L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha portato a termine il quarto monitoraggio nazionale di rilevazione statistica relativo allo stato di attuazione del sistema della tutela volontaria dei minori stranieri non accompagnati (MSNA) in Italia, come disposto dall’articolo 11 della legge 7 aprile 2017, n.47.

La rilevazione si riferisce ad arco temporale che va dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, durante il quale i minori stranieri sono aumentati del 73%, a fronte di una sostanziale stabilità dei tutori volontari iscritti negli elenchi dei tribunali per i minorenni. (-0,35% rispetto allo stesso periodo del 2021).

I minori stranieri non accompagnati censiti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali al 31 dicembre 2021 si attestano a 12.284 (erano 7.080 nel 2020): 9 su 10 sono maschi, in prevalenza diciasettenni (62,1%) e accolti per lo più nel sud e nelle isole (55,48%,). La Sicilia, da sola, ne accoglie il 28% (3.466). 

Il numero totale dei tutori è 3.457 (nel 2020 3.469), che risultano residenti in prevalenza nelle circoscrizioni dei tribunali per i minorenni di Roma (439), Venezia (309), Milano (305), Torino (268) e Palermo (208). Nel resto della Sicilia i tutori sono 188 a Catania, 35 a Messina, 27 a Caltanisetta, per un totale su base regionale di 458. Prevalgono - tra i tutori italiani - il genere femminile (67%), il titolo di studio universitario (65,18%) e l’età tra 46 e 60 anni (41,70%). Da segnalare l’aumento dei tutori under 36, in particolare di quelli tra i 18 e i 24 anni che passa da zero all’11,55%. Nel corso dell’anno, dopo il calo legato alla pandemia del 2020, sono stati tenuti 13 corsi dai garanti regionali e delle province autonome.

Gli abbinamenti tutore-minore straniero accettati nel 2021 sono stati complessivamente 5.737. Ogni tutore, per legge, può essere abbinato al massimo a tre minorenni, “salvo che sussistano specifiche e rilevanti ragioni” come recita la legge. Le ragioni più frequenti per le quali i tutori volontari non hanno accettato le proposte di abbinamento sono: problemi di lavoro (il 73,31% dei tutori è occupato), motivi personali e/o di salute, mancanza di risorse personali, lontananza del domicilio del minore.  La maggior parte dei minori abbinati a un tutore è collocata in strutture di accoglienza, diminuisce lievemente la percentuale dei minorenni in affido familiare, che passa dal 3% all’1%.

Per consultare il rapporto vai alla sezione dedicata o scarica il file

Fonte: Pubblicato il quarto rapporto di monitoraggio sullo stato di attuazione del sistema della tutela volontaria | Tutore Volontario (garanteinfanzia.org)

Quarto rapporto di monitoraggio sullo stato di attuazione del sistema della tutela volontaria.

  L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha portato a termine il quarto monitoraggio nazionale di rilevazione statistica relativo...

Fonte Ministero dell'Interno

Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, aggiornato al 31 Ottobre 2022, i minori non accompagnati accolti dal sistema di accoglienza nazionale sono 18.876.

I maschi sono 15.871 pari all’84,1% di tutti msna, le femmine sono 3.005 pari al 15,9%.

L’età dei minori vede una netta prevalenza di msna di 17 anni (8.284) pari al 43,9%, seguiti dai sedicenni, 4.321 (22,9%), fascia d’età 7-14 ANNI (3.614) pari a 19,1%, 15 ANNI 2.106 (11,2%) e msna fino a 6 ANNI 551 pari al 2,9%.

A differenza dei maschi, la maggior parte delle femmine hanno tra i 7-14 ANNI 1.490 pari al 49,6% con una nettissima prevalenza di bambine e ragazze provenienti dall’Ucraina.

Sono 5.153, pari al 27,3%, i minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina censiti al 31 Ottobre nel sistema informativo Minori (SIM) della Direzione Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (SIM), istituito dalla Legge 47/2017 per monitorare e censire la presenza dei minori non accompagnati (MNA) sull'intero territorio nazionale. Più della metà, 2.633 sono bambine e ragazze.

I msna prevalentemente sono accolti in Sicilia, Lombardia e Calabria che rappresentano quasi la metà di tutti i minori non accompagnati accolti, il 46,1%.

A seguito dell’istituzione del SIM è possibile elaborare anche i dati relativi all’ingresso (o all’eventuale allontanamento) dei MSNA su base mensile.

I minori non accompagnati, entrati nel sistema di accoglienza a seguito di ritrovamento sono 881, pari al 50% del totale, i restanti 880 sono entrati nel sistema di accoglienza a seguito di approdi.

I msna usciti di competenza sono 1.648 di cui 834 per il compimento della maggiore età, 665 per allontanamento e 149 per altre motivazioni (rintraccio dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili, accertamento della maggiore età, affido, relocation, rimpatrio volontario assistito e rientro in patria).

Il 53,2% dei nuovi ingressi è rappresentato da minorenni provenienti da Egitto, Tunisia e Afghanistan.

 Report mensile sui minori stranieri non accompagnati

Leonardo Cavaliere

18.876 msna accolti in Italia, al 31 ottobre 2022. Ucraina, Egitto e Tunisia le nazionalità più rappresentate.

Fonte Ministero dell'Interno Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e ...


foto di Fabio Bucciarelli / Intersos

 È il primo corridoio umanitario per minori migranti soli, una esperienza unica in Italia, in Europa e forse nel mondo. Serve a dare la possibilità di studiare e realizzare il loro sogno di vita a bambini e ragazzi fuggiti da conflitti e povertà da soli, senza familiari ad accompagnarli. Il progetto, promosso da Intersos insieme ad Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati, si intitola “Pagella in tasca. Canali di studio per minori rifugiati” ed è realizzato grazie a un protocollo d’intesa con i ministeri degli Affari esteri e della cooperazione italiana, dell’Interno e del Lavoro. L’idea nasce con l’appoggio della diocesi di Torino. È stato finanziato dalla Conferenza episcopale italiana con 400.000 euro, tramite la Campagna “Liberi di partire, liberi di restare”. Tra gli altri partner, la Fondazione Migrantes della Cei e il Comune di Torino. Nell’ottobre 2021 è arrivato un primo gruppo di cinque ragazzi, il 12 ottobre 2022 sono sbarcati all’aeroporto di Torino altri quattro. Ora stanno preparando le carte per far partire altri cinque ragazzi. Sono tutti sudanesi, provenienti dai campi per rifugiati in Niger. L’obiettivo è inserirli in famiglia tramite l’affido familiare, con una borsa di studio di 12 mesi che permette loro di iniziare o proseguire gli studi. In totale il progetto prevede l’arrivo in Italia di 35 ragazzi, tra i 16 e i 17 anni. Hanno tutti situazioni drammatiche alle spalle.

“Una forte motivazione allo studio è stato il criterio principale di selezione” spiega al Sir Elena Rozzi, coordinatrice del progetto “Pagella in tasca” di Intersos. “Il paradosso è che i minori stranieri non accompagnati, che sono tra i più vulnerabili, non possono accedere ai corridoi umanitari tradizionali. Le procedure che dovrebbero tutelarli, nei fatti li escludono”, precisa. I motivi sono complicazioni di carattere burocratico, anche perché è necessario il consenso dei genitori (spesso non rintracciabili). Inoltre devono essere accolti in strutture apposite per minori. Gli operatori di Intersos hanno però scoperto che  in Italia “esiste un permesso di soggiorno per studio per i ragazzi tra i 15 e i 17 anni che non viene mai utilizzato. Così lo abbiamo sfruttato. Poi una volta inseriti in famiglia e nei percorsi scolastici possono fare richiesta d’asilo con le normali procedure. Non è stato facile: le procedure per i minori sono più complicate e i tempi si sono allungati più del previsto ma ci siamo riusciti.

 I ragazzi si sono inseriti molto bene in famiglia. Le cose stanno andando oltre le nostre aspettative”.

Intersos accompagna le famiglie affidatarie con la mediazione culturale, il supporto educativo, il sostegno nelle pratiche per la richiesta d’asilo. I servizi sociali dei Comuni coinvolti si occupano di seguire le famiglie, che rientrano nei tradizionali percorsi di affidamento familiare. La maggior parte sono a Torino, un paio di ragazzi sono ad Alba e a Genova ma l’intenzione sarebbe di estendere la rete. La coordinatrice del progetto lancia a questo proposito un appello: “Ci piacerebbe che altri Comuni e realtà della società civile partecipassero”.

 A Torino, tra famiglia e studio. Alcuni ragazzi stanno frequentando le 150 ore delle scuole speciali per l’alfabetizzazione degli adulti. Uno di ha imparato a leggere e a scrivere in italiano a 17 anni. Altri sono inseriti alle scuole medie, uno al terzo anno di liceo linguistico:

 “Hanno una volontà e una forza eccezionale, che ha consentito loro di sopravvivere alla guerra in Darfur, alla Libia e ai campi profughi.

 Dedicano moltissimo tempo allo studio”. Nel frattempo alcuni ragazzi hanno compiuto la maggiore età. Alcune famiglie del primo gruppo hanno già chiesto al Tribunale per i minorenni di Torino il proseguimento amministrativo dell’affido fino ai 21 anni. “Nonostante tutte le difficoltà stanno facendo progressi immensi – conclude l’operatrice -. Speriamo riescano ad ottenere una qualifica e poi a trovare un lavoro. Con questo progetto vogliamo dimostrare di poter aprire una via in un campo finora inesplorato.

Ci auguriamo che queste procedure diventino un

modello replicabile.

È una modalità importante per sottrarre i bambini e ragazzi che viaggiano soli al rischio tratta e sfruttamento nei viaggi illegali”.

Tra i ragazzi arrivati in Italia c’è Omar (è un nome di fantasia), 17 anni, sudanese. Il suo sogno è fare il medico. Aveva solo 13 anni quando le milizie janjaweed, il terrore della gente che vive in Darfur, hanno attaccato il campo profughi in cui viveva, torturando e uccidendo alcuni membri della sua famiglia. Omar ha vissuto la terribile esperienza dei campi di detenzione in Libia e poi nel 2020 è riuscito a fuggire in Niger, e ha chiesto asilo in un campo per rifugiati ad Agadez. Grazie all’incontro con gli operatori di Intersos è riuscito ad arrivare a Torino, dove è stato accolto da una famiglia affidataria. Ha già imparato l’italiano, si trova benissimo in famiglia e si impegna strenuamente nello studio.

Autore: Patrizia Caiffa 

Fonte: Agensir

In Italia il primo corridoio umanitario per minori migranti soli

foto di Fabio Bucciarelli / Intersos  È il primo corridoio umanitario per minori migranti soli, una esperienza unica in Ita...
Copyright Unicef

 I rimborsi per i tutori volontari di minori stranieri non accompagnati (Msna) sono realtà. Dopo la firma dei ministri dell’Interno e dell’Economia e delle finanze il decreto che li regolamenta è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale (n. 219 del 19 settembre 2022). 

“Finalmente, dopo le mie sollecitazioni e il lavoro svolto dal tavolo interministeriale a cui ha partecipato anche l’Autorità garante, viene sbloccato il milione di euro annuo che il Bilancio di previsione dello Stato ha previsto annualmente a sostegno di chi fa da tutore di minori stranieri senza adulti di riferimento nel nostro Paese”, commenta l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti.


Il decreto regolamenta la concessione dei rimborsi ai datori di lavoro del 50% del costo dei permessi (tetto massimo 60 ore) accordati ai dipendenti per lo svolgimento di interventi o prestazioni a favore dei minori avallati dal tribunale per i minorenni.

Disciplinato anche il rimborso a favore dei tutori delle spese di viaggio sostenute per adempimenti connessi con l’ufficio della tutela volontaria. 

Normata, infine, la possibilità di riconoscere – in circostanze straordinarie e su decisione dei tribunali per i minorenni – un’equa indennità fino a 900 euro al tutore volontario al termine di una tutela particolarmente onerosa e complessa (purché non sia iniziata nei tre mesi precedenti la maggiore età del minore).

 I fondi saranno erogati dalle prefetture, ai quali uffici andranno indirizzate le richieste.


“I tutori – spiega la Garante – sono persone che svolgono una funzione fondamentale: sono punto di riferimento per ragazzi soli e fanno da raccordo con servizi sociali, centri di accoglienza, uffici scolastici regionali e scuole, tribunali e procure minorili. A questo impegno civico dedicano il loro tempo libero e del loro apporto, specie in questo periodo, c’è particolarmente bisogno. Non era giusto – conclude – che i tutori volontari dovessero anche sostenere, senza alcuna possibilità di rimborso, le spese legate all’esercizio di tali compiti”.

Sbloccato il fondo per il sostegno ai tutori volontari.

Copyright Unicef  I rimborsi per i tutori volontari di minori stranieri non accompagnati (Msna) sono realtà. Dopo la firma dei ministri de...

fonte Redattore Sociale
 

Il giorno 16 di settembre è stato approvato, in esame definitivo, un
REGOLAMENTO RECANTE MODIFICHE AL D.P.R. 31 AGOSTO 1999, N. 394, IN ATTUAZIONE DELL’ARTICOLO 22 DELLA LEGGE 7 APRILE 2017, N. 47, RECANTE MISURE DI PROTEZIONE DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATO

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, ha approvato, in esame definitivo, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, che introduce modifiche al d.p.r. 31 agosto 1999, n. 394, in attuazione dell’articolo 22 della legge 7 aprile 2017, n. 47, recante misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati.

Le modifiche ed integrazioni intervengono, in particolare, sulla disciplina del rilascio dei permessi di soggiorno e della conversione dei permessi al raggiungimento della maggiore età.

Nuovo regolamento sui minori stranieri non accompagnati.

fonte Redattore Sociale   Il giorno 16 di settembre è stato approvato, in esame definitivo, un REGOLAMENTO RECANTE MODIFICHE AL D.P.R. 31 AG...

Credit: Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza.

Il Ministero dell'Interno di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze ha decretato, dopo oltre due anni di attesa, lo sblocco del fondo da 1 milione di euro annui a sostegno delle attività dei tutori volontari per i minori stranieri non accompagnati.

Il decreto arriva dopo il sollecito, per lo sblocco dei fondi per le annualità 2020, 2021 e 2022, ai Ministero dell'interno e al Ministero economia e finanza,  da parte dell'Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza,  da parte dei tutori e l'interrogazione parlamentare, giugno 2022, dell'On. Brescia, presidente commissione Affari Costituzionali.

L'Onorevole Giuseppe Brescia commenta: “Finalmente dopo più di due anni di attesa arriva un riconoscimento concreto verso l’impegno dei tanti tutori dei minori stranieri non accompagnati. Nel 2019 il Parlamento aveva deciso di stanziare questi fondi e dopo tante interrogazioni e sollecitazioni la norma viene attuata. Sarà importante capire il suo impatto insieme alle associazioni per migliorarla. La generosità di migliaia di tutori cambia la vita di tanti bambini e bambine e va ripagata. Oggi un terzo dei minori stranieri non accompagnati in Italia è ucraino. A chi li ha accolti con questa forma di genitorialità diffusa e di cittadinanza attiva va il nostro grazie".

Il decreto prevede che i tutori volontari potranno richiedere:

- un rimborso delle spese di viaggio sostenute per svolgere la propria funzione;

- permessi retribuiti dal lavoro fino a 60 ore annue; (I datori di lavoro dei Tutori Volontari potranno ottenere un rimborso del 50% dei costi sostenuti)

- eventuale equa indennità;

Come possono richiedere i permessi retribuiti i Tutori volontari?

La richiesta andrà rivolta al datore di lavoro corredata dal nulla osta del Tribunale per i minorenni.

Nella richiesta il Tribunale dovrà dichiarare la necessità dell’intervento a favore del minore.

Come può richiedere il rimborso il datore di lavoro di un tutore volontario?

Il datore di lavoro potrà avanzare richiesta di rimborso alla Prefettura territorialmente competente, quella in cui il tutore svolge la propria funzione.

Quali spese verranno rimborsate al tutore per adempiere alla propria funzione?

Saranno rimborsate al tutore volontario tutte le spese di viaggio sostenute per incontrare il minore e per adempiere alla propria funzione.

Al tutore saranno rimborsate interamente le spese per l'utilizzo dei trasporti pubblici e nel caso di utilizzo dell'auto il rimborso chilometrico.

Inoltre, l'art. 4 del decreto attuativo introduce l'equa indennità, che potrà essere richiesta dal tutore volontario, al termine di una tutela particolarmente onerosa e complessa, in circostanze straordinarie. L'indennità non potrà comunque superare le 900€.

Come richiedere l'equa indennità da parte del Tutore volontario.

La richiesta per l'equa indennità  va inviata, dal tutore volontario, al Tribunale per i minorenni competente, con allegata la descrizione dei motivi. La domanda non può essere avanzata quando la tutela sia iniziata nei tre mesi precedenti la maggiore età del minore. 

Chi decide sulla richiesta dell'equa indennità?

Il giudice delegato dal Presidente del  Tribunale per i Minorenni, considerata la durata dell'ufficio, le attività svolte, l'onerosità complessiva della gestione e ogni altro elemento idoneo a comprovare le circostanze straordinarie  può assegnare  una somma a titolo di equa indennità.

Scarica il Decreto che sblocca il fondo per i rimborsi dei Tutori volontati per msna.


Leonardo Cavaliere

Arriva il fondo da 1 milione di euro annui a sostegno delle attività dei tutori volontari per i minori stranieri non accompagnati

Credit: Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza. Il Ministero dell'Interno di concerto con il Ministero dell'economi...
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