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L'Italia diventa primo destinatario di minori soli in cerca di protezione

18.916 le domande presentate, contro le 37.915 delle stesso periodo nel 2017, secondo uno studio della Fondazione Ismu: Calo drastico fru...

Minori non accompagnati afghani in Europa: una panoramica

Oltre 100.000 minori afghani non accompagnati, quasi tutti maschi  tra i 14 ei 17 anni, hanno chiesto asilo in Europa tra il 2008 e il 201...

La Norvegia si prepara ad espellere metà dei minori non accompagnati

698 minori richiedenti asilo, il primo giugno u.s. hanno ricevuto risposta alla propria domanda di asilo. Il 47% non è stato riconosciuto...

Le richieste di asilo, in Italia, da parte dei minori non accompagnati sono in aumento

Nel 2016, secondo il rapporto presentato dall'EASO, Agenzia Europea per l'Asilo,in tutta l'Unione Europea , le d omande di pro...

Asylum applications from unaccompanied minors fell sharply in Europe in 2016

The European Union, Norway and Switzerland received nearly 66,000 asylum applications from unaccompanied minor migrants in 2016, a declin...

Con la sentenza del 4 novembre 2014 la Grande Chambre della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha bloccato il trasferimento in Italia di una famiglia – padre, madre e sei figli minori – di richiedenti protezione internazionale afgani, transitati per l’Italia nel luglio del 2011.

A rischio i diritti umani dei richiedenti asilo in Italia: no al rinvio da un altro stato europeo. Commento ASGI

Con la sentenza del 4 novembre 2014 la Grande Chambre della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha bloccato il trasferimento in Italia ...
Fra i richiedenti asilo nel territorio dell’Unione Europea gli under 18 non accompagnati sono aumentati dal 3% al 4% circa negli ultimi sei mesi. In Italia ha analizzato l’accoglienza dei Msna nei comuni il V rapporto Anci-Cittalia.

Non accompagnati richiedenti asilo: sempre di più in Europa

Fra i richiedenti asilo nel territorio dell’Unione Europea gli under 18 non accompagnati sono aumentati dal 3% al 4% circa negli ultimi sei ...

Il manifesto ASGI per riformare la legislazione sull’immigrazione, asilo e cittadinanza

L'ASGI propone in 10 punti una necessaria riforma della materia immigrazione, asilo e cittadinanza per la prossima legislatura. Le pro...
Per i primi mesi dell’anno i dati dell’Easo confermano l’elevatissima incidenza di richiedenti siriani nell’area dell’Unione europea “allargata” (i 28 Paesi membri più Svizzera e Norvegia). Ma i Balcani occidentali si confermano come la macro-regione da cui provengono più richiedenti. Il “nuovo” flusso di richiedenti dal Gambia.
Dall’Easo con sede a Malta sono giunti i primi dati sui richiedenti asilo nell’Ue “allargata” (i 28 Paesi dell’Unione più Svizzera e Norvegia) nei mesi di gennaio e febbraio 2014.

Asilo, i primi dati 2014 nell’Ue “allargata”

Per i primi mesi dell’anno i dati dell’Easo confermano l’elevatissima incidenza di richiedenti siriani nell’area dell’Unione europea “allarg...

il Diritto di Asilo in Svezia

Welcome to Sweden In Svezia, nella prima metà del 2013, sono state circa 19.000 le domande di asilo presentate. Attualmente vivono sul...

Il “nuovo” asilo dell’Ue: davvero un “risultato storico”?

Una prima guida al nuovo “pacchetto asilo” dell’Ue, composto di tre direttive e due regolamenti. Il commento di Cecilia Malmström, commissa...

http://minoristranierinonaccompagnati.blogspot.it/ condivide l’appello di Amnesty International, di sotto riportato e adattato alla difesa dei Diritti del Fanciullo, secondo cui, nonostante l’evidenza sui gravi abusi a cui sono soggetti i migranti, rifugiati e richiedenti asilo, nonché i minori, in Libia, il 3 Aprile del 2012, l’Italia, a firma del Ministro Cancellieri, ha stretto un nuovo accordo sul controllo dell’immigrazione.

NO ALLE CARCERI LIBICHE. appello per la difesa dei Diritti del Fanciullo, migranti, rifugiati e richiedenti asilo

http://minoristranierinonaccompagnati.blogspot.it/ condivide l’ appello di Amnesty International, di sotto riportato e adattato alla dif...

Amnesty International ha lanciato oggi il rapporto "SOS Europe" sull'impatto dei controlli in materia d'immigrazione sui diritti umani, con il quale chiede ai governi e alle istituzioni dell'Unione europea (Ue) di cessare di porre a rischio la vita dei migranti alle frontiere europee. L'organizzazione per i diritti umani sollecita le istituzioni europee a svolgere fino in fondo il loro ruolo di controllo affinché i governi dei paesi membri siano chiamati a rispondere del trattamento riservato a migranti, richiedenti asilo e rifugiati alle frontiere europee. 

L'Europa contro i migranti

Amnesty International ha lanciato oggi il rapporto "SOS Europe" sull'impatto dei controlli in materia d' immigrazione s...

Ieri e' stata presentata la campagna di comunicazione e sensibilizzazione “Gente di Dublino”, promossa dal Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR). La campagna, cofinanziata dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno è gestita dal CIR assieme con Europe Consulting e l’Associazione Italiana del Consiglio dei  Comuni e delle Regioni Europee (AICCRE), ha lo scopo di fornire un’informazione capillare sul Regolamento Dublino e sulla sua concreta applicazione.

I Minori Stranieri non Accompagnati Rifugiati e “Dublino II”

Ieri e' stata presentata la campagna di comunicazione e sensibilizzazione “Gente di Dublino” , promossa dal Consiglio Italiano per i R...
At the Danish detention facility for asylum seekers, Ellebæk, at least 25 unaccopanied minor asylum seekers and 5 families with children have been detained in 2011. This practice is not in accordance with the UN convention on the Rights of the Child, according to the Danish Refugee Council.

Unaccompanied minors detained in Denmark

At the Danish detention facility for asylum seekers, Ellebæk, at least 25 unaccopanied minor asylum seekers and 5 families with children ha...

Il diritto alla protezione

 
 
La ricerca Il Diritto alla Protezione è un ampio studio sullo stato del sistema asilo in Italia, la cui realizzazione è stata resa possibile grazie al finanziamento di un progetto del Fondo Europeo per i Rifugiati 2008-2013, annualità 2009, azione 2.1.A realizzato da ASGI (capofila), insieme ad A.I.C.C.R.E  (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e Regioni d'Europa), Caritas Italiana, Communitas Onlus, Ce.S.Pi. (Centro Studi politiche internazionali)
La ricerca attraverso l'elaborazione e l'incrocio di molti dati di livello nazionale e regionale, nonchè attraverso incontri con un elevato numero di testimoni privilegiati tra attori istituzionali ed associativi (oltre 300) ha cercato di colmare, almeno parzialmente, il gap di studi sul tema del diritto d'asilo asilo che nel nostro paese non ha ancora goduto della dovuta attenzione scientifica e istituzionale. La composizione multidisciplinare dell'equipe di ricerca ha permesso di coniugare l'analisi giuridica della legislazione europea e nazionale, delle prassi applicative e della prevalente giurisprudenza, con l'analisi sociologica dandosi l'obiettivo di  individuare i principali nodi problematici sia della procedura di esame delle domande di asilo che del sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale ed umanitaria, fotografando l'effettivo "stato di salute" del sistema d'asilo nel suo complesso.
La ricerca ha considerato come arco temporale di riferimento il periodo compreso tra il 2008 (assumendo come spartiacque le novità in materia di accoglienza introdotte con il D.lgs 25/08 e con il D.lgs 159/08) e la fine del 2010, in modo da poter tracciare un quadro d'insieme del sistema d'asilo italiano in anni cruciali della sua evoluzione. 
D'altra parte, gli stravolgimenti che hanno segnato la vita politica e sociale del Maghreb nel 2011 hanno prodotto effetti tali nel nostro paese da rendere imprescindibile una qualche integrazione al piano iniziale della ricerca: sono pertanto state quindi prese in esame anche le novità introdotte nel primo semestre del 2011, con le ordinanze di protezione civile ed è stato effettuato un approfondimento sul centro di Mineo.
Ogni capitolo della ricerca si conclude con una sezione dedicata all'esposizione di dettagliate proposte giuridiche per il superamento delle problematiche più o meno gravi riscontrate sulla tematica oggetto del capitolo stesso. Le proposte di riforma vengono suddivise tra interventi che possono essere realizzati a legislazione vigente, correggendo prassi ed applicazioni errate e proposte di modifica della norma primaria o regolamentare. Di particolare pregnanza risulta il capitolo 13, di cui il successivo capitolo 14 è traduzione in lingua inglese, che illustra le principali proposte contenute nei vari capitoli, anche alla luce delle proposte di rifusione delle direttive europee sull'accoglienza e sulle procedure  nonché del Regolamento Dublino II e propone un percorso di riforma del sistema asilo in Italia, e del sistema dell'accoglienza in particolare, suddiviso in "azioni di breve termine" e in "azioni di medio termine".ASGI

Il diritto alla protezione

Il diritto alla protezione   Il documento (7.65 MB)   La ricerca  Il Diritto alla Protezione  è un ampio studio sullo stato del ...
Presentati al sindaco di Mazzarino (Tp), i nuovi minori rifugiati politici arrivati in citta' dal centro di prima accoglienza di Pian del lago di Caltanissetta ed ospiti dell'associazione ''I Girasoli''. Da 15 minori, ospiti allo stato attuale presso l'associazione ''I Girasoli'', si e' passati da giovedi' a trenta minori. ''Sono il vostro papa', il vostro tutor legale- ha detto il sindaco Vincenzo D'Asaro ai 15 minori- di tutto quello che farete ne rispondero' io, sono fiducioso in voi e speriamo che si possa aprire una nuova pagina della vostra vita, sicuramente qui troverete la giusta accoglienza''. 

Altri 15 MSNA ospiti a Mazzarino(TP)

Presentati al sindaco di Mazzarino (Tp), i nuovi minori rifugiati politici arrivati in citta' dal centro di prima accoglienza di Pian de...

L'Associazione Studi Giuridici Sull'Immigrazione in questi giorni stà raccogliendo con il contributo dei suoi soci notizie di gravi e diffuse violazioni dei diritti elementari degli stranieri respinti, espulsi o trattenuti o che hanno presentato domanda di asilo o che svolgono in condizioni irregolari lavori stagionali in agricoltura.

Violazioni che stanno pericolosamente diventando “normali o di prassi”. Pertanto si richiede la massima sttenzione da parte delle competenti Autorità.
Di seguito alcuni gravi fatti, che coinvolgono Minori, pervenuti a minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com che si unisce all'ASGI nella richiesta di immediati provvedimenti per rimediarvi, in mancanza dei quali appoggerà l'ASGI nella presentazione delle doverose segnalazioni alle competenti Procure della Repubblica nonché agli organismi internazionali ed alla Commissione europea.

  1. Si pone l'attenzione su gravi impedimenti all'effettivo esercizio del diritto di difesa derivante dalla illegale prassi adottata nei confronti dei migranti, in particolare dei potenziali richiedenti asilo e dei minori non accompagnati sbarcati in questi mesi a Lampedusa e nel resto della Sicilia che si verificano nonostante la presenza, presso le strutture di prima accoglienza, degli enti operanti nel progetto “Presidium”, come più volte denunciato da minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com.
  2. Preoccupante la situazione degli stranieri trasferiti da Lampedusa e trattenuti presso i nuovi CIE Temporanei di Santa Maria Capua Vetere, di Palazzo San Gervasio (PZ) e di Kinisia (TP). Allarmante è il caso dell’ex CIE di Palazzo S. Gervasio (PZ), oggi chiuso per totale inagibilità, presso il quale sarebbero stati detenuti, in condizioni di degrado e privazione, in aprile, circa 220 cittadini stranieri. In spregio alle regole risultano essere convalidati, dal Giudice di Pace di Palazzo S. Gervasio tutti i provvedimenti di trattenimento, con unico provvedimento collettivo privo delle motivazioni di fatto e di diritto, quindi con modalità e procedure lesive del diritti di difesa senza idoneo esame delle posizioni individuali, ivi compreso il trattenimento di minori illegittimamente presenti nell'area di detenzione.
  3. Ennesima violazione, si registra relativamente alle procedure per l’accertamento dell’età dei minori stranieri non accompagnati, moltissimi dei quali giungono da aree rispetto alle quali appare evidente la necessità di garantire un rapido accesso alla domanda di protezione internazionale, ove con la consueta e “folle procedura di accertamento” si dilatano notevolmente i tempi con il palese rischio che parte di coloro che erano giunti e trattenuti come minori nelle more giungono alla maggiore età senza avere goduto dei diritti connessi alla loro condizione. Si evidenzia, altresì, che nella perdurante assenza di un protocollo nazionale che disciplini le procedure mediche di accertamento dell’età in maniera estremamente scientifica, con la conseguente riduzione dei margini di errore, si continui con la “folle procedura di accertamento” di cui alla circolare del 9 luglio 2007 del Ministero dell’Interno (Prot. N. 17272/7), che riteneva la presunzione dell’età minorile nel caso di dubbio di cui all’art. 8, co. 2, D.P.R. 448/88, affermando che detto principio “possa trovare applicazione in via analogica anche in materia di immigrazione, ogni volta in cui sia necessario procedere all’accertamento della minore età. Pertanto la minore età deve essere presunta qualora la perizia di accertamento indichi un margine di errore”.
    Con la “folle procedura di accertamento” è lapalissiano l'elevato il rischio che nei centri di Lampedusa e Pozzallo, in particolare, si possono verificare casi di illegittimo trattenimento di minori in promiscuità con adulti.
  4. Ulteriore violazione viene dagli enormi ritardi, come denunciato da minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com nella comunicazione al Giudice tutelare ed al Tribunale dei minori, tant'è che molti minori vengono trasferiti nelle cd. “strutture ponte” senza avere la possibilità di poter presentare la richiesta di protezione internazionale, nonostante le disposizioni della Protezione Civile indichino con chiarezza che presso dette strutture ai minori va fornita ogni tempestiva informazione sulla possibilità di chiedere protezione internazionale.
  5. Molto grave è la situazione nel Cara di Salina Grande (Trapani) ove si registrano sempre più risse e proteste con crescenti rischi per donne e bambini.

    SEMPRE PIù GRAVI LE CONDIZIONI DI "ACCOGLIENZA" DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI

    L' Associazione Studi Giuridici Sull'Immigrazione in questi giorni stà raccogliendo con il contributo dei suoi soci notizie di gr...


    Oggi il residence di lusso ( Villaggio degli Aranci) di Mineo (CT) che ospitava fino a qualche mese fa militari Americani di stanza alla base di Sigonella, è il “Centro di Accoglienza e Solidarietà” del Governo Berlusconi. Il CARA lagherizza circa duemila richiedenti asilo, con l'idea di concentrare in una struttura “confortevole” tutti i “futuri” rifugiati in attesa di asilo.
    Si parla di un centro a cinque stelle degno di un “paese accogliente” come l'Italia, è questo che ci si sente dire; è questo che i media ci dicono e ci hanno detto. Invece a noi di minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com ci risulta alquanto diverso da un “cinque stelle”:
    • Mineo è un centro di segregazione, un esperimento di nuove politiche di detenzione dei migranti”, denuncia la Rete Antirazzista Catanese, promotrice di una campagna per la sua chiusura immediata.
    • L’area è ipermilitarizzata, ci sono doppie recinzioni e telecamere, un centinaio tra carabinieri, poliziotti e militari dell’esercito effettua controlli soffocanti e non mancano gli abusi. Di contro ci sono pochi mediatori culturali, niente giornali e tv, nessuna attività ricreativa e culturale. Il cibo non piace e nonostante gli alloggi siano dotati di cucine funzionanti, è proibita la preparazione di alimenti”.
    • L’insostenibilità del modello Mineo è denunciata pure da una ricerca nazionale sul sistema d’asilo condotta dall’ASGI (Associazione Studi Giuridici Immigrazione) in collaborazione con il Centro Studi Politica Internazionale, Caritas, Consorzio Communitas e Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa. “Il Centro di Mineo – scrive l’equipe di ricerca - per ragioni legate alla sua ubicazione e per il fatto di inserirsi quale corpo estraneo nel già fragile tessuto socio-economico, rappresenta una struttura ad alto rischio di involuzione verso una realtà-ghetto completamente isolata dall’esterno, dove possono facilmente prodursi gravi fenomeni di marginalità e degrado sociale”. Nonostante gli impegni del governo, il centro vive nella totale assenza di programmazione dei servizi, senza alcun collegamento con le amministrazioni locali. “La locale ASL, priva di risorse aggiuntive, difficilmente è in grado di rispondere efficacemente al proprio compito istituzionale di tutela sanitaria”, aggiungono i ricercatori. “Inoltre non è previsto il potenziamento dei servizi scolastici a fronte della nuova utenza (al 13 maggio 2011 risultavano presenti circa 80 minori con famiglie e 40 minori stranieri non accompagnati)”.
    Pertanto, persone che avrebbero diritto all'asilo si trovano a vivere un forte senso di precarietà ed abbandono, sfiducia, solitudine e disperazione.
    Questo senso di frustrazione sentito da persone, lo ripetiamo, che avrebbero diritto ad essere tutelate e assistite li porta chi:
    • a fuggire verso Francia, Germania o Paesi Scandinavi.
    • altri, invece esprimono al loro frustrazione alienandosi e rendendo “sopportabile” la loro condizione, come Saint Genet insegna, accontentandosi di camminare ininterrottamente a ridosso del filo spinato come si fa in carcere durante l’ora d’aria.
    • altri ancora traducono rabbia e desiderio di libertà in legittime manifestazioni di protesta.
      Negli ultimi quaranta giorni già tre volte un centinaio di rifugiati hanno occupato la superstrada che collega Catania a Gela, sfidando la reazione delle forze dell’ordine. Scene non dissimili si sono potute vedere pochi giorni fa per le strade di Bari, mentre, sempre nel centro di Mineo, dieci “pericolosi lagherizzati” sono stati costretti a ricorrere alle cure dell’ospedale per le contusioni prodotte dalla carica degli agenti.
      Questa insopportabile condizione di semidetenzione, la condizione di eterna sospensione tra l’essere e il non essere, di persona e non persona, hanno condotto, anche, ad atti di autolesionismo, tanto che almeno sette “pericolosi lagherizzati” hanno tentato, nei giorni scorsi, il suicidio all’interno del Cara, secondo quanto denunciato dallo staff di Medici senza frontiere.
      Per l’alto numero di rifugiati ospitati e la cronica inefficenza delle istituzioni chiamate a riconoscere lo status di rifugiato si rischia di prolungare all’infinito il confinamento nel limbo-inferno di Mineo. La commissione territoriale competente per l’esame delle richieste d’asilo ha iniziato le audizioni solo il 19 maggio e riesce ad incontrare solo due persone al giorno per non più di due volte la settimana. A questo ritmo, per smaltire le pratiche relative ai duemila richiedenti, ci vorranno non meno di tre anni. Inoltre sono già stati pronunciati numerosi dinieghi e per un’intera comunità, quella dei pakistani del Punjab, le richieste sono state rigettate in blocco.
    Paesi di provenienza dei richiedenti asilo del Cara di Mineo (aggiornato al 18 luglio 2011)
    Afghanistan 160, Bangladesh 24, Burkina Faso 47, Ciad 18, Costa D’Avorio 133, Eritrea 116, Etiopia 49, Georgia 1, Ghana 136, Guinea 17, Iran 24, Iraq 11, Kenya 1, Libia 8, Mali 136, Niger 14, Nigeria 328, Pakistan 317, Senegal 54, Siria 1, Somalia 5, Sudan 36, Tunisia 6, Turchia 20, Camerun 7, Gabon 2, Liberia 5, Marocco 1, Mauritania 3, Guinea Bissau 2, Togo 37, Gambia 32, Sierra Leone 12, Benin 4, Congo 12, Egitto 2, Palestina 1.

    Per tutto questo, minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com crede e si fa promotore dell'appello per la chiusura di tutti i lager di stato (CIE,CARA, ecc.)

    La condizione dei Minori Stranieri non Accompagnati nel CARA di Mineo

    Oggi il residence di lusso ( Villaggio degli Aranci) di Mineo (CT) che ospitava fino a qualche mese fa militari Americani di stanza alla...
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