'intrusione militare. "Ho visto alcuni presenti con le lacrime agli occhi - prosegue Tognazzi - gli attori della Compagnia del Teatro dell'Argine sono stati molto bravi, hanno saputo trasmettere delle emozioni molto forti, forse perche' alcuni di loro hanno veramente vissuto quelle situazioni".