Medici per i Diritti Umani (MEDU) rende noti i dati nazionali  sui centri di identificazione ed espulsione (CIE) relativi all’anno 2013. Secondo la Polizia di Stato, nel 2013 sono stati 6.016 (5.431 uomini e 585 donne) i migranti trattenuti in tutti i centri di identificazione ed espulsione (CIE) operativi in Italia. Meno della metà di essi (2.749) è stata però effettivamente rimpatriata, con un tasso di efficacia (rimpatriati su trattenuti) che è risultato inferiore del 5% rispetto all’anno precedente: 50,5% nel 2012 versus 45,7% nel 2013. Il numero complessivo dei migranti rimpatriati attraverso i CIE nel 2013 risulta essere lo 0,9% del totale degli immigrati in condizioni di irregolarità che si stima essere presenti sul territorio italiano (294.000 secondo i dati dell’ISMU al primo gennaio 2013). 

Centri di identificazione ed espulsione: i dati nazionali del 2013.Strutture sempre più inutili e afflittive

Medici per i Diritti Umani (MEDU) rende noti   i dati nazionali   sui centri di identificazione ed espulsione (CIE) relativi all’anno 2013....
294 minori non accompagnati, la maggior parte originari di Gambia, Senegal, Costa d’Avorio, Mali, Egitto, arrivati tra la fine del 2013 e venerdì 7 febbraio, dopo essere stati soccorsi a bordo della Nave Militare San Marco nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum, si trovano attualmente accolti nella provincia di Siracusa, in condizioni critiche e del tutto inadeguate.

SAVE THE CHILDREN, IN ITALIA MANCA UN SISTEMA NAZIONALE PER I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI

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Cosa succede quando sbarcano in Italia dei minori non accompagnati? Intervista a Dinah Caminiti di Ai.Bi., la Ong che, attraverso il progetto Bambini in alto mare offre la possibilità di prendere in affido un minore e a Nino Vinci che, grazie ad Ai.Bi., ospita un ragazzo somalo.

Bambini in alto mare

Cosa succede quando sbarcano in Italia dei minori non accompagnati? Intervista a Dinah Caminiti di Ai.Bi., la Ong che, attraverso il proget...
 Facilitare il ricongiungimento dei minori stranieri non accompagnati con i parenti residenti in Paesi dell'Unione europea: è questo, in sintesi, l'obiettivo che si pone “Pruma”, il progetto finanziato dall'Ue e gesto dall'Oim (Organizzazione internazionale migrazioni) di Roma, dedicato a quei bambini e ragazzi che arrivano in Europa in cerca di protezione internazionale. L'obiettivo è favorire il trasferimento di questi minori nel Paese europeo in cui il parente risiede, così da evitare che il ragazzo prosegua da solo un viaggio difficile e pericoloso, in cui rischia di diventare vittima di tratta o sfruttamento.

Al via “Pruma”, progetto Oim e Ue per il ricongiungimento dei minori stranieri

 Facilitare il ricongiungimento dei minori stranieri non accompagnati con i parenti residenti in Paesi dell'Unione europea: è questo, i...
Dopo una assemblea partecipata ed intensa, durata un’intera giornata, con oltre cinquanta interventi che hanno espresso l’eterogeneità di un percorso vissuto da realtà di movimento e dell’associazionismo, operatori sociali, giuristi, migranti, studenti del Liceo Majorana di Lampedusa, è stata approvata la Carta di Lampedusa.
Il dibattito ha affrontato capitolo per capitolo i principi che la Carta vuole sancire, dopo una stesura a tante mani che si è articolata in questi mesi tramite confronti via web e conferenze online, costruendo un percorso di definizione dei principi aperto e partecipato, specchio della volontà di sperimentare un processo di costituzione del diritto dal basso.

Approvata la Carta di Lampedusa Abbattere i confini per costruire una nuova geografia delle libertà

Dopo una assemblea partecipata ed intensa, durata un’intera giornata, con oltre cinquanta interventi che hanno espresso l’eterogeneità di u...
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