In
occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, Save The Children pubblica "Nascosti in Piena Vista", un rapporto sui minori soli e invisibili che si muovono per l'Europa.
L'allarme che viene lanciato dall'ONG è che troppi minori soli si muovono per l'Europa come fossero fantasmi.
“Ogni giorno e ogni notte attraversano i confini degli stati membri
dell’Unione Europea, Premio Nobel per la pace, che continua a chiudere
gli occhi di fronte alle violenze che i migranti sono costretti a
subire” afferma Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa
di Save the Children.
Si spostano a piedi, nascosti sotto i camion o sui treni,
trasportati in macchina in autostrada dai passeur, attraversano boschi e
montagne pericolose come il Passo della morte tra Italia e Francia,
spesso di notte, per superare confini blindati, vengono respinti una, due, dieci, venti volte, in modo spesso brutale e illegale, nonostante siano minori, anche tra Paesi Membri dell’Ue. Ma non si arrendono.
Sono tanti i racconti dei minori stranieri non accompagnati, a volte poco più che bambini, che parlano delle atrocità subite o a cui hanno dovuto assistere, soprattutto lungo la rotta balcanica: ragazzi che raccontano di essere stati derubati, picchiati, denudati in Croazia, detenuti e sottoposti a violenze in Bulgaria.
La
voce di questi ragazzi invisibili e coraggiosi è stata raccolta lungo la rotta balcanica e al confine con la Francia. Due mesi trascorsi tra Oulx, Ventimiglia, Udine e
Trieste, ripercorrendo le tracce di minori e famiglie nei luoghi di
passaggio formali e informali, lungo i sentieri di montagna in entrata
dalla Slovenia e in uscita verso la Francia, ascoltando le loro voci,
così come quelle delle persone e organizzazioni della società civile che
li stanno aiutando, oltre alle istituzioni territoriali che hanno
competenza lungo quelle frontiere.
Minorenni invisibili che sono continuamente esposti al rischio di incidenti, traffico di esseri umani, violenze psicologiche e fisiche, anche per mano istituzionale.
Una volta arrivati in Italia, minori e famiglie continuano a essere vittime di respingimenti alle frontiere interne, che in particolare per i minori soli sono illegali.
In mancanza di vie legali e sicure gli adolescenti e le adolescenti sono esposti a
grandi rischi, ad attraversare pericolosi sentieri di montagna di notte,
a vivere di stenti, a fidarsi dei passeur e di chiunque prometta loro
un aiuto per l’attraversamento dei confini.
Tutto questo avviene quasi alla luce del sole. Ma solo per chi lo vuole vedere. Le frontiere sono ancora più chiuse dallo scoppio della pandemia e la libera circolazione del trattato di Schengen sembra il ricordo di un passato lontano.
La presenza di MSNA all’interno del fenomeno delle migrazioni è divenuta numericamente sempre più consistente, ponendo sempre più la necessità di strutturare interventi atti a determinare sistemi di protezione che siano in grado di assicurare effettiva tutela dei diritti, come richiamato dalla normativa internazionale e nazionale, sin nell’immediatezza dell’arrivo.
Nell’ultimo anno, l’emergenza sanitaria COVID-19 ha avuto un forte impatto sulla vita di tutti coloro che vivono in Italia, sia cittadini italiani che stranieri, con conseguenze importanti sul sistema complessivo dei diritti delle/dei cittadini stranieri e dei MSNA, al momento dell’arrivo, sulla loro condizione di vita, sullo status giuridico e sui percorsi di inclusione socio-lavorativa.
In questo contesto appare importante lo strumento realizzato attraverso le Linee guida “La tutela dei minori arrivati in Italia da soli”, curate da ASGI, allo scopo di fornire un’informazione semplice e chiara a operatori e tutori sulle norme e le procedure che riguardano la tutela dei MSNA ad esempio per l’identificazione e l’accertamento dell’età, l’applicazione del cosiddetto “prosieguo amministrativo”, la conversione dei permessi di soggiorno alla maggiore età, le modalità di accoglienza, l’applicazione del cosiddetto “prosieguo amministrativo” e la conversione dei permessi di soggiorno alla maggiore età.
Le raccomandazioni presenti nelle Linee guida vanno nella direzione della maggiore tutela e protezione dei MSNA, con l’obiettivo di superare prassi differenti e l’eterogeneità dei vari territori, anche in considerazione dell’emergenza sanitaria tuttora in corso.
Nelle Linee Guida sono anche state indicate le principali criticità rilevate durante le fasi progettuali di analisi e monitoraggio della condizione giuridica dei MSNA e l’effettiva attuazione della norma.
1.566
i minori stranieri non accompagnati ad aver raggiunto il l'Italia
via mare nel 2021. Il dato è aggiornato al 10 maggio.
Negli anni precedenti, i minori stranieri non
accompagnati che sono approdati sulle coste italiane sono stati nel 2020, 4.687, 1.680 nel 2019, 3.536 nel 2018 e 15.779 nel 2017.
Il totale delle persone migranti giunte in Italia da inizio anno, via mare, sono 12991. Lo scorso anno, nello stesso perioso, furono 4.184 mentre nel 2019 furono 1.009. Il è del Ministero degli Interni, aggiornato al giorno 11 maggio.
Le nazionalità più rappresentate, sulla base di quanto dichiarato all'arrivo, sono:
tunisina (13%)
Costa d’Avorio (1.292, 10%)
Bangladesh (1.216, 9%)
Guinea (860, 6%)
Sudan (668, 5%)
Egitto (639, 5%)
Eritrea (601, 5%)
Mali (490, 4%)
Algeria (371, 3%)
Marocco (348, 3%)
Inoltre ci sono 4.790 persone (37%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.
Il Min. dell'Interno ha elaborato, per tramite del dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione con il supporto dell’Ufficio
Europeo di Sostegno per l’Asilo (Easo), e la collaborazione di
dipartimento di Pubblica Sicurezza, Servizio Centrale del Sistema di
Accoglienza e Integrazione (Sai), ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali (Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di
integrazione), Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati
(Unhcr) e Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim), il vademecum operativo
per fornire ai soggetti coinvolti nell’accoglienza dei minori stranieri
non accompagnati le indicazioni sulle procedure e sulle buone prassi da
seguire nelle prime fasi.
Il ministero, a firma del capo dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione Michele di Bari ha inviato a tutte le prefetture una circolare in cui viene spiegato in cosa consiste il Vademcum operativo per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.
"Il documento si compone di una breve introduzione, nonché di due sezioni dedicate alle procedure di presa in carico dei minori a seguito di rintraccio sul territorio e da sbarco.
Sono altresì illustrate le azioni poste in essere dai responsabili del progetto di accoglienza per la regolarizzazione del minore e la sua integrazione, nonché la procedura Dublino per la determinazione dello Stato membro responsabile dell’esame della domanda di protezione internazionale e la gestione dei casi di vittime di tratta degli esseri umani. Appositi focus sono dedicati al ruolo del tutore, alla conversione del permesso di soggiorno per minore età, al primo colloquio, alla cartella personale/sociale, alla valutazione del superiore interesse del minore, alle indagini familiari e alle vulnerabilità psicologiche/psichiatriche."
I minori stranieri non accompagnati giunti in Italia via mare da inizio anno sono 670, in tutto il 2020 sono stati 4.687, 1.680 nel 2019, 3.536 nel 2018 e 15.779 nel 2017.
Complessivamente le persone migranti arrivate sulle nostre coste da inizio anno sono 6042, il dato è stato diffuso dal Ministero degli Interni.
960 sono di nazionalità ivoriana (16%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Tunisia (819, 13%), Guinea (598, 10%), Bangladesh (493, 8%), Sudan (381, 6%), Eritrea (343, 6%), Algeria (291, 5%), Mali (271, 4%), Egitto (232, 4%), Camerun (164, 3%) a cui si aggiungono 1.490 persone (25%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.