I movimenti dei minori stranieri non accompagnati alle frontiere settentrionali è un volume  di studio e di proposta dell'Autorità Garante per l'Infanzia e l'adolescenza  che rileva le criticità e propone soluzioni e raccomandazioni a tutti gli attori sociali coinvolti nella tutela dei minori non accompagnati.

Il volume analizza tutti quei minori, perlopiù tra i 13 e 17 anni, che arrivano in Italia e che a volte raggiungono i confini settentrionali della Penisola, con la volontà di superarli. A volte li hanno superati e sono stati respinti.

Le criticità sono di due tipi: 
  • quelle di sistema e 
  • quelle specifiche dei singoli territori. 
Tra le criticità di sistema si rileva:
  • Il fatto che non sono previste strutture di accoglienza di confine per ospitare i minori transitanti.
  • Non sono stati adottati i decreti attuativi della legge 47/2017.
  • Le informazioni, in particolare sui diritti e doveri, forniti ai minori al loro arrivo in Italia, risultano lacunose. Tale incompletezza d'informazioni e/o la lacunosità delle stesse aumenta in maniera esponenziale il rischio di divenire preda di reti criminali.

Per far fronte alle esigenze immediate, scaturite da un ciclo di audizioni tenutesi dal 3 al 5 ottobre scorsi con le istituzioni e gli operatori attivi, in particolare, sulle frontiere a Ventimiglia, Bardonecchia, Como e Chiasso, in provincia di Bolzano e a Trieste, l’Autorità ha formulato raccomandazioni specifiche per rendere efficace il sistema di protezione dei minori non accompagnati in generale, per l’accoglienza, per i meccanismi di ricongiungimento familiare, di rimpatrio volontario assistito, di relocation e per la tutela volontaria.

Le raccomandazioni dell’Autorità garante:

  • Le istituzioni competenti sono state sollecitate a garantire un’informazione capillare e uniforme su tutto il territorio nazionale – anche attraverso opuscoli ad hoc tradotti in più lingue – destinata ai minori stranieri non accompagnati, relativa ai diritti di cui sono titolari e alle opportunità che il sistema italiano offre loro. 
  • Definire la figura del mediatore culturale e incoraggiarne la formazione, prevendendone la presenza obbligatoria nei centri di accoglienza e durante i pattugliamenti delle frontiere settentrionali. 
  • Prevedere centri di transito per minori stranieri non accompagnati nelle zone interessate dai movimenti e di provvedere a un’equa distribuzione dei ragazzi sul territorio nazionale in modo da garantire a ciascuno di loro un tutore volontario.



Leonardo Cavaliere

Foto MSF

E-BOOK GRATIS

SCARICA GRATUITAMENTE LA GUIDA PRATICA
I Minori Stranieri non Accompagnati

I movimenti dei minori stranieri non accompagnati alle frontiere settentrionali.

I movimenti dei minori stranieri non accompagnati alle frontiere settentrionali è un volume  di studio e di proposta dell' Autorità...
La Corte europea dei diritti umani ha stabilito che la Grecia, detenendo dei minori migranti non accompagnati nelle stazioni di polizia di frontiera li ha sottoposti a trattamento degradante. I minori arrivati poco prima della firma dell'accordo Ue-Turchia, provenienti da Siria, Iraq e Marocco, avevano all'epoca tra i 14 e i 17 anni. Hanno passato tra i 21 e i 33 giorni nelle stazioni di frontiera prima di essere trasferiti in un centro di accoglienza con una zona destinata ai minori. Nella sentenza la Corte di Strasburgo ha ribadito che le stazioni di polizia "non sono dei luoghi in cui si possono detenere le persone per più giorni" e che certe loro caratteristiche, come il fatto di non poter uscire all'aria aperta, la mancanza di determinati servizi, è un'aggravante nel caso si tratti della detenzione di minori. I giudici inoltre sottolineano che già nel 2017 il comitato anti tortura del Consiglio d'Europa ha definito "inaccettabile" il fatto che dei minori siano tenuti nelle stazioni di polizia, per diversi giorni o anche settimane, senza alcuna assistenza sociale e psicologica. (ANSAmed)


E-BOOK GRATIS
SCARICA GRATUITAMENTE LA GUIDA PRATICA
I Minori Stranieri non Accompagnati

Migranti: Corte Strasburgo, Grecia viola diritti minori

La Corte europea dei diritti umani ha stabilito che la Grecia , detenendo dei minori migranti non accompagnati nelle stazioni di polizia...
Nel 2018, l'Unicef ha raggiunto “circa 7.000 giovani migranti e rifugiati”: 2.191 hanno beneficiato del miglioramento dei servizi e delle condizioni di accoglienza; 243 hanno beneficiato del sistema di tutela con 198 i tutori volontari supportati; 310 sono famiglie/singoli formati per l’affido e primi affidamenti sono stati lanciati con successo; 1.520 minorenni sono stati identificati, supportati e orientati ai servizi nelle aree di transito; circa 1.500 minorenni hanno partecipato ad attività socio-ricreative; 500 hanno beneficiato di programmi di sviluppo delle competenze.

Alcuni dati del nuovo Report 2018 sul Programma Unicef in Italia a sostegno dei bambini e adolescenti migranti e rifugiati.

Nel 2018, l’UNICEF ha raggiunto circa 7.000 giovani migranti e rifugiati:

2.191 hanno beneficiato del miglioramento dei servizi e delle condizioni di accoglienza;

243 hanno beneficiato del sistema di tutela – 198 i tutori volontari supportati;

310 sono famiglie/singoli formati per l’affido e primi affidamenti sono stati lanciati con successo;

1.520 minorenni sono stati identificati, supportati e orientati ai servizi nelle aree di transito;

circa 1.500 minorenni hanno partecipato ad attività socio-ricreative;

500 hanno beneficiato di programmi di sviluppo delle competenze;

oltre 1.100 sono stati i giovani migranti e rifugiati a cui si è data voce attraverso la piattaforma U-Report on the Move.

Il 2017 ha visto prevalentemente l'approdo di minorenni stranieri non accompagnati provenienti dai Paesi subsahariani dell’Africa occidentale, mentre il 2018 sono state di Albania ed Egitto”.

Report 2018 sul programma dell’Unicef in Italia

Nel 2018, l'Unicef ha raggiunto “circa 7.000 giovani migranti e rifugiati”: 2.191 hanno beneficiato del miglioramento dei servizi e d...
La Casa dello studente Slovena Srečka Kosovela è il centro di pronta accoglienza di Trieste per i minori stranieri non accompagnati che opera nella città friulana dal 1992. 
Il 2018 ha rappresentato per Trieste il record di arrivi in città, 588.
Le principali nazionalità rappresentate sono il Kosovo e il Pakistan. Insieme rappresentano il 60% del totale.
“Proprio a causa di questo incremento – spiega Marcello Bergamini, assistente sociale del Comune di Trieste sul Fatto Quotidiano – abbiamo messo su un centro di pronta accoglienza attivo 24 ore su 24 dove i minori vengono inviati dalla Questura e dopo un giorno vengono distribuiti nelle comunità per minori convenzionate con il comune di Trieste che sono 18 in tutta la regione”.
Le stime che riporta Bergamini di ingressi sono alte. “Nei momenti caldi anche di 200 persone al giorno che entrano”. E nei periodi come l’inverno ci sono comunque arrivi di minori? “Almeno un ingresso al giorno c’è”.

Leonardo Cavaliere

Foto: Ansa





E-BOOK GRATIS
SCARICA GRATUITAMENTE LA GUIDA PRATICA
I Minori Stranieri non Accompagnati

I minori non accompagnati de la Casa dello studente Slovena Srečka Kosovela

La Casa dello studente Slovena Srečka Kosovela è il centro di pronta accoglienza di Trieste per i minori stranieri non accompagnati che ...
Il flusso di migranti irregolari lungo la rotta del Mediterraneo centrale (soprattutto da Libia e Tunisia verso l'Italia) è tornato nel 2018 ai livelli pre-crisi del 2012, con una riduzione degli arrivi dell'80% rispetto all'anno precedente (23.485 rispetto a 118.962), e confermando la forte tendenza al ribasso già registrata nel 2017. Lo ha spiegato oggi a Bruxelles il direttore esecutivo dell'Agenzia Frontex per la sorveglianza delle frontiere esterne dell'Ue, Fabrice Leggeri, durante una conferenza stampa di presentazione del rapporto di analisi del rischio per il 2019.In Italia sono arrivati soprattutto tunisini (5.182), eritrei (3.529) e sudanesi (2.037). Leggeri ha riferito che è stata registrata una forte riduzione delle partenze dalla Libia, dovuta alla percezione di una maggiore rischiosità per i migranti e per i trafficanti, a seguito delle attività delle fazioni armate nel Paese.Più attrattiva e meno rischiosa, invece - anche per chi arriva dall'Africa orientale o subsahariana-, è risultata la rotta del Mediterraneo Occidentale, per la quale è stato registrato nel 2018 un aumento del 160% degli arrivi in Spagna (57.034 rispetto ai 23.063 del 2017).Nel Mediterraneo orientale, gli arrivi irregolari in Grecia nel 2018 sono aumentati di 1/3 rispetto (56.561 rispetto ai 42.319 del 2017). In questo caso, l'aumento è dovuto soprattutto ai passaggi via terra dalla Turchia alla Grecia, in genere da parte di cittadini turchi, mentre il numero degli arrivi via mare è rimasto stabile.Il numero totale degli arrivi irregolari lungo le rotte mediterranee è stato nel 2018 pari a 150.114, rispetto ai 204.750 nel 2017.

Fonte: Askanews

Crollano gli arrivi di migranti in Italia, secondo Frontex, ma aumentano, nel 2018, del 160% gli arrivi in Spagna

Il flusso di migranti irregolari lungo la rotta del Mediterraneo centrale (soprattutto da Libia e Tunisia verso l'Italia) è tornato ne...
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

 

Minori Stranieri Non Accompagnati © 2015 - Designed by Templateism.com, Plugins By MyBloggerLab.com