Franca Biondelli, sottosegretario al ministero del Lavoro e delle politiche sociali, nel corso dell’audizione alla Camera dei deputati davanti alla Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione degli accordi di Schengen e di vigilanza sull’attività di Europol, in materia di immigrazione riferisce «Il fenomeno dei minori non accompagnati rappresenta una componente costante dei flussi migratori in Italia: al 31 luglio scorso, risultavano presenti nel nostro Paese 8.558 minori stranieri non accompagnati, per il 94% maschi, per il 75% di età maggiore di 16 anni, principalmente provenienti da Egitto, Eritrea, Somalia e Albania».
Il sottosegretario Biondelli, in particolare dice che «negli ultimi anni, in conseguenza delle condizioni di instabilità economica dei Paesi del Nord Africa accentuata poi dalla crisi siriana e dell’area libica, è progressivamente aumentato il numero dei minori non accompagnati che giungono nel contesto del fenomeno degli sbarchi in Italia».
Infatti, come già scritto su questo blog il numero di «questi arrivi hanno subito un picco significativo, in quanto sono stati 3.750 i minori stranieri non accompagnati sbarcati nel primo semestre del 2014, pari al 70% del totale dei nuovi ingressi registrati».
Per l’esponente del governo, «si tratta di numeri molto significativi, soprattutto se comparati ai dati del 2013, rispetto ai quali gli arrivi tramite sbarco sono più che triplicati».
«Il fenomeno degli arrivi via mare ha interessato quasi esclusivamente la Sicilia, investendo sia la Regione che gli enti locali in cui si trovano questi minori», riferisce ancora il sottosegretario al Lavoro e alle politiche sociali davanti al Comitato Schengen, presieduto da Laura Ravetto, nell’ambito dell’azione conoscitiva sui flussi migratori. «Da inizio 2014, sono più di 3.400 i minori sbarcati in Sicilia, pari al 9% del totale e ad oggi nell’isola sono presenti 4.220 minori non accompagnati pari al 50% del totale di tutti i minori presenti in Italia. La Sicilia, dunque – sottolinea Franca Biondelli – è la regione dove si presentano le maggiori criticità».
LEONARDO CAVALIERE
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