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Foto Save The Children |
Come è successo a Javed, 17enne afghano, alla frontiera tra Turchia e Bulgaria: "I poliziotti hanno sguinzagliato il cane su di me, questo mi ha tirato e io mi sono messo a urlare perché mi aveva morso due volte il piede […]. Si radunavano attorno al fuoco a bere vino e ci facevano sdraiare nudi sulla schiena".
Javed durante il lungo percorso migratorio ha più volte filmato i suoi trasferimenti. "Questi video, uniti al dettagliato, empatico e sconvolgente racconto del viaggio che Javed ci ha rilasciato - sottolinea Save The Children - sono documenti fondamentali per fissare l'atrocità dei viaggi di minori non accompagnati e famiglie nel pieno del XXI secolo. Il suo lungo racconto dall'Afghanistan all'Italia passa per Pakistan, Iran, Turchia, Bulgaria (sono stati ben 23 i tentativi di superare il confine bulgaro, ovvero l'ingresso nell'Unione Europea), Serbia, Bosnia, Croazia, Slovenia, Italia". I respingimenti non si presentano all'ingresso in Italia a Trieste e dintorni, ma vengono registrati ancora alle frontiere con la Francia: il team di ricerca di Save the Children ha raccolto evidenze dirette di trattamento differenziato a seconda dei luoghi di transito. A Claviere un minore non accompagnato ha più probabilità di essere ammesso presentandosi direttamente alla polizia di frontiera francese, a Mentone invece viene segnalata ancora la pratica della polizia di modificare la data di nascita per fare risultare la persona maggiorenne e quindi espellibile tramite il refus d'entrée, il foglio di via. In ogni caso, se la frontiera francese rimane comunque permeabile, rimangono praticamente insuperabili gli accessi dall'Italia a Svizzera e Austria. La frontiera a Ventimiglia, per l'organizzazione, continua a essere uno dei posti peggiori per un migrante, un cono d'ombra dei diritti umani e una zona di affari per i trafficanti. "Chiediamo alle istituzioni europee e ai Paesi Membri di avere una voce univoca in materia di protezione dei minorenni" spiega Raffaela Milano, Direttrice dei programmi Italia Europa di Save the Children aggiungendo "chiediamo ai governi europei di astenersi dall'utilizzo di pratiche che erroneamente distinguono fra categorie di rifugiati" e "riteniamo fondamentale - conclude Milano - l'adozione di sistemi di monitoraggio delle frontiere, che permettano anche di perseguire i casi di violazione dei diritti umani" (Fonte ANSA).
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