Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, aggiornato al 28 Febbraio 2023, i minori non accompagnati accolti dal sistema di accoglienza nazionale sono 19.422.

 I maschi sono 16.542 pari all’85,2% di tutti msna, le femmine sono 2.880 pari al 14,8%.

 L’età dei minori vede una netta prevalenza di msna di 17 anni (8.851) pari al 45,6%, seguiti dai sedicenni, 4.593 (23,6%), fascia d’età 7-14 ANNI (3.351) pari a 17,3%, 15 ANNI 2.112 (10,9%) e msna fino a 6 ANNI 515 pari al 2,7%.

 A differenza dei maschi, la maggior parte delle femmine hanno tra i 7-14 ANNI 1.375 pari al 47,7% con una nettissima prevalenza di bambine e ragazze provenienti dall’Ucraina (85,1%).

 Sono 4.819, pari al 24,8%, i minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina censiti al 28 Febbraio nel sistema informativo Minori (SIM) della Direzione Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (SIM), istituito dalla Legge 47/2017 per monitorare e censire la presenza dei minori non accompagnati (MNA) sull'intero territorio nazionale. Più della metà, 2.450 sono bambine e ragazze.

 I msna prevalentemente sono accolti in Sicilia, Lombardia e Emilia Romagna che rappresentano quasi la metà di tutti i minori non accompagnati accolti, il 43,8%.

 A seguito dell’istituzione del SIM è possibile elaborare anche i dati relativi all’ingresso (o all’eventuale allontanamento) dei MSNA su base mensile.

 I minori non accompagnati, entrati nel sistema di accoglienza a seguito di ritrovamento sono 446, pari al 34,5% del totale, i restanti 847, pari al 65,5% sono entrati nel sistema di accoglienza a seguito di approdi.

 I msna usciti di competenza sono 1.279 di cui 850 per il compimento della maggiore età, 371 per allontanamento e 58 per altre motivazioni (rintraccio dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili, accertamento della maggiore età, affido, relocation, rimpatrio volontario assistito e rientro in patria).

 Il 42,3% dei nuovi ingressi è rappresentato da minorenni provenienti Guinea, Costa D’Avorio, Egitto

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Leonardo Cavaliere



19.422 msna accolti in Italia, al 28 Febbraio 2023. Ucraina, Egitto e Tunisia le nazionalità più rappresentate.

Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Socia...
Photograph by Magnus Wennman for The New Yorker

La sindrome da rassegnazione, nota anche come sindrome dell'abbandono acquisito, è una condizione psicologica estremamente rara che colpisce principalmente i bambini e gli adolescenti. Questa sindrome è stata osservata per la prima volta in Svezia negli anni '90 e da allora è stata documentata in altri paesi come Germania, Norvegia, Russia e Australia.

I bambini affetti da questa sindrome presentano una grave forma di apatia e disinteresse per tutto ciò che li circonda, a tal punto da smettere di interagire con il mondo esterno. Non parlano, non camminano, non mangiano, non bevono e sembrano completamente privi di emozioni.

Le cause della sindrome da rassegnazione non sono ancora del tutto chiare, ma sembra essere associata a eventi traumatici come la perdita di una persona cara, la separazione dai genitori o lo stress cronico. Inoltre, la sindrome sembra essere più comune in bambini che hanno sperimentato eventi traumatici ripetuti, come abusi fisici o sessuali.

La sindrome da rassegnazione può colpire, in particolare, anche i bambini che hanno vissuto l'esperienza migratoria. In particolare, i bambini che fuggono dalle loro case a causa di guerre, persecuzioni politiche o violenze in paesi stranieri, possono sviluppare questa sindrome come meccanismo di difesa per affrontare il trauma della migrazione.

La sindrome da rassegnazione in questi casi può essere causata dalla perdita di una casa e di un ambiente familiare noto, dallo stress e dall'ansia legati alla migrazione, dalla mancanza di sicurezza e dal senso di incertezza per il futuro. Inoltre, i bambini immigrati possono essere esposti a situazioni traumatiche ripetute, come l'espulsione dal paese di accoglienza o la separazione forzata dai loro familiari.

È importante sottolineare che migrare non è la causa diretta della sindrome da rassegnazione, ma piuttosto uno dei fattori di rischio che può contribuire allo sviluppo di questa condizione psicologica nei bambini. Altri fattori di rischio possono includere l'abuso o la trascuratezza da parte dei genitori o dei caregiver, la mancanza di supporto sociale e la povertà.

In ogni caso, è fondamentale che i bambini che hanno vissuto l'esperienza migratoria ricevano un adeguato supporto psicologico e sociale per affrontare il trauma della migrazione e prevenire la sindrome da rassegnazione. Ciò include l'accesso a servizi di consulenza, sostegno psicologico e terapia, così come l'opportunità di stabilirsi in una comunità sicura e accogliente.

La sindrome da rassegnazione può durare da alcune settimane fino a diversi anni e il trattamento può essere estremamente difficile. Gli esperti affermano che la prima cosa da fare è identificare e affrontare la causa sottostante della sindrome. In alcuni casi, può essere necessario ricorrere a farmaci o terapie comportamentali per aiutare il bambino a superare il trauma e ritornare alla normalità.

La sindrome da rassegnazione è una condizione estremamente preoccupante che richiede un intervento tempestivo e professionale. È importante che i genitori e i caregiver riconoscano i sintomi della sindrome e chiedano aiuto medico il prima possibile.

In conclusione, la sindrome da rassegnazione è una condizione psicologica estremamente rara che colpisce principalmente i bambini e gli adolescenti. La causa della sindrome non è ancora del tutto chiara, ma sembra essere associata a eventi traumatici. Il trattamento può essere estremamente difficile, ma è importante identificare e affrontare la causa sottostante e cercare l'aiuto di professionisti.

Leonardo Cavaliere

La sindrome da rassegnazione nei bambini che hanno vissuto l'esperienza migratoria.

Photograph by Magnus Wennman for The New Yorker La sindrome da rassegnazione , nota anche come sindrome dell'abbandono acquisito, è una ...

Foto di Alessio Romenzi

 Oltre centomila minori stranieri non accompagnati sono arrivati sulle coste italiane negli ultimi anni. Questo è il dato allarmante che emerge da una recente inchiesta condotta da Save the Children. Secondo l'organizzazione, questa è una crisi umanitaria senza precedenti e richiede una risposta urgente da parte delle autorità italiane e dell'Unione Europea.

La maggior parte di questi minori proviene da paesi in guerra, come la Siria, l'Afghanistan e l'Eritrea, oppure da paesi in cui la povertà estrema e la mancanza di opportunità li spingono a cercare fortuna altrove, come in Africa subsahariana. Sono ragazzi e ragazze tra i 14 e i 17 anni che hanno dovuto affrontare viaggi lunghi e pericolosi attraverso deserti, mari e montagne, e che spesso hanno subito abusi e violenze lungo il percorso.

Una volta arrivati in Italia, questi minori si trovano in una situazione di grande vulnerabilità. Non hanno famiglia o amici a cui rivolgersi, non conoscono la lingua e non hanno esperienza della vita in un paese straniero. Spesso si trovano in strutture di accoglienza sovraffollate e poco attrezzate, dove la qualità dell'assistenza medica e psicologica è spesso carente. Molti di loro sono costretti a dormire per strada o a cercare rifugio in luoghi pericolosi, come le stazioni ferroviarie o le spiagge.

Save the Children sostiene che questa situazione richiede una risposta urgente da parte delle autorità italiane e dell'Unione Europea. In primo luogo, è necessario garantire un'accoglienza dignitosa a questi ragazzi, fornendo loro alloggi sicuri e adeguati, assistenza medica e psicologica, e servizi di sostegno per l'istruzione e l'inserimento lavorativo. Inoltre, è importante rafforzare i programmi di ricongiungimento familiare, in modo che questi ragazzi possano essere ricongiunti con i loro genitori o altri parenti nel paese d'origine.

Ma la soluzione a lungo termine di questa crisi umanitaria va oltre la sola Italia. L'Unione Europea deve assumersi la sua responsabilità nell'accogliere questi minori e sostenere i paesi di cui sono originari, promuovendo la pace e lo sviluppo economico e sociale. Inoltre, è necessario rivedere il sistema di asilo europeo, in modo che sia più equo e solidale, e che preveda procedure rapide ed efficaci per il riconoscimento dello status di rifugiato.

Inoltre, è importante sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di proteggere i diritti dei minori stranieri non accompagnati e di garantire loro un'accoglienza dignitosa. Molte organizzazioni non governative, come Save the Children, stanno lavorando attivamente su questo tema e promuovono iniziative per sensibilizzare l'opinione pubblica e raccogliere fondi per sostenere i minori in difficoltà.

È importante anche sottolineare l'importanza della cooperazione tra gli Stati e le organizzazioni internazionali. Solo attraverso una collaborazione efficace sarà possibile affrontare questa emergenza umanitaria in modo adeguato e garantire il benessere dei minori stranieri non accompagnati che arrivano sulle coste italiane.

In conclusione, la situazione dei minori stranieri non accompagnati che arrivano sulle coste italiane rappresenta una sfida umanitaria senza precedenti. È importante che le autorità italiane e dell'Unione Europea assumano la loro responsabilità nell'accoglienza e nella protezione di questi ragazzi, garantendo loro un'accoglienza dignitosa e servizi di sostegno adeguati. Allo stesso tempo, è necessario promuovere la pace e lo sviluppo nei paesi d'origine dei minori e rivedere il sistema di asilo europeo per renderlo più equo e solidale. Solo attraverso una collaborazione efficace tra gli Stati e le organizzazioni internazionali sarà possibile porre fine a questa emergenza umanitaria e garantire un futuro migliore per questi ragazzi.

Scarica il rapporto Nascosti in piena vista frontiera Sud

Leonardo Cavaliere


Nascosti in piena vista - Frontiera Sud. Minori migranti in viaggio (attra)verso l'Europa.

Foto di Alessio Romenzi  Oltre centomila minori stranieri non accompagnati sono arrivati sulle coste italiane negli ultimi anni. Questo è il...

Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, aggiornato al 31 Gennaio 2023, i minori non accompagnati accolti dal sistema di accoglienza nazionale sono 19.333.

I maschi sono 16.424 pari all’85% di tutti msna, le femmine sono 2.909 pari al 15%.

L’età dei minori vede una netta prevalenza di msna di 17 anni (8.729) pari al 45,2%, seguiti dai sedicenni, 4.636 (24%), fascia d’età 7-14 ANNI (3.349) pari a 13,3%, 15 ANNI 2.093 (10,8%) e msna fino a 6 ANNI 526 pari al 2,7%.

A differenza dei maschi, la maggior parte delle femmine hanno tra i 7-14 ANNI 1.389 pari al 47,7% con una nettissima prevalenza di bambine e ragazze provenienti dall’Ucraina.

Sono 4.897, pari al 25,3%, i minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina censiti al 31 Gennaio nel sistema informativo Minori (SIM) della Direzione Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (SIM), istituito dalla Legge 47/2017 per monitorare e censire la presenza dei minori non accompagnati (MNA) sull'intero territorio nazionale. Più della metà, 2.498 sono bambine e ragazze.

I msna prevalentemente sono accolti in Sicilia, Lombardia e Emilia Romagna che rappresentano quasi la metà di tutti i minori non accompagnati accolti, il 42,9%.

A seguito dell’istituzione del SIM è possibile elaborare anche i dati relativi all’ingresso (o all’eventuale allontanamento) dei MSNA su base mensile.

I minori non accompagnati, entrati nel sistema di accoglienza a seguito di ritrovamento sono 744, pari al 62,6% del totale, i restanti 444 sono entrati nel sistema di accoglienza a seguito di approdi.

I msna usciti di competenza sono 2.105 di cui 1.609 per il compimento della maggiore età, 454 per allontanamento e 42 per altre motivazioni (rintraccio dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili, accertamento della maggiore età, affido, relocation, rimpatrio volontario assistito e rientro in patria).

Il 45,6% dei nuovi ingressi è rappresentato da minorenni provenienti da Egitto, Afghanistan e Guinea.

Scarica il  report mensile sui minori stranieri non accompagnati

Leonardo Cavaliere

19.333 msna accolti in Italia, al 31 Gennaio 2023. Ucraina, Egitto e Tunisia le nazionalità più rappresentate.

Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, aggiorna...

Il numero di minori stranieri non accompagnati (MSNA) censiti in Italia al 31 dicembre 2022 è salito a 20.089, con un aumento del 64% rispetto al 2021. Questo incremento è stato causato dalla crisi umanitaria che ha interessato l'Ucraina dal febbraio 2022. La maggioranza dei MSNA è di sesso maschile (85,1%), e la maggior parte ha 17 anni (44,4%), seguita da 16 anni (24%) e dalla fascia d'età da 7 a 14 anni (17,5%). 

Questi minori provengono soprattutto dall'Ucraina (5.042), Egitto (4.899), Tunisia (1.800), Albania (1.347) e Pakistan (1.082). 

Le regioni che accoglierono il maggior numero di MSNA sono la Sicilia (3.923, il 19,5% del totale), la Lombardia (2.880, il 14,3%), la Calabria (2.068, il 10,3%) e l'Emilia-Romagna (1.814, il 9%).

Il nuovo Rapporto di approfondimento semestrale sulle presenze dei MSNA in Italia, pubblicato dalla Direzione Generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, offre una panoramica sulle presenze, caratteristiche e accoglienza di questi minori soli, compresi nuovi arrivi e allontanamenti, richieste di protezione internazionale, indagini familiari nei Paesi d'origine e pareri sulla conversione dei permessi di soggiorno alla maggiore età. 

Il rapporto illustra anche nuove procedure e norme italiane e internazionali, e misure per l'inserimento socio-lavorativo come i progetti "Percorsi" e "PUOI".

Organizzazioni come l'UNHCR, UNICEF, OIM, Rete Sai, INAPP e Terzo Settore forniscono contributi per approfondire specifici aspetti del fenomeno dei MSNA. Il rapporto si apre con testimonianze di ex minori soli, accolti in Italia e accompagnati verso l'autonomia, per dare voce ai molti giovani "in viaggio" che si celano dietro i dati, le analisi e le norme.

Leonardo Cavaliere

REPORT  Rapporto di approfondimento semestrale sulle presenze dei MSNA in Italia

Rapporto di approfondimento semestrale sulle presenze dei MSNA in Italia

Il numero di minori stranieri non accompagnati ( MSNA ) censiti in Italia al 31 dicembre 2022 è salito a 20.089 , con un aumento del 64% ri...
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