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13460 minori non accompagnati hanno fatto richiesta di protezione internazionale nel 2019. Questi i dati pubblicati da Eurostat (ufficio di statistica dell'Unione Europea) per i 27 Paesi dell'Unione Europea.
Circa il 20% in meno rispetto al 2018 che faceva registrare 16785 domande. In una nota Eurostat spiega che il calo delle domande è in calo dopo il picco avuto nel 2015 con ben 92000 domande.

Il 7% di tutti i richiedenti nel 2019 sono stati minori non accompagnati. La maggior parte maschi (85 per cento). I due terzi avevano un'età compresa tra 16 e 17 anni (9.200 persone), mentre quelli di età compresa tra 14 e 15 anni rappresentavano il 22 per cento (3.100 persone) e quelli di età inferiore ai 14 anni l'11 per cento (1.500 persone).
Due su tre richiedenti asilo considerati minori non accompagnati nell'Ue nel 2019 erano cittadini di sei paesi: Afghanistan (30 per cento), Siria e Pakistan (entrambi 10 per cento), nonché Somalia, Guinea o Iraq (5 per cento ciascuno).

Nel 2019, il numero più elevato di richiedenti asilo considerati minori non accompagnati è stato registrato in Grecia (3.300 minori non accompagnati, pari al 24 per cento di tutti quelli registrati negli Stati membri dell'Ue), seguita da Germania (2.700 o 19 per cento), Belgio (1.200 o 9 per cento) e Paesi Bassi (mille, pari all'8 per cento).
Rispetto all'anno precendente sono aumentate le domande in Austria (500 in più, o +120 per cento) davanti al Belgio (500 in più, + 63 per cento), Grecia (700 in più, +26 per cento) e Slovenia (100 in più, +21 per cento). Al contrario, le maggiori diminuzioni tra gli Stati membri con oltre 500 richiedenti asilo sono state registrate in Italia (3.200 minori non accompagnati nel 2019 rispetto al 2018, o -83 per cento) e Germania (1.400 in meno, o -34 per cento).
La maggior percentuale di minori non accompagnati tra tutti i minori richiedenti asilo nel 2019 è stata registrata in Slovenia (dove l'80 per cento di tutti i richiedenti asilo di età inferiore a 18 anni non erano accompagnati), seguito da Bulgaria (72 per cento), Slovacchia (70 per cento) e Romania (35 per cento).
Anche nel 2019 l'Afghanistan rappresenta il paese principale di provenienza dei Minori non Accompagnati. La Siria è stata il secondo principale paese di cittadinanza dei richiedenti asilo considerati minori non accompagnati negli Stati membri dell'Ue. Il Pakistan è stato il terzo paese principale di cittadinanza dei richiedenti asilo considerati minori non accompagnati negli Stati membri dell'Ue.

Tutti i Dati Eurostat sui MSNA

Leonardo Cavaliere 

DATI Eurostat sui minori non accompagnati richiedenti asilo. 20% di richieste in meno nel 2019.

13460 minori non accompagnati hanno fatto richiesta di protezione internazionale nel 2019. Questi i dati pubblicati da Eur...
Nel 2016, secondo il rapporto presentato dall'EASO, Agenzia Europea per l'Asilo,in tutta l'Unione Europea, le domande di protezione internazionale presentate sono state circa 1,3 milioni. Le domande di asilo presentate da parte dei minori non accompagnati nell' UE, 65570, evidenziano un calo del 37% rispetto al 2015.

L'Italia, in controtendenza al resto dell'Europa, registra un aumento del 48%. La maggior parte delle domande, il 29%, sono state presentate dai minorenni Gambiani. La Germania, come l'Italia, registra un aumento delle richieste, pari a +61% (35935), di cui il 42% è stata presentata da minori provenienti dall'Afghanistan.

La Germania con il 55% è il paese che ha ricevuto più richieste, pari ad oltre la metà di tutte le richieste Europee, seconda l'Italia con il 9%, terza l'Austria con il 6%, poi Gran Bretagna (5%) e Bulgaria (4%). Un importante aumento delle domande si è registrato anche in Grecia (+460%, 2.350), Bulgaria (+52%, 2.750), Croazia (+3.300%, 170), e Slovenia (+513%, 245), mentre drastico calo in Austria (-53%), Ungheria (-86%), Olanda (-56%), Svezia (-94%), Finlandia (-85%), Belgio (-64%), Danimarca (-44%). Tra i minori non accompagnati la nazionalità più rappresentata è certamente quella degli afghani, pari al 37% di tutte le richieste di asilo degli under 18.


Gli ultimi dati, riferiti alla totalità dei migranti, relativi ai primi mesi del 2017 mostrano un ulteriore calo del numero di domande presentate per la protezione internazionale, rispetto ai numeri mensili riportati durante il 2016, 2015 e seconda metà del 2014. Ma i numeri dei primi mesi del 2017 sono maggiori rispetto alla prima metà del 2014. La Siria rimane il principale paese di origine dei richiedenti registrati nell'UE tra gennaio e maggio 2017.

Scarica il Report annuale dell'Easo, l'Agenzia Ue per l'asilo


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I Minori Stranieri non Accompagnati

Le richieste di asilo, in Italia, da parte dei minori non accompagnati sono in aumento

Nel 2016, secondo il rapporto presentato dall'EASO, Agenzia Europea per l'Asilo,in tutta l'Unione Europea , le d omande di pro...
Per i Minori Non Accompagnati, tutela umanitaria nel più breve tempo possibile, lo ha ribadito la Cassazione nella sentenza 1835 della Sesta sezione civile che si occupa proprio di minori stranieri non accompagnati. Gli ermellini spiegano che il caso dei minori migranti non accompagnati non va confuso in alcun modo con quello dei minori in stato di abbandono. Affermano che è necessario che il Tribunale di competenza più vicino al luogo dello sbarco o del luogo in cui il minore è segnalato nomini nell’immediatezza un Tutore che li assista nelle pratiche per la richiesta di protezione internazionale e per il rilascio del permesso di soggiorno, applicando semplicemente le norme sull’accoglienza dell’agosto 2015.
La Suprema Corte spiega che il caso dei minori non accompagnati non va confuso con quello dei minori in stato di abbandono, quindi l’iter non va indirizzato verso l’applicazione delle norme sull’adozione, di competenza dei tribunali per i minorenni, perché non si tratta di minori in stato di abbandono.
I Giudici della Suprema Corte danno indicazioni precise al Tribunale di Marsala che sosteneva la competenza del Tribunale Minorile sui minori sbarcati. La Cassazione con la sentenza 1835 spiega che i msna sono i più vulnerabili fra i vulnerabili, quindi hanno bisogno di assistenza rapida, «la risposta deve essere quella della tutela umanitaria» e deve essere data «nel più breve tempo possibile».
La sentenza in questione, come il richiamo arrivato qualche giorno fa all’Italia dal Consiglio d’Europa circa la scarsa tutela riservata ai minori e alle donne migranti, dovrebbe spingere il legislatore ad accelerare i tempi di approvazione della legge che mira ad armonizzare il sistema, ferma al Senato ormai da troppo tempo.

Leonardo Cavaliere


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Minori Non Accompagnati, tutela umanitaria nel più breve tempo possibile

Per i Minori Non Accompagnati , tutela umanitaria nel più breve tempo possibile , lo ha ribadito la Cassazione nella sentenza 1835 della ...
Il Ministero dell’Interno ha realizzato, con il cofinanziamento dell’Unione Europea, un dépliant in varie lingue che contiene informazioni importanti per le persone che hanno meno di 18 anni e vogliono chiedere protezione internazionale in Italia. Non tutti i minori in Italia fanno questa richiesta, perché ogni minore ha una storia diversa. E’ necessario che ogni minore parli con il suo tutore, insieme al quale è possibile individuare la soluzione migliore per il proprio percorso di vita.


Se il minore teme di essere in pericolo in caso di ritorno nel suo paese, dove c’è la guerra o situazioni di violenza o dove i suoi diritti potrebbero non essere rispettati, è necessario parlarne con il suo tutore e/o l’operatore legale, e chiedere informazioni per poter capire quale è la soluzione migliore per il giovane e se è il caso di chiedere protezione internazionale. Durante la permanenza nella struttura il minore sarà seguito dagli operatori che hanno il compito di prendersi cura di lui: ci saranno vari esperti, quali ad esempio un legale, un medico, uno psicologo, un assistente sociale, che lo accompagneranno durante il percorso. Nella struttura presso la quale alloggiano i minori ci sarà un interprete che potrà aiutarli a comunicare con gli altri in una lingua comprensibile.
Le interviste presso le Commissioni Territoriali.


L’interprete deve tradurre esattamente ciò che il minore espone e racconta durante l’audizione e non partecipa alla decisione. Durante l’intervista potrà essere presente, oltre al tutore, all’interprete e ad una persona della Commissione, anche un esperto (l’assistente sociale, legale, o lo psicologo), la cui presenza aiuta il minore ad esprimersi meglio.Se il minore è una ragazza, può chiedere di essere ascoltata, qualora possibile, da una intervistatrice donna.
Quello che viene detto è riportato nel verbale che sarà riletto tramite l’interprete alla fine dell’audizione. Verrà chiesto anche al minore di firmarlo per confermare che ciò che è stato scritto corrisponde a ciò che è stato raccontato.
Tutto quello che il giovane esporrà non potrà essere comunicato ad altri, se non con il consenso dell’intervistato.



Qui il link alla guida in varie lingue

Guida sulla protezione internazionale per minori stranieri non accompagnati

Il Ministero dell’Interno ha realizzato, con il cofinanziamento dell’ Unione Europea , un dépliant in varie lingue che contiene informazio...
Il Senato ha autorizzato l'affidamento dei minori stranieri non accompagnati alle famiglie disponibili ad accoglierli.

Ora i minori stranieri potranno essere accolti in affido dalle famiglie italiane

Il Senato ha autorizzato l'affidamento dei minori stranieri non accompagnati alle famiglie disponibili ad accoglierli.
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