“Surf and Sound. The Role of the Internet in People Smuggling and Human Trafficking”, è la ricerca condotta dal gruppo Ecrime dell’Università di Trento, guidato da Andrea Di Nicola.
La ricerca parte da un annuncio pubblicato, sotto falso profilo, su tutti i principali social, nelle tante pagine e gruppi pubblici frequentati da chi cerca di migrare.
In poco tempo, vari trafficanti e scafisti hanno contattato il falso migrante per proporre il "pacchetto viaggio".
Si comportano come vere e proprie "agenzie di viaggio" offrendo pacchetti via mare, aereo o terra verso l'Europa.
"Ci sono i viaggi di seconda e di prima classe. Quelli dei barconi che partono dalla Libia e vengono soccorsi in mare. O quelli delle barche a vela che approdano direttamente sulle coste siciliane o calabresi, com’è successo per i 51 migranti curdi di Torre Melissa. Il tariffario varia, a seconda delle distanze, della sicurezza delle imbarcazioni e dei tempi di attesa."
Come tante offerte di viaggio, c'è la reclame delle tratte, ci sono gli sconti e le promozioni, in particolare per donne, bambini e anziani, oltre al "pacchetto famiglia" all inclusive. Il tutto alla luce del sole.
«Il fenomeno dei barconi, così come lo vediamo in tv, costituisce solo una delle tantissime modalità dell’immigrazione irregolare», dice Gabriele Baratto, tra gli autori della ricerca. «Tra le altre modalità più usate, c’è quella più costosa delle barche a vela o degli yacht turistici, che contengono meno persone e sono anche più difficili da intercettare da parte delle autorità, che spesso valutano il galleggiamento delle imbarcazioni per individuare le irregolaità».
I ricercatori di Ecrime sottolineano come le organizzazioni criminali conoscano perfettamente le norme nazionali ed internazionali.
Colpisce anche la capacità di adattarsi alle decisioni dei governanti europei, infatti chiusi i Balcani, dirottano sulla Libia. Chiusa la Libia, ci si sposta in Marocco o Tunisia verso la Spagna. Una grande capacità di adattamento al cambiamento delle rotte.
“Voi alzate pure i muri. Io tanto cambio rotta e chiedo prezzi più alti proprio perché c’è il muro”. «L’Europa è come uno scolapasta», dice Baratto. «E l’ondata migratoria è l’acqua che passa attraverso».
Con il blocco di una migrazione regolare, ha portato nelle mani delle organizzazioni criminali il mercato dell’immigrazione illegale, unica modalità per raggiungere l'Europa e fuggire da situazioni di guerre, conflitti, persecuzioni, violenze,ecc. o semplicemente "perché gli va" direbbe la Meloni.
Con il blocco di una migrazione regolare, ha portato nelle mani delle organizzazioni criminali il mercato dell’immigrazione illegale, unica modalità per raggiungere l'Europa e fuggire da situazioni di guerre, conflitti, persecuzioni, violenze,ecc. o semplicemente "perché gli va" direbbe la Meloni.
«La domanda di emigrazione esiste», spiega Gabriele Baratto. «Se non c’è offerta legale, se ne appropriano le organizzazioni criminali, come avviene in qualsiasi altro mercato». E come ogni business, ognuno ha la sua reputazione. «La professionalità di un trafficante e del suo network è dimostrata dal successo dei suoi viaggi», scrive il gruppo di ricercatori di Trento. «E questo accresce la fama e la reputazione tra i potenziali clienti lungo le rotte».
Foto. Syrian migrants/refugees arrive from Turkey on an overloaded dinghy near Molyvos, Lesbos (Greece) ©Nicolas Economou
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