Bella iniziativa di civiltà a Trieste, Udine, Pordenone, Monfalcone, Aquileia, San Vito al Tagliamento e Faedis  comuni che si impegneranno ad inviare ai diciottenni stranieri residenti sul territorio una lettera per informarli dell'opportunita' di richiedere la cittadinanza italiana.

L'iniziativa del Pd e' stata presentata nella giornata del 22 luglio a Trieste, dall'europarlamentare Debora Serracchiani, affiancata dai rappresentanti dei comuni, e da quelli del Forum immigrazione.
''L'ambizione - ha detto Serracchiani - e' di creare una rete che vada oltre ai colori politici, a livello europeo esiste gia', e anche su base locale dobbiamo attivarci per evitare i problemi dell'integrazione''.

18 anni,in FVG i comuni ti informano sull'opportunità di richiedere la cittadinanza italiana

Bella iniziativa di civiltà a Trieste, Udine, Pordenone, Monfalcone, Aquileia, San Vito al Tagliamento e Faedis  comuni che si impegneranno ...
Interrogazione a risposta scritta da parte degli On.li Antonino Russo e Sandra Zampa sui Minori Stranieri non Accompagnati. La richiesta è rivolta al Ministro compotente sul motivo per cui i MSNA non sono stati ancora trasferiti dalla base Loan e soprattutto dalle condizioni disumane in cui versano, in violazione della convenzione dei diritti del fanciullo

Interrogazione a risposta scritta da parte degli On.li Antonino Russo e Sandra Zampa sui Minori Stranieri non accompagnati

Interrogazione a risposta scritta da parte degli On.li Antonino Russo e Sandra Zampa sui Minori Stranieri non Accompagnati. La richiesta è r...
 Al compimento del diciottesimo anno si diventa clandestini. In Italia è così. Se si è giunti minorenni non accompagnati sul territorio italiano da meno di tre anni o se non si stanno frequentando progetti di integrazione in accordo con i servizi sociali da almeno due, con la maggiore età si conquista il “diritto” alla clandestinità. Tutto il resto non conta. Ed è per chiedere che questa anomalia tutta italiana venga finalmente cancellata che don Amerigo Barbieri, parroco della chiesa di San Giovanni a Brescia, ha deciso di scrivere al capo dello Stato. 
Una lettera cortese ma accorata in cui si chiede, al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, di intercedere presso parlamento e governo per risolvere la brutta situazione creata dalla legge 94/2009 dell’8 agosto. Il 20 ottobre scorso alla camera dei deputati c’era già stata una votazione unanime al riguardo per “considerare la possibilità di assumere le necessarie iniziative per rilasciare il permesso di soggiorno anche per quei minori stranieri che abbiano raggiunto la maggiore età e che abbiano già intrapreso un percorso documentato di integrazione sociale e civile”. Ma il tutto è rimasto lettera morta. Così don Amerigo ha preso carta e penna e ha scritto a colui che ritiene avere un “ruolo di garanzia costituzionale e nella sua chiara sensibilità ai problemi dell’umanità sofferente”. 
Il parroco di San Giovanni, tuttavia, è stato chiaro nello spiegare che con questo gesto non si vuole chiedere una sanatoria per tutti i minori: “così come votato alla camera, chiediamo che venga risolta la questione per quegli adolescenti che abbiano davvero intrapreso un cammino documentato e condiviso di integrazione educativa, civile e sociale. Altri hanno rifiutato ciò che è stato loro proposto dai servizi sociali, e hanno preferito prendere la strada per l’illegalità”. Non è, insomma, per questi ultimi che si sta intraprendendo questa strada, anche se la speranza che anche loro possano rientrare in un percorso di tutoraggio non viene mai abbandonata. 
In tutta Italia sono 5.806 i minori stranieri non accompagnati, e in particolare 4.400 quelli con più di 16 anni e che quindi dovrebbero abbandonare il territorio italiano al momento del compimento del diciottesimo anno di età se la normativa non fosse cambiata. A Brescia ce ne sono 45 secondo i dati dei servizi sociali comunali, e 6 di questi sono ospitati nella casa accoglienza “I tre volti” aperta proprio nella parrocchia di San Giovanni dal novembre 2009. Qui i ragazzi sono seguiti da educatori qualificati in accordo con il comune, e proprio pensando al loro destino che la parrocchia ha deciso di chiedere l’intercessione del capo dello Stato. In realtà la lettera, che verrà spedita nei prossimi giorni, non è il primo passo fatto in questa direzione. La parrocchia si era già attivata facendo ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato per cercare di smuovere le acque della normativa, ma finora i procedimenti hanno dato esito negativo. “La presenza di questi ragazzi è una ricchezza per la comunità, con loro abbiamo investito tempo e forze che non devono essere vanificate, è doveroso risolvere la situazione”. 
“E’ un appello al buonsenso in un paese afflitto da una normativa sempre più contorta e che rende incerta ogni decisione”, ha commentato Roberto Rossini, presidente delle Acli provinciali e sottoscrittore della lettera. Così come don Marco Mori, rappresentante dell’ufficio oratori della diocesi: “Dobbiamo ricordare che prima di essere stranieri, si tratta di minori e come tali dovrebbero essere trattati. Dovremmo usare la giusta sensibilità educativa nei loro confronti e le istituzioni governative dovrebbero avere più fiducia del lavoro svolto in questi anni dai servizi sociali e dalle agenzie educative accreditate”. (quibrescia.it)


minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com si unisce all'appello

appello al buonsenso in un paese afflitto da una normativa sui minori stranieri non accompagnati sempre più contorta

  Al compimento del diciottesimo anno si diventa clandestini. In Italia è così. Se si è giunti minorenni non accompagnati sul territorio ita...

All'arrivo in Italia il principale problema per i Minori Stranieri non Accompagnati è la mancanza totale di informazioni sui propri diritti, rischiando di essere respinti, pur avendo il diritto di essere accolti. Negli anni, riguardo alla tutela dei Minori stranieri non accompagnati vi sono state numerose direttive, come ad esempio la direttiva del 7 dicembre 2006 (emanata dal Ministro dell'Interno Giuliano Amato), direttiva volta a favorire la presentazione della richiesta d'asilo riducendo i tempi d'attesa dall'arrivo del minore in Italia fino alla consegna della sua domanda d'asilo da parte del tutore. Nel 2011 sono state stabilite nuove procedure per il collocamento, da ultima la Circolare 18 maggio 2011, n. 2436,Procedure per il collocamento di minori stranieri non accompagnati che disciplina la nuova procedura per il minore all'arrivo in Italia.

La Procedura:
  • Il Minore dovrà essere identificato dalle Autorità di Pubblica Sicurezza, che dovranno accertare l'età del minore;
  • Segnalazione della presenza del Minore sul Territorio Italiano al Soggetto attuatore, al Comitato per i minori stranieri, al Tribunale per i minorenni e al Giudice Tutelare.
    Qualora, la struttura di accoglienza non si riuscisse ad individuare, sarà il Comitato per i Minori Stranieri ad indicare le Strutture Ponte ove rivolgersi, in attesa di essere trasferiti in strutture che li ospiteranno fino alla maggiore età.
  • Una volta che sia stata individuata la Struttura, l'Autorità di Pubblica Sicurezza segnalerà i nominativi dei Minori ai Servizi sociali territoriali del Comune dove si trova la struttura, al Tribunale dei minorenni e al Giudice Tutelare.
  • Entro 30 giorni, il Sindaco dovrà richiedere alle Autorità di pubblica sicurezza di perfezionare l'identificazione e verificare lo status di Minore Straniero non Accompagnato ed effettuare un check up sanitario.
    La procedura appena illustrata, come è evidente allunga molto i tempi esponendo il minore alla fuga verso la clandestinità per evitare il rimpatrio, soprattutto vicino al compimento della maggiore età. In virtù di ciò è importante che si provveda ad individuare sul territorio nazionale delle "strutture ponte" a cui assegnare temporaneamente i minori in attesa di collocamento in comunità alloggio provvedendo, a livello centrale, a dare chiare indicazioni alle frontiere rispetto alle necessità di trasferimento dei minori non accompagnati ed i luoghi di destinazione.

PROCEDURA PER IL COLLOCAMENTO DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI

All'arrivo in Italia il principale problema per i Minori Stranieri non Accompagnati è la mancanza totale di informazioni sui propri diri...
Domani 21 luglio 2011, a Cerreto Sannita, presso la Comunità Alloggio per minori “Itaca” il Sindaco, Dott. Pasquale Santagata, insieme al Consigliere Delegato alla Politiche Sociali, Dott. Vincenzo Di Lauro, faranno visita ai 5 minori stranieri non accompagnati da qualche giorno accolti presso la comunità.
L'incontro sarà volto ad accrescere la tutela dei minori stranieri non accompagnati al fine di consentirne la piena integrazione e difesa.
Invece, venerdì 22 luglio ore 11:30 presso la sala consiliare del Comune i cinque ragazzi, provenienti  Deme 17 anni dal Senegal,  Hamadou 17 anni dal Camerun, Nouar, 17 anni dal Ciad, David, 18 anni ad ottobre e Doumbia, 17 anni, entrambi dal Mal, saranno accolti per un benvenuto ufficiale da parte della cittadinanza.
Questa è una bella manifestazione di buona politica che guarda con l'occhio dell'accoglienza a quei ragazzi che migrano da guerre e carestia, e che ai sensi della normativa internazionale relativa ai minori rifugiati, hanno diritto ad avere un futuro migliore di quello che la terra d’origine gli prospettava.

A Cerreto Sannita il 21 luglio ed il 22 luglio un bell'esempio di accoglienza

Domani 21 luglio 2011, a Cerreto Sannita, presso  la Comunità Alloggio per minori “Itaca”  il Sindaco, Dott. Pasquale Santagata, insieme al ...
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