La circolare del Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del 3.1.2019, avente ad oggetto “D.L. 4 ottobre 2018 n. 113, convertito, con modificazioni, con la legge 1 dicembre 2018 n. 132 – Profili applicativi”, fornisce alcune importanti indicazioni anche riguardo all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e dei neomaggiorenni all’interno del SIPROIMI (nuova denominazione del sistema di accoglienza in precedenza denominato SPRAR).

In particolare, nella circolare si legge che potranno accedere al SIPROIMI “i minori stranieri non accompagnati, anche non richiedenti asilo. I minori richiedenti asilo, al compimento della maggiore età rimangono nel Sistema fino alla definizione della domanda di protezione internazionale (art. 12, c. 5 bis, D. L. n. 113/2018) e, nel caso dì concessione della protezione internazionale, per il tempo riservato alla permanenza  dei beneficiari. Il SIPROIMI, inoltre, si potrà sviluppare ulteriormente come sistema di accoglienza ed inclusione dei minori stranieri non accompagnati che, per effetto delle disposizioni introdotte dall’art. 13 della legge n. 47 del 2018, potranno proseguire, in presenza dei presupposti previsti dalla medesima legge, il loro percorso di accoglienza fino al ventunesimo anno di età”.

Il Ministero richiama così l’attenzione sulla disposizione prevista dal comma 5 bis dell'art. 12 del d.l. 113/18, introdotto dalla legge di conversione n. 132/18, che stabilisce che i MSNA richiedenti asilo al compimento della maggiore età rimangono nel SIPROIMI (ex-SPRAR) fino alla definizione della domanda di protezione internazionale.

La circolare fornisce inoltre importanti indicazioni riguardo all’accoglienza dei neomaggiorenni affidati ai servizi sociali dal Tribunale per i minorenni ai sensi dell’art. 13 della legge 47/17 (c.d. “prosieguo amministrativo”).
Dalle indicazioni del Ministero, pare potersi intendere che i neomaggiorenni in prosieguo amministrativo potranno proseguire il loro percorso di accoglienza nel SIPROIMI fino alla conclusione della misura disposta dal Tribunale per i minorenni (che può durare al massimo fino ai 21 anni), a prescindere dalla tipologia di permesso di soggiorno posseduto, inclusi quindi i neomaggiorenni in prosieguo amministrativo che siano:
- titolari di protezione umanitaria
- o che abbiano chiesto la conversione del permesso di soggiorno per minore età in un permesso per studio, lavoro o attesa occupazione, al compimento dei 18 anni, ai sensi dell'art. 32 d.lgs 286/98.


Il Ministero dell’Interno non chiarisce se le indicazioni di cui sopra si applichino anche ai MSNA che, a causa dell’indisponibilità di posti nell’ambito del SIPROIMI, non siano stati inseriti all’interno di tale Sistema durante la minore età.
In base a un’interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 12, c. 5-bis del d.l. 113/18, anche i MSNA richiedenti asilo che non siano stati inseriti nel SIPROIMI durante la minore età dovrebbero esservi inseriti qualora diventi disponibile un posto in tale Sistema dopo che hanno compiuto 18 anni.
Ogni diversa interpretazione, infatti, comporterebbe un’irragionevole disparità di trattamento tra MSNA che sono stati inseriti nel SIPROIMI durante la minore età, i quali possono rimanervi dopo il compimento dei 18 anni, e MSNA che, pur avendone per legge diritto, non vi sono stati inseriti durante la minore età a causa della mancanza di posti, i quali non potrebbero più essere inseriti in tale Sistema una volta compiuti i 18 anni.

Analogo ragionamento dovrebbe valere per i neomaggiorenni in prosieguo amministrativo che non siano stati inseriti nel SIPROIMI durante la minore età.
Per ridurre l’incertezza riguardo a tali situazioni, si suggerisce di chiedere al Tribunale per i minorenni competente di indicare espressamente nel provvedimento di prosieguo amministrativo che i servizi sociali ai quali il MSNA viene affidato ai sensi dell’art. 13 legge 47/17 dovranno assicurarne l’accoglienza dello stesso preferibilmente nell’ambito del SIPROIMI.

Nella circolare, infine, il Ministero dell’Interno chiarisce che i c.d. “centri FAMI” e i CAS per minori dovranno essere progressivamente chiusi, assicurando il trasferimento nel SIPROIMI di tutti i MSNA ospiti di tali strutture.

E' importante che i tutori, gli operatori che lavorano con i MSNA, i responsabili dei servizi sociali e i magistrati minorili siano al più presto informati del contenuto di questa circolare, e in particolare delle indicazioni riguardanti la possibilità di accoglienza nell'ambito del SIPROMI dei neomaggiorenni in prosieguo amministrativo.


Elena RozziINTERSOS
Advocacy Officer - Migration Unit


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I Minori Stranieri non Accompagnati

Accoglienza MSNA e neomaggiorenni nel SIPROIMI (ex-SPRAR)

La circolare del Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del 3.1.2019, avente ad oggetto  “D.L. 4 ott...
Oxfam ha diffuso il report “Vulnerabili e abbandonati” in cui denuncia le indegne condizioni in cui tantissimi migranti, in particolare minori, sono costretti a vivere nei campi di Lesbo e Moria.
Il report, articolato in tante drammatiche testimonianze di migranti, sembra molto simile alla descrizione di una discesa agli inferi.
In questi giorni di inverno centinaia di donne incinte, minori non accompagnati, sopravvissuti alle torture e agli abusi sono costretti a vivere in condizioni “disumane” a Lesbo, questa la denuncia contenuta nel report.
Migranti a cui viene negato il diritto a un’accoglienza dignitosa, come conseguenza del collasso del sistema di identificazione e di protezione, dovuto alla mancanza di personale qualificato e a processi burocratici definiti kafkiani.

Leggi il Report Vulnerabili e abbandonati

Leonardo Cavaliere






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Vulnerabili e abbandonati. Il girone dei dannati che sognavano l'Europa

Oxfam ha diffuso il report “Vulnerabili e abbandonati” in cui denuncia le indegne condizioni in cui tantissimi migranti , in particolare...
“Surf and Sound. The Role of the Internet in People Smuggling and Human Trafficking”, è la ricerca condotta dal gruppo Ecrime dell’Università di Trento, guidato da Andrea Di Nicola

La ricerca parte da un annuncio pubblicato, sotto falso profilo, su tutti i principali social, nelle tante pagine e gruppi pubblici frequentati da chi cerca di migrare.
In poco tempo, vari trafficanti e scafisti hanno contattato il falso migrante per proporre il "pacchetto viaggio".
Si comportano come vere e proprie "agenzie di viaggio" offrendo pacchetti via mare, aereo o terra verso l'Europa.
"Ci sono i viaggi di seconda e di prima classe. Quelli dei barconi che partono dalla Libia e vengono soccorsi in mare. O quelli delle barche a vela che approdano direttamente sulle coste siciliane o calabresi, com’è successo per i 51 migranti curdi di Torre Melissa. Il tariffario varia, a seconda delle distanze, della sicurezza delle imbarcazioni e dei tempi di attesa."

Come tante offerte di viaggio, c'è la reclame delle tratte, ci sono gli sconti e le promozioni, in  particolare per donne, bambini e anziani, oltre al "pacchetto famiglia" all inclusive. Il tutto alla luce del sole.
«Il fenomeno dei barconi, così come lo vediamo in tv, costituisce solo una delle tantissime modalità dell’immigrazione irregolare», dice Gabriele Baratto, tra gli autori della ricerca. «Tra le altre modalità più usate, c’è quella più costosa delle barche a vela o degli yacht turistici, che contengono meno persone e sono anche più difficili da intercettare da parte delle autorità, che spesso valutano il galleggiamento delle imbarcazioni per individuare le irregolaità».
I ricercatori di Ecrime sottolineano come le organizzazioni criminali conoscano perfettamente le norme nazionali ed internazionali.
Colpisce anche la capacità di adattarsi alle decisioni dei governanti europei, infatti chiusi i Balcani, dirottano sulla Libia. Chiusa la Libia, ci si sposta in Marocco o Tunisia verso la Spagna. Una grande capacità di adattamento al cambiamento delle rotte.
 “Voi alzate pure i muri. Io tanto cambio rotta e chiedo prezzi più alti proprio perché c’è il muro”. «L’Europa è come uno scolapasta», dice Baratto. «E l’ondata migratoria è l’acqua che passa attraverso».
Con il blocco di una migrazione regolare, ha portato nelle mani delle organizzazioni criminali il mercato dell’immigrazione illegale, unica modalità per raggiungere l'Europa e fuggire da situazioni di guerre, conflitti, persecuzioni, violenze,ecc. o semplicemente "perché gli va" direbbe la Meloni.
«La domanda di emigrazione esiste», spiega Gabriele Baratto. «Se non c’è offerta legale, se ne appropriano le organizzazioni criminali, come avviene in qualsiasi altro mercato». E come ogni business, ognuno ha la sua reputazione. «La professionalità di un trafficante e del suo network è dimostrata dal successo dei suoi viaggi», scrive il gruppo di ricercatori di Trento. «E questo accresce la fama e la reputazione tra i potenziali clienti lungo le rotte».
Foto. Syrian migrants/refugees arrive from Turkey on an overloaded dinghy near Molyvos, Lesbos (Greece) ©Nicolas Economou

Leonardo Cavaliere



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Migranti. I trafficanti vendono "Viaggi" in promozioni per le donne e bambini.

“Surf and Sound. The Role of the Internet in People Smuggling and Human Trafficking” , è la ricerca condotta dal gruppo Ecrime dell’Univer...
La circolare del Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del 3.1.2019, avente ad oggetto “D.L. 4 ottobre 2018 n. 113, convertito, con modificazioni, con la legge 1 dicembre 2018 n. 132 – Profili applicativi”, che fornisce alcune importanti indicazioni anche riguardo all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e dei neomaggiorenni all’interno del SIPROIMI (nuova denominazione del sistema di accoglienza in precedenza denominato SPRAR).

In particolare, nella circolare si legge che potranno accedere al SIPROIMI “i minori stranieri non accompagnati, anche non richiedenti asilo. I minori richiedenti asilo, al compimento della maggiore età rimangono nel Sistema fino alla definizione della domanda di protezione internazionale (art. 12, c. 5 bis, D. L. n. 113/2018) e, nel caso dì concessione della protezione internazionale, per il tempo riservato alla permanenza  dei beneficiari. Il SIPROIMI, inoltre, si potrà sviluppare ulteriormente come sistema di accoglienza ed inclusione dei minori stranieri non accompagnati che, per effetto delle disposizioni introdotte dall’art. 13 della legge n. 47 del 2018, potranno proseguire, in presenza dei presupposti previsti dalla medesima legge, il loro percorso di accoglienza fino al ventunesimo anno di età”.

Il Ministero richiama così l’attenzione sulla disposizione prevista dal comma 5 bis dell'art. 12 del d.l. 113/18, introdotto dalla legge di conversione n. 132/18, che stabilisce che i MSNA richiedenti asilo al compimento della maggiore età rimangono nel SIPROIMI (ex-SPRAR) fino alla definizione della domanda di protezione internazionale.

La circolare fornisce inoltre importanti indicazioni riguardo all’accoglienza dei neomaggiorenni affidati ai servizi sociali dal Tribunale per i minorenni ai sensi dell’art. 13 della legge 47/17 (c.d. “prosieguo amministrativo”).
Dalle indicazioni del Ministero, pare potersi intendere che i neomaggiorenni in prosieguo amministrativo potranno proseguire il loro percorso di accoglienza nel SIPROIMI fino alla conclusione della misura disposta dal Tribunale per i minorenni (che può durare al massimo fino ai 21 anni), a prescindere dalla tipologia di permesso di soggiorno posseduto, inclusi quindi i neomaggiorenni in prosieguo amministrativo che siano:
- titolari di protezione umanitaria
- o che abbiano chiesto la conversione del permesso di soggiorno per minore età in un permesso per studio, lavoro o attesa occupazione, al compimento dei 18 anni, ai sensi dell'art. 32 d.lgs 286/98.


Il Ministero dell’Interno non chiarisce se le indicazioni di cui sopra si applichino anche ai MSNA che, a causa dell’indisponibilità di posti nell’ambito del SIPROIMI, non siano stati inseriti all’interno di tale Sistema durante la minore età.
In base a un’interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 12, c. 5-bis del d.l. 113/18, anche i MSNA richiedenti asilo che non siano stati inseriti nel SIPROIMI durante la minore età dovrebbero esservi inseriti qualora diventi disponibile un posto in tale Sistema dopo che hanno compiuto 18 anni.
Ogni diversa interpretazione, infatti, comporterebbe un’irragionevole disparità di trattamento tra MSNA che sono stati inseriti nel SIPROIMI durante la minore età, i quali possono rimanervi dopo il compimento dei 18 anni, e MSNA che, pur avendone per legge diritto, non vi sono stati inseriti durante la minore età a causa della mancanza di posti, i quali non potrebbero più essere inseriti in tale Sistema una volta compiuti i 18 anni.

Analogo ragionamento dovrebbe valere per i neomaggiorenni in prosieguo amministrativo che non siano stati inseriti nel SIPROIMI durante la minore età.
Per ridurre l’incertezza riguardo a tali situazioni, si suggerisce di chiedere al Tribunale per i minorenni competente di indicare espressamente nel provvedimento di prosieguo amministrativo che i servizi sociali ai quali il MSNA viene affidato ai sensi dell’art. 13 legge 47/17 dovranno assicurarne l’accoglienza dello stesso preferibilmente nell’ambito del SIPROIMI.

Nella circolare, infine, il Ministero dell’Interno chiarisce che i c.d. “centri FAMI” e i CAS per minori dovranno essere progressivamente chiusi, assicurando il trasferimento nel SIPROIMI di tutti i MSNA ospiti di tali strutture.

E' importante che i tutori, gli operatori che lavorano con i MSNA, i responsabili dei servizi sociali e i magistrati minorili siano al più presto informati del contenuto di questa circolare, e in particolare delle indicazioni riguardanti la possibilità di accoglienza nell'ambito del SIPROMI dei neomaggiorenni in prosieguo amministrativo.


Elena Rozzi
INTERSOS
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Accoglienza MSNA e neomaggiorenni nel SIPROIMI (ex-SPRAR)

La circolare del Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del 3.1.2019, avente ad oggetto  “D.L. 4 ott...

“Ero forestiero e mi avete accolto” queste le parole a cui fa riferimento l'Associazione “A Braccia Aperte” quando decide di accogliere “NONOSTANTE TUTTO” alcuni giovani migranti presso una struttura ricevuta in comodato d'uso dell’Ispettoria Salesiana Sicula sul territorio di Palermo.
“NONOSTANTE TUTTO” perché nel clima sociale e politico nel quale viviamo oggi certamente non è una scelta semplice
“NONOSTANTE TUTTO” perché il Decreto Salvini 113/18 mette in atto disposizioni di legge che vanno all'opposto delle parole […] che ci muovono
“NONOSTANTE TUTTO” perché l'associazione va avanti grazie alla bontà e al buon senso delle persone di buona volontà
“NONOSTANTE TUTTO” perché al di là degli intenti benefici, l'associazione ha subito vandalizzazioni alla struttura a cui si fa riferimento, da altri che pur di sottrarre ferro e rame hanno distrutto un immobile con un potenziale enorme.
“NONOSTANTE TUTTO” perché per questo progetto specifico l'associazione non riceve nessun contributo economico, ma improvvisa un'accoglienza che risponde al grido di aiuto di tantissimi ragazzi che fino a ieri erano minorenni ed oggi si ritrovano in strada perché hanno compiuto 18 anni.
“NONOSTANTE TUTTO” perché abbiamo a che fare con adolescenti che, anche se hanno avuto una vita difficile, sono tali: incerti, confusi, diffidenti, in cerca di certezze che spesso lì portano a sbagliare… come M. che dopo essersi allontanato dalla comunità di accoglienza perché voleva lavorare per aiutare la sua famiglia, ha visto chiuso il suo fascicolo e le porte della sua comunità di accoglienza che deve rispondere alle disposizioni legislative.
“NONOSTANTE TUTTO” perché oggi è molto difficile andare contro una corrente facilona e perbenista che ci tiene una coscienza apparentemente pulita, ma di fatto sporcata dal grido dei bisogni di molti…
Ed oggi la situazione alla quale facciamo fronte è questa: la richiesta di accogliere giovani neomaggiorenni in possesso per lo più, di un permesso di soggiorno per motivi umanitari che per legge non può più soggiornare nelle strutture che li hanno accolti fino ad ora, e che al contempo non hanno le condizioni per potere proseguire autonomamente la loro vita. La rete sociale che ci circonda, al di là delle apparenze, è costituita anche da persone che hanno a cuore questi ragazzi, i quali si fanno voler bene facilmente data la loro purezza di cuore e la loro riconoscenza, a cui non siamo più abituati. Un gruppo di docenti, avvocati, educatori,  hanno preso a cuore alcuni di questi ragazzi e non vogliono permettere che questi finiscano per strada. La nostra associazione mettendo a disposizione i locali accessibili della struttura di cui sopra, si unisce a questo gruppo di persone stando vicino a questi ragazzi che in via temporanea vengono accolti.

Notizia dell'ultima ora è quella che vede il sindaco Orlando del comune di Palermo sospendere l'attuazione del “decreto sicurezza” nella parte che riguarda gli immigrati per salvaguardare i diritti fondamentali della persona. In attesa di ulteriori cambiamenti l'associazione “A Braccia Aperte” promuove questo status di accoglienza, cercando con il “Garante dei diritti dell'Infanzia e dell'adolescenza” di Palermo di trovare nuove strategie che possano garantire un servizio più strutturato per sostenere e accompagnare questi giovani all'autonomia .

I.C.


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Ero straniero e mi avete accolto

“Ero forestiero e mi avete accolto” queste le parole a cui fa riferimento l'Associazione “A Braccia Aperte” quando deci...
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