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Life is a choice or a chance? Se lo chiede Mohamed, 17 anni, arrivato a Lampedusa dalla Somalia attraverso la Libia e le sue violenze.
Segue un sogno di libertà: dalla guerra, dalla povertà, dagli abusi.
Lunedì ha partecipato alla visita del Papa.
Da oltre 20 giorni si trova, insieme a molti altri coetanei, nel CPSA: troppi, tanto che Lampedusa diventa un limbo in cui quale riaffiorano le emozioni, spesso profondamente ambivalenti, che hanno nutrito il suo viaggio, senza la possibilità di proseguirlo.

Papa Francesco e Mohamed, Terre des Hommes: la sofferenza dei Minori Stranieri deve durare il meno possibile

“ Life is a choice or a chance? ”   Se lo chiede  Mohamed , 17 anni, arrivato a Lampedusa dalla Somalia attraverso la Libia e le sue violen...
Nell'isola simbolo dell'immigrazione, Papa Francesco ha voluto incontrare i migranti venuti dalle "periferie del mondo". In prima fila, ad assistere alla messa di Papa Francesco, un gruppo di migranti del CSPA di Lampedusa.  Con alcuni, Papa Bergoglio si è trattenuto, slautandoli, parlando con loro e ascoltando soprattutto la voce del damma di chi affronta fra mille pericoli il viaggio per cercare una vita migliore.

Importanti, oltre ai gesti sono state le parole di Papa Francesco, che ha detto la cultura del benessere ci rende "insensibili alle grida degli altri", ci fa vivere "in bolle di sapone", in una situazione "che porta all'indifferenza verso gli altri. Di più: oggi c'è una "globalizzazione dell'indifferenza". Ci siamo abituati alla sofferenza dell'altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro!". 

Immigrazione: Siamo tutti responsabili. Oggi globalizzazione dell'indifferenza

Nell'isola simbolo dell'immigrazione, Papa Francesco ha voluto incontrare i migranti venuti dalle "periferie del mondo". I...

Senza acqua calda e talvolta senza un letto. Sono ben 111 i minorenni rinchiusi nel Centro Cpsa di Lampedusa. Per legge, dovrebbero restarci 48 ore invece alcuni rimangono lì per settimane

© Salvatore Esposito / Contrasto per L Espresso© Salvatore Esposito / Contrasto per L'Espresso
Ben 111 minorenni, dimenticati per giorni e giorni nel centro Cpsa di Lampedusa, senza acqua calda e talvolta senza nemmeno un letto su cui dormire. Lo racconta "L'Espresso" nel numero in edicola venerdì 3 maggio: l'inviato del settimanale è riuscito a visitare la struttura dell'isola che ospita i ragazzini, rinchiusi assieme agli adulti, 701 persone negli spazi che dovrebbero contenerne al massimo 300.

Profughi, bambini e dimenticati

Senza acqua calda e talvolta senza un letto. Sono ben 111 i minorenni rinchiusi nel Centro Cpsa di Lampedusa. Per legge, dovrebbero restar...

Cronaca di una visita a Contrada Imbriacola. Parlano i profughi eritrei trattenuti illegalmente nella struttura. A spese loro e nostre.
Lei, la portavoce del gruppo di queste giovani donne africane, quando le chiediamo di cosa sentano più il bisogno, lì rinchiuse, risponde pronta: di pregare. Poi ci spiega: possono farlo anche da “trattenute”, con polizia, esercito e carabinieri che guardano annoiati e intorno grate al posto di crocifissi. Ma preferirebbero andare in chiesa o almeno avere un prete che offici per loro la messa. Dall’altra parte del centro, nel cosiddetto “gabbio” (la gabbia nella gabbia) dove stanno rinchiusi gli uomini, almeno, tra i profughi, c’è un giovanissimo diacono e la preghiera la organizza lui che ha anche una sorella suora.

Fede, igiene e diritti

Cronaca di una visita a Contrada Imbriacola. Parlano i profughi eritrei trattenuti illegalmente nella struttura. A spese loro e nostre. ...

Solo due giorni fa, il Ministro Cancellieri ha dichiarato di voler diminuire la durata della detenzione, nei LAGER DI STATO, a 12 mesi.
Qual è la situazione dei CIE?
In una nota Save the Children dichiara che le condizioni per donne, neonati e minori non accompagnati stipati al Cpsa di Lampedusa dopo gli ultimi sbarchi, sono inaccettabili.123 sarebbero i presunti minori non accompagnati arrivati dalla Libia, per la maggior parte originari di Somalia (67) e Gambia (25) e di età compresa tra i 12 ed i 17 anni, e 17 bambini piccoli accompagnati (tra cui 4 neonati).

INACCETTABILE: IL GOVERNO TECNICO DETIENE 123 MINORI STRANIERI A LAMPEDUSA.

Solo due giorni fa, il Ministro Cancellieri ha dichiarato di voler diminuire la durata della detenzione, nei LAGER DI STATO , a 12 mesi...
In base ad una elaborazione dell'istituto ISMU,nello scorso anno, basandosi sui dati del dipartimento di pubblica sicurezza, in Italia sono arrivati almeno 760 barconi.

Le aree di provenienza sono state la Tunisia, la Libia e la Grecia, con a bordo migranti per la maggior parte originari dalla Tunisia e dell’Africa subsahariana.

I migranti registrati sono circa 62.657.

il 94% sui barconi della fortuna è minore non accompagnato

In base ad una elaborazione dell'istituto ISMU,nello scorso anno, basandosi sui dati del dipartimento di pubblica sicurezza, in Italia ...
Nel Question Time tenuto ieri sulla nuova emergenza sbarchi e in particolare sulla situazione minori stranieri non accompagnati, il Ministro Cancellieri ha spiegato come intende prevenire una nuova emergenza sbarchi.

Question Time sui Minori Stranieri non Accompagnati

Nel Question Time tenuto ieri sulla nuova emergenza sbarchi e in particolare sulla situazione minori stranieri non accompagnati, il Ministr...
In English below
La situazione dei migranti giunti nei giorni scorsi a Lampedusa e "ospitati" nel residence Le villette di Cala Creta si fa sempre più critica, infatti dal 26 marzo hanno iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la prolungata permanenza del "Centro di Accoglienza".
I migranti (circa 300), giunti sull'isola in tre distinti sbarchi, prevalentemente di origine somala non sono ancora stati trasferiti, tra loro anche moltissimi minori.

Lampedusa: Migranti in sciopero della fame. Molti i minori/ Lampedusa: Child detention and hunger strike

In English below La situazione dei migranti giunti nei giorni scorsi a Lampedusa e "ospitati" nel residence Le villette di Cala ...
English 
20 sono  i minori non accompagnati, tra cui 3 ragazze, presenti sull’Isola di Lampedusa dopo essere stati soccorsi giorni fa, nel naufragio in cui hanno perso la vita 5 persone.  Le migliori condizioni del mare, come dimostrano gli ultimi sbarchi di questi giorni, hanno evidenziato la ripresa delle “carrette del mare” dalla Libia, con il loro carico di “sognatori di una  vita migliore”.

No ad una nuova emergenza Lampedusa

English   20 sono  i minori non accompagnati, tra cui 3 ragazze, presenti sull’Isola di Lampedusa dopo essere stati soccorsi giorni fa, nel...
7.540, sono i minori migranti non accompagnati registrati dal sistema di accoglienza nazionale.
Le statistiche parlano di:

728 meno di 14 anni;
68 meno di 6 anni;
il resto tra i 15 e i 18 anni;
e più del 90% sono maschi e provengono prevalentemente da Afghanistan, Egitto e Tunisia, seguiti da Marocco, Bangladesh e Mali.

Minori soli, gli ultimi dati tra Ottobre e Dicembre

7.540, sono i minori migranti non accompagnati registrati dal sistema di accoglienza nazionale. Le statistiche parlano di: 728 meno d...
Nella giornata di ieri e dopo circa 3 mesi(16 agosto) c’è stato un nuovo sbarco di migranti provenienti dalla Libia.

Anche un bambino nella "carretta del mare", nato durante il viaggio; all'arrivo è stato trasferito con la Mamma all'Ospedale di Agrigento, dopo essere stato soccordo al poliambulatorio di Lampedusa.

Nel Report pubblicato ieri da Save the Children vi sono snocciolati i dati dell'emergenza:

2.737 i minori sbarcati a Lampedusa dall’inizio dell’anno;
2.599 i minori stranieri non accompagnati. 

600 sono accolti in strutture di accoglienza temporanea (SAT), in attesa di essere collocati in Vere  strutture di accoglienza. 

2.737 i minori approdati a Lampedusa dall’inizio dell’anno

Nella giornata di ieri e dopo circa 3 mesi(16 agosto) c’è stato un nuovo sbarco di migranti provenienti dalla Libia. Anche un bambino ne...
Nel Rapporto presentato dal parlamentare britannico Christopher Chope e dalla sottocommissione dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa redatto dopo la visita condotta lo scorso maggio sull’isola italiana : “I centri di accoglienza devono mantenere questa funzione e non trasformarsi in centri di detenzione”. 

Il documento dà ragione a quello che  minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com stà sostenendo da sempre sulla situazione del Centro di "Accoglienza" di  Lampedusa. Inoltre si precisa nel documento che la situazione non è migliorata, anzi peggiorata dopo la visita di maggio.

In particolare si fa riferimento ai disordini avvenuti il 20 settembre scorso, quando è scoppiato un incendio appiccato probabilmente per protestare contro le disumane condizioni in cui venivano tenuti.


La sottocommissione condanna comunque in modo fermo e assoluto la violenza degli immigrati che “non rende merito a tutti gli sforzi compiuti dagli abitanti di Lampedusa e dalla Guardia Costiera”, essa sottolinea che questa reazione degli immigrati non deve “stupire”.

“La politica detentiva dei migranti tunisini adottata a Lampedusa è problematica e i centri non sono adatti a ospitare o detenere gli immigrati irregolari”, si legge nel rapporto in cui si evidenzia come probabilmente abbia giocato un ruolo anche l’incertezza sul periodo di detenzione. 


 Infine viene richiesto alle Autorità Italiane di chiarire il quadro legale che sottostà alla detenzione degli immigrati.

A questa richiesta noi di minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com chiediamo spiegazioni in merito alla illegittima detenzione dei minori stranieri non accompagnati.

Anche il Consiglio d'Europa esprime preoccupazione sulla detenzione dei migranti a Lampedusa

Nel Rapporto presentato  dal parlamentare britannico Christopher Chope e  dalla sottocommissione dell'Assemblea parlamentare  del Cons...
Forse qualcuno ricorda una film di John Woo, Face off, in cui il protagonista viene confinato in una prigione di massima sicurezza in mezzo al mare. Questa pratica aberrante è oggi la nuova frontiera praticata dal ministro Maroni nel perseguire la politica legista del fora dai ball. Infatti, da diversi giorni, dopo le fughe in massa dai Centri di Lampedusa e la frettolosa rimozione degli immigrati dall'isola, ci sono almeno tre navi, la Moby Fantasy, la Moby Vincent e l'Audacia che stazionano al largo di Palermo con a bordo un numero imprecisato di persone, alcuni minori e donne in cinta. Il manifesto sta seguendo la vicenda che è stata denunciata anche da diverse associazioni di giuristi.
Il punto è che queste navi sono diventate di fatto dei Centri di detenzione galleggianti, al di fuori di ogni regola, anche quelle previste dalla seppur restrittive norme nazionali sui diritti degli immigrati. Particolarmente grave la presenza di minori, poiché dovrebbero avere un trattamento consono ai loro diritti. Anche a fronte di una richiesta formale in questo senso, volta a conoscere la situazione degli imbarcati minorenni, avanzata dalla legale della nostra organizzazione alle autorità competenti, non abbiamo ottenuto alcuna risposta. Solo la visita di una parlamentare, l'onorevole Alessandra Siragusa del Pd, ho potuto constatare la loro effettiva presenza, senza peraltro che nulla cambiasse. A rimarcare ulteriormente la gravità di questo silenzio, c'è il fatto che alcuni dei minori erano già stati presi in carico da noi per l'assistenza legale, di fatto ad oggi impedita da questa opacità informativa. E dunque la lista delle violazione dei diritti che questa pratica implica è molto lunga: parte da quelli costituzionali, passa per quelli del diritto all'informazione e arriva alla totale violazione della Convenzione Onu sui Diritti dei Bambini.
Ovviamente, se nessuno, tranne i parlamentare e non certo le Organizzazioni umanitarie preposte all'assistenza, e non la stampa, una nave sempre alla rada è un luogo off limits, un lager galleggiante. La pratica del lager galleggianti entra dunque in funzione in un momento di estrema degenerazione politica, che ha permesso alla vice sindaco di Lampedusa, la leghista Angela Maraventano, ai microfoni di Radio Padania la settimana scorsa, di sostenete impunemente che le Organizzazioni umanitarie «informano esageratamente» dei loro diritti gli immigrati, spingendoli così alla rivolta: «Chiederò al Governo il loro allontanamento dall'isola, poiché sono le associazioni umanitarie che, venendo a vedere come li trattiamo e come non li trattiamo, fomentano questi delinquenti e ne sostengono le battaglie». Opinione condivisa da Bernardino De Rubeis, sindaco di Lampedusa, il quale, anch'egli su Radio Padania ha dichiarato: «Ho piena fiducia in Roberto Maroni perché è un ministro che ha avuto la forza di sterminare tutte le mafie presenti in Italia». Il Sindaco se la prende in particolare con le organizzazioni non governative che vigilano sulla condizione dei minori stranieri non accompagnati: «Minori che in realtà non sono minori, poiché hanno 16 o 17 anni e sono ben dotati, pertanto dobbiamo stare attenti altrimenti ce li ritroviamo nelle camere da letto».
A parte il tono delle dichiarazioni, si evince da esse l'ignoranza crassa delle Convenzioni internazionali, e un razzismo palese che rappresenta la cifra essenziale di tutte queste politiche. E dunque, di conseguenza, viene negata l'agibilità alle associazioni umanitarie dentro i Centri: la nostra Organizzazione ha chiesto ormai da tre settimane di tornare a lavorare a Lampedusa ma ancora non abbiamo risposta, pur avendo finanziamenti privati e minori in carico. D'altra parte i migranti vengono ghettizzati sulle navi, introducendo pratiche di detenzione amministrativa nel più puro stile israeliano. Per questo chiediamo, e vorremmo che la politica di opposizione ci sostenesse in questo, di poter vedere accolta la nostra richiesta di agibilità presso i Centri di Lampedusa, nei quali oggi ci sono diverse decine di minori che hanno diritto all'assistenza legale, informazioni chiare e trasparenti circa l'identità delle persone imbarcate sulle tre navi, così come chiediamo di conoscere la destinazione delle navi e dei migranti trattenuti e di sapere se è stato notificato loro qualche tipo di provvedimento di trattenimento o respingimento e se vi è stata tempestiva convalida giudiziaria. Sono richieste basilari, che pertengono ad uno stato di diritto; se non dovessero esser evase il vulnus che aprirebbero potrebbe far passare violazioni ancora peggiori.
* Presidente di Terre des Hommes

LE NAVI LAGER E I DIRITTI NEGATI DEI MINORI

Forse qualcuno ricorda una film di John Woo, Face off, in cui il protagonista viene confinato in una prigione di massima sicurezza in mezzo...
 "Lampedusa e' stata dichiarata porto non sicuro per i soccorsi in mare, finche' il centro di accoglienza non sara' ricostruito. Questo significa che altri migranti che dovessero arrivare saranno portati in altri centri". Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni durante un'audizione in Commissione Parlamentare Infanzia sui minori stranieri non accompagnati. 


minoristranierinonaccompaganti.blogspot.com  pubblica (qui)  il question time presentato dall'On. Zampa e altri, con la risposta del ministro Elio Vito sulla situazione dei minori stranieri trattenuti a Lampedusa.



Maroni ha dichiarato Lampedusa porto non sicuro

 "Lampedusa e' stata dichiarata porto non sicuro per i soccorsi in mare, finche' il centro di accoglienza non sara' ricost...

...di seguito il delirio populista e xenofobo della deputata Leghista Maravento in una intervista pubblicata dal "ilfattoquotidiano.it"

Maraventano, vicesindaco di Lampedusa
“Tunisini delinquenti, fomentati dalle ong” 
"Al loro paese stanno benissimo, l'inferno è qui". La leghista siciliana se la prende con le associazioni umanitarie. Al governo chiede il pugno di ferro, con rimpatri e risarcimenti per gli abitanti dell'isola
Prima il voto in commissione a Palazzo Madama, poi di corsa in taxi verso l’aeroporto di Fiumicino. Angela Maraventano, senatrice della Lega Nord e vicesindaco di Lampedusa, ha fretta di tornare sull’isola. Da quando è scoppiata la rivolta nel Centro di accoglienza in contrada Imbriacola, è inquieta. Il sangue siciliano ribolle sotto la camicia verde. E poi «mia madre mi ha chiamato piangendo”, spiega, “alcuni tunisini hanno tentato di aggredirla. Devono andarsene…».

Senatrice, ci risiamo. A Lampedusa è di nuovo emergenza.“Era prevedibile perché si tratta di tunisini: è la seconda volta che appiccano il fuoco. Se fossero stati libici non sarebbe successo niente. Si sono rivelati dei delinquenti, sono pericolosi per Lampedusa e per il paese: questi vengono qui solo per fare danno. Devono essere rimpatriati, non sono persone civili”.

La rivolta è dipesa dalle condizioni precarie in cui erano costretti a vivere nel Centro di accoglienza?“Macché! Sono tutti dei delinquenti e basta. Vi dico pure che sono stata a Tunisi e là stanno benissimo, non hanno nessun problema. L’inferno lo abbiamo noi, non loro. E poi, in passato, abbiamo ospitato migliaia di profughi e non è mai successo niente. Solo con loro ci sono problemi”.

Al di là degli scontri di questi giorni, anche se la permanenza fosse pacifica, il problema immigrazione a Lampedusa resterebbe.“Con il governo, dopo gli accordi dei giorni scorsi a Tunisi, abbiamo stabilito che saranno rimpatriate cento persone al giorno. Prima, erano solo 60 alla settimana. Il motivo di questa rivolta è che appena sanno del rimpatrio si ribellano. E a dirglielo sono anche le associazioni umanitarie accampate sull’isola e di cui chiederò l’allontanamento, stanno rovinando Lampedusa. Salvaguardano i tunisini, mentre noi moriamo di fame”.

Lei vuole dire che ostacolano la vita dei lampedusani?“La ostacolano molto, fomentano queste persone contro il governo e contro di noi”.

Le aizzano addirittura contro di voi?“Sì. Magari non tutte, solo alcune. È da un po’ che sospetto questo comportamento. Loro fomentano la gente perché gli dicono la verità…

Quindi, meglio nascondere la verità…“Magari sarà giusto dirgli la verità, però non si può fomentare la gente dicendo, ‘se non vi ribellate vi rimpatriano’. Ora la lotta sarà dura contro tutti. Sono arrabbiata. Io sono la prima che ha accolto profughi a Lampedusa, e ora non è che li voglio ammazzare appena arrivano. Ma questi tunisini non sono degni. E i minori sono peggio degli adulti, vogliono essere lasciati liberi a dieci anni. Certo, gestire gli adulti è più difficile. Il problema è che le nostre forze dell’ordine, ultimamente, stanno facendo solo vigilanza di protezione civile…

Cioè non hanno fatto il possibile?“Sì, ma non sono stati duri come vorrei. Le motovedette hanno fatto servizio di protezione civile, non hanno mai fatto servizio militare… Noi gli andiamo a salvare il culo in mare, e poi ci ringraziano appiccando il fuoco. Devono capire che sono ospiti a casa nostra. Abbiamo fatto un progetto bellissimo accogliendoli in tutta Italia”.

Lei dice che il governo ha un piano per fronteggiare il problema, eppure il sindaco De Rubeis ha detto di essere stato lasciato solo.“Ognuno si prende le responsabilità di quello che dice, io sono il vice sindaco e lui è il sindaco. Come vice posso dire che c’è stata una programmazione seria. E poi ho parlato con lui (De Rubeis, ndr) e dice che ce l’ha con i tunisini, non con il governo”.

Allora il governo sta operando bene?“Certo”.

Nei mesi scorsi, è nato il sospetto che la Lega abbia approfittato dell’emergenza per motivi politici.“Non è vero. Io sono una leghista, approvo tutto quello che dice la Lega, penso che i tunisini non possano rimanere nel nostro territorio. I delinquenti devono tornare a casa loro”.

Onorevole, a Lampedusa non rischia di essere mal voluta, vista l’insofferenza diffusa?“Io posso camminare a testa alta, non ho mai tradito la mia gente, ho solo seguito un progetto preciso e cioè combattere l’immigrazione clandestina”.

Sa che è nato un comitato di commercianti guidato da alcune associazioni di consumatori, pronto a chiedere il risarcimento dei danni economici e morali causati da questi lunghi mesi di emergenza?“Certo! È giusto, dobbiamo essere risarciti per i danni subiti”.

Sì, ma chi aderisce punta il dito contro la cattiva gestione da parte del governo.“A fine stagione tireremo le somme e chiederemo al governo altri aiuti, oltre a quello che già ha fatto, cioè sospendere le tasse e i mutui. Anch’io ho un’attività a Lampedusa. Ma sono una persona onesta che non vuole approfittare del fenomeno”.

Quindi c’è qualcuno che vuole approfittare dell’emergenza per fare soldi?“No, dico solo che il governo si è messo a disposizione con delle agevolazioni fiscali, ma se alla fine della stagione avremo altre perdite economiche, chiederemo i danni”.

Lei dice “chiederemo”, quindi anche lei chiederà i danni?“Certo! Sarò io la prima a chiederli. Ho un’attività con otto persone che lavorano per me, do da mangiare a otto famiglie di Lampedusa”.

Non è contraddittorio sostenere in pieno l’azione di governo e poi però chiedere il risarcimento al governo stesso?“No, perché il governo ha fatto l’impossibile per contrastare questo fenomeno. Per ora, sta facendo bene. Se domani farà male chiederò i danni e appoggerò il comitato. Fino a oggi però sono soddisfatta. Poi conoscendo qualcuno del comitato… non mi faccia andare oltre”.

La zona franca nascerà?“È solo quella che ci può fare crescere. Le assicuro che Lampedusa non pagherà mai più tasse. Dobbiamo essere premiati per quello che abbiamo fatto”.

Magari avrete la zona franca, la gente non pagherà le tasse, ma se Lampedusa continuerà ad avere 300 nuovi immigrati al giorno, il problema resterà irrisolto.“Spero che il nostro governo faccia accordi seri per i respingimenti. E basta”.

Nascerà anche il campo da golf promesso da Berlusconi?“La proposta di fare campo da golf e casinò l’ho fatta vent’anni fa. Lampedusa è un’isola stupenda, è patrimonio di tutti, perché non farli? Prima, però, ci sono problemi più importanti da risolvere”.

il delirio populista e xenofobo della deputata Leghista Maravento in una intervista pubblicata dal "ilfattoquotidiano.it"

...di seguito il delirio populista e xenofobo della deputata Leghista Maravento in una intervista pubblicata dal "ilfattoquotidiano.it...
Non accenna a dimunuire la tensione sfociata ieri nell'incendio del CIE e in mattinata alcuni isolani hanno avuto un faccia a faccia con gli “ospiti”, sfogando la loro rabbia lanciando pietre contro gli “ospiti” tunisini che, dopo aver passato la notte all'aperto, parte nello stadio e parte sul molo Favarolo, giravano liberi per l'isola. La rabbia di alcuni Lampedusani si scatenata in mattinata contro un giornalista e un cameramen della TV satellitare Sky che a loro dire perchè i mezzi di informazione sono la causa del caos di questi giorni e sono colpevoli di veicolare una visione distorta dell'isola.

Nella stessa giornata, circa 300 tunisini hanno manifestato al grido di “Libertà, Libertà” per le vie di Lampedusa.

Sembrerebbe che ancora in diverse parti dell'isola si registrano disordini, in un clima da "caccia all'uomo" che sta “Scoinvolgendo” l'antico spirito ospitale dei Lampedusani. Si sono registrati anche alcuni feriti, tanto da spingere il responsabile sanitario, Pietro Bartolo, ha chiedere l'invio di altre ambulanze al centro di accoglienza, dove continuano gli scontri.


Il sindaco Bernardino De Rubeis si appella al presidente della Repubblica Napolitano: "Ho cercato di parlare con il presidente Berlusconi e il ministro Maroni ma non è mai stato possibile. Non è più il tempo delle chiacchiere e dei ragionamenti buonisti. Il Viminale porti via tutti i tunisini. Ci aiuti il presidente Napolitano che si è sempre dimostrato sensibile nei nostri confronti". Poi quasi intima: "Venga da noi. La situazione è ad alto rischio, occorre fare presto qualcosa". Infine si scusa: espressioni irrispettose.


La tensione si avverte anche tra la polizia, che non riesce più ad avere il controllo della situazione.

Il segretario generale del sindacato di polizia Coisp dice: "Quello che succede a Lampedusa è la prova dell'incapacità del governo. Se ci scapperà il morto sappiano quei politici che oggi dormono o stanno a guardare, che non accetteremo lacrime istituzionali o inutile solidarietà".

Il Viminale ha promesso che entro 48 ore gli “ospiti” saranno tutti via da Lampedusa per essere rimpatriati. Naturalmente un governo xenofobo e razzista come questo ha pensato bene di Espellere piuttosto che Accogliere.

De Rubeis in proposito ha detto che: "Il Viminale ha già predisposto 11 voli per trasferire nelle prossime ore tutti i tunisini che si trovano ancora a Lampedusa. Maroni mi ha detto che Lampedusa non sarà più considerata 'porto sicuro', in quanto priva di un centro di prima accoglienza, e dunque gli immigrati soccorsi in mare nel corso di operazioni Sar saranno trasferiti con le motovedette direttamente a Porto Empedocle o in altri scali siciliani".

In conclusione la situazione lampedusana è riconducibile alla criminale politica che da anni i governi che si sono succeduti hanno meticolosamente perpetrato. Infatti le politiche migratorie adottate negli anni hanno tutti avuto un unico leit motiv, privare degli elementari diritti umani, esasperare gli animi, costruire i diversi, i nemici, i loro e i noi, alimentando la vile guerre tra poveri. Quindi le tensioni di questi mesi culminate nelle violenze di ieri e di oggi sono l'inevitabile conseguenza della politica di un governo che considera gli stranieri come criminali (...da che pulpito), come problema di ordine pubblico, come animali da laboratorio.
Purtroppo questo atteggiamento, privo del rispetto dell'essere umano, ha la sua più spregevole espressione ne la mancanza di tutela e assistenza dei Minori e ancor di più dei Minori Stranieri Non Accompagnati. Non ultimo il sovraffollamento delle strutture, la promiscuità tra adulti, minori, nuclei familiari e donne sole nonché la carenza di assistenza di base e la privazione dei diritti fondamentali.
minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com confida nell' “italiani, brava gente” che permetterà di capire che i migranti tutti sono, prima che qualsiasi altra definizione “legale”, ESSERI UMANI, PERSONE.

Ancora scontri a Lampedusa

Non accenna a dimunuire la tensione sfociata ieri nell'incendio del CIE e in mattinata alcuni isolani hanno avuto un faccia a faccia con...
Il corto circuito del sistema di accoglienza non ha tardato ad arrivare. 
Come già descritto da minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com nell'articolo Lampedusa: l'esasperazione fa corto circuito ciò che è accaduto nel Cie di Lampedusa è un disastro ampiamente annunciato ( guarda articoli con etichetta Lampedusa,CIE,Accoglienza), prevedibile e quindi evitabile.
E’ pressoché unanime il commento al rogo che ha devastato il Centro di "Accoglienza" di Contrada Imbriacola.
“E’ urgente trovare una sistemazione adeguata per i migranti che sono rimasti senza un riparo”, ha dichiarato la portavoce dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati e i richiedenti asilo Laura Boldrini che ha voluto anche sottolineare come la situazione esplosiva all’interno della struttura fosse più che nota: “Siamo amareggiati per l’incendio, frutto della crescente tensione dovuta al trattenimento prolungato dei migranti all’interno della struttura”. Anche l'OIM, Organizzazione internazionale per le migrazioni parla di fatti prevedibili. “Da giorni all’interno della struttura di accoglienza si era creata un’atmosfera molto tesa a causa dell’alto numero di migranti e della mancanza di trasferimenti sulla terraferma”, ha affermato il responsabile comunicazione dell’organismo.

All'amarezza per un disastro ampiamente annunciato dalle Organizzazioni Umanitarie e da Minori Stranieri non Accompagnati (leggi qui), il sindaco dell’Isola De Rubeis è un fiume in piena: “Avevano avvertito tutti su quello che poteva succedere ed è accaduto. E’ ora che il governo intervenga dopo tanto immobilismo”. Il primo cittadino soffia sul fuoco del crescente risentimento dei lampedusani che si sentono abbandonati da Roma di fronte a un’emergenza che non accenna a diminuire: “C’é una popolazione che non sopporta più, vuole scendere in piazza con i manganelli, perché vuole difendersi da sola, in quanto chi doveva tutelarla non l’ha fatto. L’esecutivo faccia venire subito le forze dell’ordine, porti qui le navi militari affinché sgomberino in 24 ore l’isola, perché questo é uno scenario di guerra”.



Ad aggravare le responsabilità del Governo sono le parole del Ministro alla Difesa La Russa, che pochi giorni fa durante una visita a Lampedusa, ha dichiarato, noncurante degli appelli che si levavano da più parti, che “I migranti hanno detto che le condizioni di vita sono buone”. Ringraziando poi i militari ed i civili che quotidianamente gestiscono l’emergenza: “State svolgendo un ottimo lavoro senza dare mai luogo ad alcun inconveniente”.


Sull'accaduto il PD ha chiesto al Ministro dell'interno Maroni di riferire in Parlamento sull'accaduto. La dose è stata rincarata anche dall' On. Livia Turco che ha stigmatizzato “il grado di improvvisazione e di incapacità” di un  governo “che in genere si occupa di immigrazione solo per strumentalizzarla a fini propagandistici”.


Alla luce di quanto sopra, resta il fatto che Lampedusa è rimasta senza una struttura d’accoglienza, “non può più ospitare un solo immigrato”, come dice il sindaco di Lampedusa. Preoccupazioni che vengono anche da parte UNHCR: “L’isola si troverà sprovvista di una struttura di accoglienza per coloro che arriveranno via mare” e una volta passato il mare grosso gli sbarchi riprenderanno come sempre.


Grande preoccupazione esprime minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com esprime per i MSNA che arriveranno in una situazione di "Accoglienza" ancora più difficile.


Lampedusa: il CIE a Fuoco, un disastro annunciato

Il corto circuito del sistema di accoglienza non ha tardato ad arrivare.  Come già descritto da minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com ...
Nel Pomeriggio è scoppiato un incendio di vaste proporzioni nel Centro di “Accoglienza” di Lampedusa(foto), dove sono stipati oltre 1300 immigrati.
Non era difficile prevedere che prima o poi, in un Lager come quello di Lampedusa, a causa del sovraffollamento, della promiscuità tra adulti, minori, nuclei familiari e donne sole e delle forte tensioni che ciò provoca, sarebbe scoppiata una rivolta di tali proporzioni.
Il rogo è stato appiccato da immigrati che ormai da tempo erano esasperati “ospiti” della struttura.
Ormai unico metodo per far sentire la propria voce e far conoscere alla classe politica e alla popolazione indifferente le problematiche dell'”accoglienza”. Non è la prima volta che il centro di accoglienza viene dato alle fiamme. Un episodio analogo, con danni consistenti
alla struttura, si era registrato anche nel febbraio del 2009.
Gli extracomunitari, da giorni, anzi da mesi stanno protestando per chiedere il trasferimento “in continente”, in strutture di vera accoglienza.
Circa 800 gli immigrati erano riusciti a fare perdere le loro tracce ma sono stati rintracciati dai carabinieri in vari luoghi dell'isola.
La nube di fumo sollevatasi ha investito anche il centro abitato, arrivando fin sopra l'aeroporto che è stato momentaneamente chiuso.
"Il Cie è interamente devastato, è tutto bruciato, non esiste più e non può più ospitare un solo immigrato" ha dichiarato il sindaco di Lampedusa Bernardino de Rubeis.
"Ora Lampedusa non ha più un posto. E' urgente che il governo intervenga dopo tanto immobilismo. Avevamo avvertito tutti su quello che poteva succedere ed è accaduto". E ancora: " Questo è uno scenario di guerra. C'è una popolazione che non sopporta più, vuole scendere in piazza con i manganelli e difendersi da sola, perché chi doveva tutelarla non l'ha fatto".
Gli immigrati sono stati tutti radunati al campo sportivo, sotto la sorveglianza delle forze dell'ordine, e soltanto alcuni, in serata, sono stati trasferiti con un volo militare.

L'esasperazione fa corto circuito a Lampedusa.

Nel Pomeriggio è scoppiato un incendio di vaste proporzioni nel Centro di “Accoglienza” di Lampedusa (foto), dove sono stipati oltre 1300...
287, i migranti approdati nella nottata a Lampedusa. Gli ultimi arrivi, per un totale di 167 migranti di cui quattro donne e numerosi minori, sono giunti alle due a bordo delle motovedette della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera che li avevano soccorsi mentre erano alla deriva su due imbarcazioni a circa 40 miglia dall'isola. Tutti i migranti sono stati trasferiti nel Centro di prima accoglienza.


Sempre da Lampedusa, l'Associazione dei commercianti e degli operatori turistici dell'isola ha diffuso un appello al presidente del consiglio Silvio Berlusconi in cui si sollecita l'immediato trasferimento dei migranti affermando:  "Lampedusa non è Alcatraz".

287 migranti sono sbarcati nella notte a Lampedusa. Numerosi i Minori.

287, i migranti approdati nella nottata a Lampedusa. Gli ultimi arrivi, per un totale di 167 migranti di cui quattro donne e numerosi minori...
Nella notte, intorno alle 3:00, è approdato un barcone con 95 persone, tra cui 2 bambine, probabilmente tutte di nazionalità tunisina.
Il barcone è stato avvistato e soccorso dai militari della Guardia di Finanza a circa 30miglia dall'isola, mentre imbarcava acqua.
Continuano a sbarcare sull'isola di Lampedusa, che riversa sempre più in una situazione molto critica a causa dell'alto numero di profughi.(Guarda il video degli scontri con le forze dell’ordine).
Ancora una volta il sovraffollamento e la promiscuità tra adulti, minori, nuclei familiari e donne sole è causa di forti tensioni.

Lampedusa: Arrivano in 95 nella notte. La promiscuità tra adulti, minori, nuclei familiari e donne sole è ancora causa di forti tensioni.

Nella notte, intorno alle 3:00, è approdato un barcone con 95 persone, tra cui 2 bambine, probabilmente tutte di nazionalità tunisina. Il ...
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