Il Consiglio Greco per i Rifugiati, ha pubblicato recentemente un rapporto sui minori stranieri detenuti, basato su visite fatte tra il marzo del duemilaundici e il marzo 2012 presso il centro di detenzione di Fylakeio (vicino alla frontiera greco-turca), nel quale rivela una situazione disastrosa per i minori migranti non accompagnati , detenuti in celle sporche e sovraffollate.
Il
rapporto fà una descrizione abbastanza dettagliata dei luoghi in cui i minori sono "ospitati". Stanze, in cui sono ammassati circa 100 persone, con servizi igienici e fognature fuori uso. Acqua calda un sogno, disponibile raramente. Supporto psicologico inesistente. Nessuna possibilità di contatto con l'esterno, nessuno svago, e nessuna possibilità di contatto con soggetti preposti ad aiutarli, quali avvocati e assistenti sociali.
Nella lettura del rapporto non si può che rimanere sbigottiti di fronte a tanta mancanza di umanità! Tra le righe si può leggere la difficoltà degli incaricati del Consiglio per i Rifugiati nel descrivere la situazione, non certo di un paese civile.
Dalla lettura di questo rapporto, il pensiero va ad un altro rapporto pubblicato nel 2011 dal Jesuit Refugee Service (JRS) Europe nel quale si mostrano alternative decisamente più dignitose per questi minori immigrati soli.
In Germania, ad esempio c'è un'organizzazione che offre servizi personalizzati per i minori non accompagnati in comunità. Il principio che anima questi servizi di accoglienza è la tutela della salute fisica e mentale dei minori, procedura in contrasto con le normali pratiche, che dovrebbe essere presa da esempio come più volte denunciato da questo blog.
Oggi ci sentiamo di suggerire che gli stati membri dell'UE dovrebbero legiferare nel rispetto delle Convenzioni internazionali, invece che discutere o codificare esistenti cattive pratiche.
"Un centro di detenzione non è un luogo per un bambino, figuriamoci uno senza genitori, parenti o di un tutore. L'esperienza insegna che NON è nel migliore interesse del bambino ad essere detenuti, e che ci sono altri modi più dignitosi e umani per gestire l'accoglienza dei minori soli ".
LEONARDO CAVALIERE