Fonte (Straieriinitalia.it)
 

Il numero di migranti che sono giunti in Italia dall'inizio dell'anno ha superato la soglia dei 105.000, evidenziando un flusso costante di arrivi, in particolare di minori non accompagnati.

Nel corso dell'ultimo fine settimana sono approdati 1.902 minori stranieri non accompagnati. Quest'ultimo dato porta il totale degli arrivi di msna dall'inizio dell'anno a 12.188, un incremento significativo rispetto al 2021.

L'aumento degli arrivi di minori non accompagnati rappresenta una sfida cruciale per l'Italia. 

"A metà agosto il numero dei ragazzi soli arrivati per via mare era lo stesso che in tutto il 2021" afferma la garante per l'infanzia e l'adolescenza Carla Garlatti.

 Questa pressione migratoria, sebbene intensa, non può far dimenticare che si tratta di minori con storie difficili e viaggi traumatici alle spalle. Il diritto di questi minori a essere accolti è fondamentale, e i comuni devono essere in grado di garantire il meglio possibile in termini di assistenza.

L'assistenza ai minori migranti non accompagnati è disciplinata da normative specifiche. Secondo il Decreto Zampa, i minori possono rimanere per un massimo di 30 giorni in strutture governative di prima accoglienza, gestite dal Viminale in collaborazione con gli enti locali. Successivamente, vengono trasferiti in strutture del Sistema di accoglienza e integrazione (SAI), sempre gestite da enti locali. Tuttavia, i circa 6.000 posti disponibili tramite il SAI risultano notevolmente insufficienti per far fronte al crescente afflusso di minori. Situazione ampiamente prevedibile, sarebbe bastato monitorare i dati sulla presenza dei Minori Stranieri Non Accompagnati in Italia del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (qui il link, nella speranza che qualcuno dal Viminale abbia voglia di leggere i dati), ascoltare gli enti locali e le tante organizzazioni che si occupano di msna.


Questa carenza di posti ha spinto i comuni a dover affrontare l'accoglienza dei minori non accompagnati con risorse limitate. Ciò ha sollevato controversie e polemiche tra il governo centrale e gli amministratori locali. 

Alcuni sindaci, come Giorgi Gori di Bergamo, hanno segnalato che le strutture comunali e i servizi sociali sono sovraccarichi, rendendo difficile garantire alloggi e percorsi di integrazione adeguati.

La situazione è particolarmente critica in alcune aree come Villa Sikania nell'Agrigentino, dove il centro minori è sovraffollato e l'amministrazione locale ha chiesto di redistribuire i minori in altre comunità per rimanere entro limiti sostenibili. Anche in città come Modena, Parma e Genova, si sta cercando di trovare soluzioni emergenziali per affrontare l'afflusso di minori non accompagnati. I sindaci sostengono di non riuscire più a garantire la disponibilità di alloggi né l’avvio di percorsi di integrazione adeguati, perché sia le strutture ordinarie che i centri aperti in via emergenziale sono ormai pieni.

In conclusione, l'aumento degli arrivi di migranti, in particolare di minori non accompagnati, ampiamente prevedibile, sta mettendo sotto pressione le risorse e le capacità di accoglienza dell'Italia. Gli amministratori locali stanno cercando di far fronte a questa situazione, ma la carenza di posti nelle strutture esistenti sta rendendo l'accoglienza sempre più difficile. È necessaria una risposta coordinata e sostenibile a livello nazionale ed europeo per affrontare questa sfida umanitaria e sociale. 

Leonardo Cavaliere

Aumento degli arrivi di MSNA in Italia: Sfide e Dilemmi Legati all'Accoglienza.

Fonte (Straieriinitalia.it)   Il numero di migranti che sono giunti in Italia dall'inizio dell'anno ha superato la soglia dei 105.00...
UNICEF_Cavalli_2017

 

Secondo l’UNICEF, si stima che almeno 289 bambini sono morti o scomparsi quest’anno cercando di attraversare la pericolosa rotta migratoria del Mediterraneo centrale dal Nord Africa all’Europa. Vale a dire circa 11 bambini morti o scomparsi ogni settimana in cerca di sicurezza, pace e migliori opportunità.  

 


Dal 2018, l’UNICEF stima che circa 1.500 bambini sono morti o dispersi mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo centrale. Questo numero corrisponde a 1 su 5 delle 8.274 persone morte o disperse lungo la rotta, secondo i dati del Progetto Migranti Scomparsi dell'OIM. 

 

Molti naufragi durante la traversata del Mediterraneo centrale non lasciano sopravvissuti o non vengono registrati, rendendo praticamente impossibile verificare il numero reale di bambini morti, probabilmente molto più alto. Negli ultimi mesi, bambini e neonati sono stati tra coloro che hanno perso la vita su questa rotta, su altre rotte attraverso il Mediterraneo e sulla rotta atlantica dall'Africa occidentale, comprese le recenti tragedie al largo delle coste della Grecia e delle isole Canarie spagnole. 

 

"Nel tentativo di trovare sicurezza, ricongiungersi con la famiglia e cercare un futuro più speranzoso, troppi bambini si imbarcano sulle coste del Mediterraneo, perdendo poi la vita o risultando dispersi durante il viaggio", ha dichiarato il Direttore Generale dell'UNICEF Catherine Russell. "Questo è un chiaro segnale che bisogna fare di più per creare percorsi sicuri e legali per l'accesso dei bambini al diritto d'asilo, rafforzando al contempo le azioni per salvare vite in mare. In definitiva, bisogna fare molto di più per affrontare le cause alla radice che portano in primo luogo i bambini a rischiare la vita". 

 

L’UNICEF stima che 11.600 bambini – una media di 428 bambini a settimana – sono arrivati sulle coste dell’Italia dal Nord Africa da gennaio 2023. Questo dato rappresenta un aumento di due volte rispetto allo stesso periodo nel 2022, nonostante i gravi rischi che corrono i bambini. La maggior parte dei bambini parte dalla Libia e dalla Tunisia, dopo aver già affrontato viaggi pericolosi da paesi dell'Africa e del Medio Oriente. 

 

Nei primi tre mesi del 2023, 3.300 bambini, il 71% di tutti i bambini arrivati in Europa tramite questa rotta – sono stati registrati come non accompagnati o separati dai genitori o tutori legali, esponendoli a maggiori rischi di violenza, sfruttamento e abuso. Le ragazze che viaggiano da sole sono particolarmente esposte alle violenze prima, durante e dopo i loro viaggi. 

 

Quella del Mediterraneo centrale è diventata una delle rotte più pericolose attraversata dai bambini. Tuttavia, il rischio di morte in mare è solo una delle molte tragedie che questi bambini affrontano – da minacce o esperienze di violenza, mancanza di opportunità formative o future, assalti e detenzione per cause migratorie o separazione dalle famiglie. Questi rischi sono ulteriormente aggravati dai percorsi limitati affinché i bambini si muovano in sicurezza, dalla mancanza di accesso alla protezione nei paesi lungo la rotta e da operazioni di ricerca e salvataggio insufficienti e non tempestive. 

 

In linea con gli obblighi previsti dal diritto internazionale e dalla Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell’Adolescenza, l'UNICEF chiede ai governi una migliore protezione dei bambini vulnerabili in mare e nei paesi di origine, transito e destinazione

 

  • Proteggendo i diritti e il superiore interesse dei bambini in linea con gli obblighi previsti dal diritto nazionale e internazionale; 
  • Fornendo ai bambini percorsi sicuri e legali per la migrazione e la richiesta di asilo, tra cui l'ampliamento delle quote di ricongiungimento familiare e di reinsediamento dei rifugiati; 
  • Rafforzando il coordinamento delle operazioni di ricerca e salvataggio e garantendo un rapido sbarco in luoghi sicuri. 
  • Rafforzando i sistemi nazionali di protezione dell'infanzia per includere e proteggere meglio i bambini a rischio di sfruttamento e violenza, in particolare i minorenni stranieri non accompagnati. 
  • Migliorando le prospettive per i bambini e gli adolescenti nei Paesi di origine e di transito, affrontando i rischi legati ai conflitti e al clima e ampliando la copertura della protezione sociale e le opportunità di apprendimento e di guadagno. 
  • Garantendo ai bambini l'accesso alle informazioni per fare scelte sicure e informate sulle loro opzioni e sui pericoli della traversata. 
  • Facendo in modo che tutti i bambini rifugiati e migranti continuino il loro apprendimento e dando loro accesso alla salute e ad altri servizi essenziali. 

 

L'UNICEF chiede inoltre all'Unione Europea di garantire che questi aspetti siano riflessi nel Patto UE sulla migrazione e l'asilo, attualmente in fase di negoziazione. L'UNICEF continua a lavorare per sostenere i Paesi nel rafforzamento dei sistemi nazionali di protezione dell'infanzia, di protezione sociale e di migrazione e asilo, per prevenire e mitigare i rischi che i bambini corrono durante gli spostamenti e per fornire sostegno e servizi inclusivi a tutti i bambini, indipendentemente dallo status giuridico loro o dei loro genitori. (comunicato stampa Unicef)

11 bambini muoiono ogni settimana nel tentativo di attraversare la rotta migratoria del Mediterraneo centrale

UNICEF_Cavalli_2017   Secondo l’UNICEF, si stima che   almeno 289 bambini sono morti o scomparsi quest’anno cercando di attraversare la peri...

 

UNICEF/UN057913/Gilbertson VII Photo

Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, aggiornato al 31 maggio 2023, i minori non accompagnati accolti dal sistema di accoglienza nazionale sono 20.510.

 I maschi sono 17.686 pari all’86,2% di tutti msna, le femmine sono 2.824 pari al 13,8%.

 L’età dei minori vede una netta prevalenza di msna di 17 anni (9.114) pari al 44,4%, seguiti dai sedicenni, 5.084 (24,8%), fascia d’età 7-14 ANNI (3.400) pari a 16,6%, 15 ANNI 2.431 (11,9%) e msna fino a 6 ANNI 481 pari al 2,3%.

A differenza dei maschi, la maggior parte delle femmine hanno tra i 7-14 ANNI 1.333 pari al 47,2% con una nettissima prevalenza di bambine e ragazze provenienti dall’Ucraina 2.352 (83,3%).

Sono 5.145, pari al 25,1%, i minori non accompagnati provenienti dall’Egitto censiti al 31 maggio nel sistema informativo Minori (SIM) della Direzione Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (SIM), istituito dalla Legge 47/2017 per monitorare e censire la presenza dei minori non accompagnati (MNA) sull'intero territorio nazionale. 

2.352, pari all'83,3%, le minorenni provenienti dall'Ucraina, nettamente la nazionalità più rappresentata tra le minori non accompagnate. A seguire, 109 (3,9%) Costa d'Avorio, 65 (2,3%) Guinea.

I msna prevalentemente sono accolti in Sicilia, Lombardia e Calabria che rappresentano quasi la metà di tutti i minori non accompagnati accolti, il 43,1%.

 A seguito dell’istituzione del SIM è possibile elaborare anche i dati relativi all’ingresso (o all’eventuale allontanamento) dei MSNA su base mensile.

I minori non accompagnati, entrati nel sistema di accoglienza su base mensile sono 1.163, di cui 647 (55,5%), a seguito di eventi di approdo, i restanti 517, pari al 44,5% sono entrati nel sistema di accoglienza a seguito di ritrovamenti sul territorio.

I msna usciti di competenza sono 1.620 di cui 1.048 per il compimento della maggiore età, 508 per allontanamento e 64 per altre motivazioni (rintraccio dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili, accertamento della maggiore età, affido, relocation, rimpatrio volontario assistito e rientro in patria).

Il 29,1% dei nuovi ingressi è rappresentato da minorenni provenienti dall' Egitto (338), a seguire Tunisia 122 (10,5%), Pakistan 92 (7,9%).

  Scarica il  report mensile sui minori stranieri non accompagnati

Leonardo Cavaliere

20.510 i minori non accompagnati accolti dal sistema di accoglienza nazionale al 31 maggio 2023

  UNICEF/UN057913/Gilbertson VII Photo Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lav...

Unaccompanied and separated children in Sicily © UNICEF/Gilbertson, 2016


Fino ad ora sono state 48.837 le persone migranti approdate sulle coste dall'inizio dell'anno. Nello stesso periodo dello scorso anno furono 19.392, mentre nel 2021 furono 14.412. Questo dato è stato fornito dal ministero degli Interni, considerando gli sbarchi registrati entro le 8 di questa mattina.

Nei giorni scorsi, sono state registrate 1.087 persone (6 venerdì, 95 sabato, 473 domenica, 455 ieri e 58 oggi) che sono arrivate sulle nostre coste, portando il totale delle persone arrivate via mare in Italia dall'inizio del mese a 6.636. Nello stesso periodo dell'anno scorso, nel mese di maggio, furono 8.720, mentre nel 2021 furono 5.679.

Degli oltre 48.800 migranti arrivati via mare in Italia nel 2023, 7.380 sono di nazionalità ivoriana (15%), secondo quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono dalla Guinea (5.996, 12%), dall'Egitto (5.409, 11%), dal Bangladesh (4.626, 10%), dal Pakistan (4.503, 9%), dalla Tunisia (3.361, 7%), dalla Siria (2.743, 6%), dal Burkina Faso (2.015, 4%), dal Camerun (1.959, 4%), dal Mali (1.466, 3%) e si aggiungono 9.379 persone (19%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.

Fino ad oggi sono stati 5.504 i minori stranieri non accompagnati che hanno raggiunto il nostro Paese via mare. Questo dato è aggiornato al 29 maggio. Nel corso dell'intero anno 2022, i minori stranieri non accompagnati approdati sulle coste italiane sono stati 14.044, nel 2021 sono stati 10.053, nel 2020 sono stati 4.687, nel 2019 sono stati 1.680, nel 2018 sono stati 3.536 e nel 2017 sono stati 15.779.

Leonardo Cavaliere

5.504 i minori stranieri non accompagnati che hanno raggiunto il nostro Paese via mare. Dati aggiornati al 29 maggio 2023.

Unaccompanied and separated children in Sicily © UNICEF/Gilbertson, 2016 Fino ad ora sono state 48.837 le persone migranti approdate sulle...

PH: Antonio Sempere
PH: Antonio Sempere

Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, aggiornato al 30 Aprile 2023, i minori non accompagnati accolti dal sistema di accoglienza nazionale sono 20.681.

 I maschi sono 17.821 pari all’86,2% di tutti msna, le femmine sono 2.860 pari al 13,8%.

 L’età dei minori vede una netta prevalenza di msna di 17 anni (9.202) pari al 44,5%, seguiti dai sedicenni, 5.090 (24,6%), fascia d’età 7-14 ANNI (3.433) pari a 16,6%, 15 ANNI 2.464 (11,9%) e msna fino a 6 ANNI 492 pari al 2,4%.

 A differenza dei maschi, la maggior parte delle femmine hanno tra i 7-14 ANNI 1.354 pari al 47,3% con una nettissima prevalenza di bambine e ragazze provenienti dall’Ucraina 2.402 (84,0%).

Sono 5.094, pari al 24,6%, i minori non accompagnati provenienti dall’Egitto censiti al 30 aprile nel sistema informativo Minori (SIM) della Direzione Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (SIM), istituito dalla Legge 47/2017 per monitorare e censire la presenza dei minori non accompagnati (MNA) sull'intero territorio nazionale. 

2.402, pari all'84,0%, le minorenni provenienti dall'Ucraina, nettamente la nazionalità più rappresentata tra le minori non accompagnate. A seguire, 114 (4,0%) Costa d'Avorio, 64 (2,2) Guinea.

I msna prevalentemente sono accolti in Sicilia, Lombardia e Emilia Romagna che rappresentano quasi la metà di tutti i minori non accompagnati accolti, il 43,8%.

 A seguito dell’istituzione del SIM è possibile elaborare anche i dati relativi all’ingresso (o all’eventuale allontanamento) dei MSNA su base mensile.

I minori non accompagnati, entrati nel sistema di accoglienza su base mensile sono 2.046, di cui 1.539 (75,2%), a seguito di eventi di approdo, i restanti 507, pari al 24,8% sono entrati nel sistema di accoglienza a seguito di ritrovamenti sul territorio.

I msna usciti di competenza sono 1.353 di cui 867 per il compimento della maggiore età, 459 per allontanamento e 27 per altre motivazioni (rintraccio dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili, accertamento della maggiore età, affido, relocation, rimpatrio volontario assistito e rientro in patria).

Il 32,3% dei nuovi ingressi è rappresentato da minorenni provenienti dall' Egitto (660), a seguire Tunisia 248 (12,1%), Guinea 224 (10,9).

 Scarica il  report mensile sui minori stranieri non accompagnati

Leonardo Cavaliere

 

20.681 i minori non accompagnati accolti dal sistema di accoglienza nazionale. La maggior parte proviene dall'Egitto, seguito da Ucraina e Tunisia

PH: Antonio Sempere Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche...
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