Sono 34 i minori stranieri non accompagnati “prigionieri” del “Centro d'Accoglienza” in Contrada Imbriacola, a Lampedusa, con la “COLPA” di essere stranieri. Questi minori vivono in condizioni assolutamente precarie, tanto da portare all'esplosione di una rivolta. Una decina di adolescenti Tunisini sono saliti per protesta sui tetti del CIE per protesta, adolescenti che solo due giorni fa erano stati malmenati dalle forze dell'ordine. Infatti, qualche giorno fa i ragazzi si erano allontanati dal centro di accoglienza per fare un giro a Lampedusa e non appena rintracciati dalla polizia sono stati caricati malamente su una camionetta, all'interno della quale è avvenuto il primo pestaggio.
Successivamente, all'arrivo al “Centro di accoglienza”, dopo essere stati spogliati nudi per una pequisizione, sono stati pestati anche nei centri di accoglienza. Uno di loro ha un labbro rotto, un altro ha una caviglia gonfia e un po' tutti sono ricoperti di lividi. L'associazione Save The Children, che a Lampedusa lavora con il ministero dell'Interno per il progetto Presidium proprio per la tutela dei minori, ha chiesto al direttore del centro d'accoglienza Cono Galipò – indagato per truffa aggravata e continuata - di fare visitare i ragazzi dal poliambulatorio dell'isola, richiesta rimasta inascoltata.
Questo è il precedente che ha scatenato la protesta.
I minori continuano ad essere rinchiusi nel CIE in violazione alle norme nazionali ed internazionali ed i nostri politici …..DORMONO SONNI TRANQUILLI, in primis il Presidente della Repubblica che non risulta aver dato alcuna risposta all'accorato appello dei Minori Stanieri e pubblicato da Famiglia Cristiana.
Inoltre c'è da chiedersi dove stà andando uno stato che per mezzo di coloro che dovrebbero garantire l'accoglienza e la pacifica convivenza pestano adolescenti indifesi rei soltanto perchè non in possesso dei documenti.
minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com CHIEDE DI FERMARE TUTTO QUESTO.

MINORENNI PESTATI E UMILIATI NELLA BASE LORAN DI LAMPEDUSA

Sono  34 i minori stranieri non accompagnati “prigionieri” del “Centro d'Accoglienza” in Contrada Imbriacola, a Lampedusa, con la “COLP...
è stato firmato tra l'ass. I Girasoli ed il Comune di Mazzarino un protocollo d’intesa per i servizi di gestione e accoglienza di minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo.
Con la firma del suddetto protocollo i minori accolti dall'ass. I Girazoli sarà di 30 minori.
 I nuovi "fortunati" che si sono aggiunti ai 15 già presenti presso le strutture dell'associazione facevano parte degli oltre 200 in attesa di sistemazione.
 I 15 minori sono stati aggiunti in via straordinaria con fondi del Dipartimento nazionale della Protezione Civile fino al 31 dicembre 2011, salvo eventuali proroghe.

“Si conferma la nostra Mazzarino, Città d’Accoglienza – ha affermato il sindaco Vincenzo D’Asaro- l’emergenza Nord Africa ha portato il Ministero degli Interni a predisporre un piano straordinario di interventi. Grazie alla solidità ed alla serietà dell’associazione I Girasoli, unica e sola realtà operante nel meridione d’Italia, la nostra città potrà accogliere altri 15 minori e cercare di farli vivere degnamente, lasciando alla memoria il loro passato traumatico. Si tratta per lo più di minori senza genitori, vittime di angherie.
Spero che nel nostro territorio, l’educazione che potranno impartire gli educatori dell’associazione “I Girasoli” possa segnare per loro una linea di demarcazione tra il loro oscuro passato ed un futuro speranzoso”.

Mazzarino, protocollo accoglienza per 15 minori stranieri non accompagnati

è stato firmato tra l'ass. I Girasoli ed il Comune di Mazzarino un protocollo d’intesa per i servizi di gestione e accoglienza di minori...
Dalla collaborazione del Comune di Genova e dell'Auser è nato il progetto “Ho trovato un nuovo nonno” iniziativa atta a promuovere "affidi familiari di appoggio", con nonni che si prenderanno cura di minori in situazioni di disagio sociale, familiare e relazionale.
Con questo progetto sarà possibile offrire a bambini e adoloscenti in situazioni di disagio un reale sostegno.
E' il caso, ad esempio, di molte donne sole prive di altre reti di supporto che, per motivi organizzativi e di lavoro, non riescono ad accudire i propri figli, oppure di coppie giovani che hanno bisogno di una figura di riferimento che indirizzi le loro capacità genitoriali.
Gli "affidi familiari di appoggio" sono regolati dalla legge 28 marzo 2001 n. 149, permettendo di non allontanare bambini e ragazzi dalle famiglie di origine, offrendo inoltre un sostegno che garantisce un importante riferimento educativo e affettivo.
Il principale obiettivo del progetto è «concorrere alla costruzione o al rinforzo dei legami tra generazioni, individuando azioni comuni a giovani e anziani che consentano di supportarsi a vicenda con i loro diversi bagagli di esperienza», assicurando la permanenza dei minori in difficoltà nelle famiglie di origine.

Ho trovato un nuovo nonno

Dalla collaborazione del Comune di Genova e dell'Auser è nato il progetto “Ho trovato un nuovo nonno” iniziativa atta a promuovere ...
La Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi) denuncia l'impossibilità di libera informazione nei CIE (Centri di Identificazione) e CARA (Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo), e convoca una serie di manifestazioni e sit-in presso i centri dislocati a Roma, Bologna, Modena, Gradisca, Torino, Milano, Bari, Cagliari, Santa Maria Capua Vetere, Trapani, Catania, Lampedusa, Porto Empedocle. «I giornalisti italiani rivendicano il diritto-dovere di fare cronaca, anche sui temi dei diritti umani» dice Roberto Natale, segretario nazionale della Federazione nazionale della stampa che chiama la categoria a partecipare compatta a «Lasciate-Cie entrare», la protesta con presidi di fronte a 12 centri d'identificazione ed espulsione nella mattinata di lunedì 25 luglio.

LasciateCie entrare

La Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi) denuncia l'impossibilità di libera informazione nei CIE (Centri di Identificazione) e CARA ...
(ANSA) - TRIESTE, 23 LUG - Un gruppo di 13 clandestini afghani, tra cui sei bambini piccoli, e' stato sorpreso dalla Polizia di frontiera a Trieste.

I clandestini a piedi percorrevano la Strada statale 202 in direzione del centro cittadino, probabilmente con l'intenzione di raggiungere la stazione ferroviaria.
I clandestini, tre giovani nuclei familiari, erano affamati ma in buone condizioni fisiche. In base a quanto riferito alla Polizia, il gruppo aveva viaggiato per oltre due mesi a bordo di camion e mezzi di fortuna nel tentativo di raggiungere la Francia. 

Immigrazione: bloccati 13 clandestini afghani a Trieste A piedi dopo viaggio di oltre due mesi. Tra di essi 6 bimbi

(ANSA) - TRIESTE, 23 LUG - Un gruppo di 13 clandestini afghani, tra cui sei bambini piccoli, e' stato sorpreso dalla Polizia di frontier...
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