Centinaia di bambini
e minori stranieri non accompagnati sono
stati catturati dopo aver attraversato la frontiera degli Stati Uniti d’America
dal Messico.
Il crescente numero di minori soli stà mettendo in seria difficoltà l’America, infatti i numeri parlano di circa
60.000 dall’inizio dell’anno, 10 volte in più rispetto al 2011, tanto da
spingere l’amministrazione Obama a dichiarare che si tratta di una vera crisi
umanitaria urgente.
I motivi che spingono questi bambini a fuggire sono la
violenza delle gang Sudamerica e dall’estrema povertà. In particolare, i minori
Messicani, molto spesso sono espulsi e rispediti indietro, mentre i bambini che
giungono da Honduras, El Salvador e Guatemala sono affidate a diverse agenzie
federali, tra cui HHS, ICE, Fema e CBP.
Per affrontare la crisi, il governo degli Stati Uniti ha risposto semplicemente con la reclusione di questi bambini in campi di detenzione per migranti allestiti all’interno di basi militari, pattugliati, come se fossero dei pericolosi criminali. Ovviamente, e come era facile prevedere, la “soluzione” ha amplificato il problema, deteriorando ancora di più il già terribile sistema di “accoglienza” americano, i report parlano di sovraffollamento, condizioni pericolose e squallide per i bambini “tutelati” dai servizi.
Mercoledì scorso, all’Associated Press è stato permesso di entrare a visitare due delle strutture di “accoglienza”, Brownsville (Texas) e Nogales (Arizona), e le foto descrivevano uno scenario apocalittico.
Dalle immagini riprese si può vedere che nelle
strutture i giovani migranti non
sono neanche lontanamente accolti, ma DETENUTI.
A voi le considerazioni…
LEONARDO CAVALIERE
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